calabrocàlabro agg. [dal lat. Calăber -bri], letter. – 1. Calabrese, della Calabria: Appennino c.; più frequente in composizione, come primo o secondo elemento: le ferrovie calabro-lucane, o lucano-calabre. [...] 2. agg. e s. m. (f. -a) Relativo o appartenente a uno dei due gruppi in cui si divideva il popolo dei Messapî, abitante l’attuale penisola salentina ...
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propaggine
propàggine (ant. propàgine) s. f. [dal lat. propago -gĭnis, der. di propages, suo sinon., che ha la stessa formazione di propagare (v. propagare)]. – 1. In agraria, il ramo che viene piegato [...] ai rilievi montuosi, contrafforte, continuazione: le p. di una montagna; il rilievo settentrionale della Sicilia si può considerare una p. dell’AppenninoCalabro. d. Con sign. più astratto: distruggere il male, il vizio fin nelle sue propaggini. ...
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Sila Massiccio montuoso situato nella parte centrale dell’Appennino Calabro, compreso, per un’estensione di circa 3300 km2, tra la Piana di Sibari e il Golfo di Corigliano, a N, il Marchesato, a E, i rilievi collinari tra Lamezia Terme e Catanzaro,...
Sezione dell’Appennino Calabro, che s’innalza ripidamente dalla costa tirrenica tra i fiumi Sangineto (Passo dello Scalone, 740 m) a N e Savuto a S, e scende a Oriente con numerosi contrafforti nella valle del fiume Crati. Culmina a 1541 m...