abbreviazione
abbreviazióne s. f. [dal lat. tardo abbreviatio -onis]. – 1. a. Atto, effetto dell’abbreviare: a. di un percorso, di un itinerario, di un corso di studî; in diritto penale, a. di termini, [...] in una parola siano soppresse lettere o sillabe intermedie; di norma, la contrazione viene indicata da segni generici o particolari (punto, apostrofo, e più spesso una lineetta o altro segno soprascritto, per es. Ᾱ per santo o sancto), detti segni d ...
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filogay
(filo-gay, filo gay), agg. inv. Che sostiene i gay, l’omosessualità e il suo riconoscimento pubblico. ◆ Vent’anni più tardi, lo spirito della [Margaret] Thatcher vive ancora nell’«articolo 28», [...] la propria ostilità all’idea di insegnanti «omo»; o quando Francesco Storace -- prima della morbida conversione filo gay -- li apostrofò tout court come «froci». Come dire che «camerati» e «pederasti», non si sono mai troppo filati, anzi. (Klaus Davi ...
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ain
àin s. m. o f. [voce araba, propr. ῾ain, femm.]. – Nome dato dagli Arabi a una consonante caratteristica della loro lingua, la spirante faringale sonora, profondamente gutturale, che nella comune [...] traslitterazione degli orientalisti viene resa con il segno dell’apostrofo rovesciato (῾), simile allo spirito aspro greco, come per es. in ῾askarī o in dār-ṣinā῾a (etimi, rispettivam., delle voci italiane ascaro e darsena). Non va confusa con la ...
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Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana si adopera normalmente per indicare: a) l’elisione di una vocale finale, per es. l’arte; b) l’aferesi di una vocale iniziale seguita da consonante della stessa sillaba, per...
Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. Si tratta di un segno grafico diacritico...