calabro
càlabro agg. [dal lat. Calăber -bri], letter. – 1. Calabrese, della Calabria: Appennino c.; più frequente in composizione, come primo o secondo elemento: le ferrovie calabro-lucane, o lucano-calabre. [...] 2. agg. e s. m. (f. -a) Relativo o appartenente a uno dei due gruppi in cui si divideva il popolo dei Messapî, abitante l’attuale penisola salentina ...
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pontico1
pòntico1 agg. [dal lat. Pontĭcus, gr. Ποντικός, agg. di Pontus (Euxinus), Πόντος (Εὔξεινος)] (pl. m. -ci). – Del Ponto, nome classico del Mar Nero (chiamato anche Mare Pontico), in particolari [...] continentale e presente in Italia con conglomerati, molasse, argille e sabbie in Piemonte, Liguria, nelle Romagne e nell’Appennino abruzzese-laziale. 5. In archeologia, vasi p., classe di vasi dipinti a figure nere, tutti della 2a metà ...
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astore
astóre s. m. [dal provenz. austor, che è il lat. acceptor -oris, alteraz. di accipĭter (inteso come der. di accipĕre) e più tardi alterato in auceptor per influenza di avis «uccello» (cfr. auceps, [...] ; tra le specie italiane: l’a. comune (Accipiter gentilis), di doppio passo e nidificante, presente sulle Alpi e sull’Appennino settentr., raro nelle regioni merid., e l’a. levantino (Accipiter brevipes), rarissimo. 2. Altro nome della poiana comune. ...
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bocca
bócca s. f. [lat. bŭcca «guancia, gota», poi «bocca»]. – 1. Cavità rivestita di mucosa, che nell’uomo e negli animali costituisce la parte iniziale del canale alimentare e, nei vertebrati, anche [...] un vulcano, l’apertura terminale del cratere; passo, valico, in denominazioni frequenti soprattutto nelle Alpi liguri e nell’Appennino umbro-marchigiano (B. Trabaria, B. Serriola, ecc.). b. In idraulica, apertura, orifizio nella parete o nel fondo di ...
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lama2
lama2 s. f. [lat. lama «pantano, palude»]. – 1. a. Terreno paludoso che si forma nelle bassure per il raccogliersi delle acque di piena. b. Più genericam., nella lingua ant. o letter., avvallamento, [...] trova una lama, Ne la qual si distende e la ’mpaluda (Dante). 2. In geologia, scorrimento superficiale di materiali argillosi, come quelli che si verificano, spec. nell’Appennino Centrale, in seguito a piogge violente o allo sciogliersi della neve. ...
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propaggine
propàggine (ant. propàgine) s. f. [dal lat. propago -gĭnis, der. di propages, suo sinon., che ha la stessa formazione di propagare (v. propagare)]. – 1. In agraria, il ramo che viene piegato [...] ai rilievi montuosi, contrafforte, continuazione: le p. di una montagna; il rilievo settentrionale della Sicilia si può considerare una p. dell’Appennino Calabro. d. Con sign. più astratto: distruggere il male, il vizio fin nelle sue propaggini. ...
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padano
agg. [dal lat. Padanus, der. di Padus «Po»]. – 1. Del Po, del bacino, della valle del Po: Pianura Padana (o Padano-Veneta), pianura dell’Italia settentr. percorsa dal Po e dai suoi affluenti; [...] è compresa tra le Alpi (a nord) e l’Appennino (a sud) e termina con una fascia di lagune sull’Adriatico; Delta P., l’apparato deltizio del Po, compreso tra le foci del Brenta a nord e quelle del Reno a sud; le basse p., le zone più depresse della ...
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dolomia
dolòmia s. f. [dal fr. dolomie, termine coniato (1792) dal naturalista svizz. H.-B. de Saussure, traendolo dal nome nel geologo fr. D. Gratet de Dolomieu che per primo distinse (1789) la dolomite [...] per altiformi e per l’estrazione del magnesio; in Italia sono abbondanti nelle Alpi orientali, ma presenti anche nell’Appennino centrale e in Sicilia. La maggior parte delle dolomie, sia antiche sia recenti, sono di origine secondaria, si sono ...
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paesina
paeṡina agg. e s. f. [der. di paese, per il suo particolare aspetto]. – Pietra p., o assol. paesina, varietà di calcare marnoso di età cretaceo-paleocenica, diffusa nell’Appennino toscano e nel [...] Lazio nord-occidentale, con notevoli impregnazioni di idrossidi di ferro (di color rosso, marrone e giallo fino al verde-nero) che, infiltratesi come soluzioni lungo le numerose fessure, hanno determinato ...
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eufotide
eufòtide s. f. [comp. di eu- e del gr. ϕῶς ϕωτός «luce»]. – Roccia eruttiva intrusiva, varietà di gabbro a grana grossa, costituita essenzialmente di labradorite e di diallagio; è frequente [...] fra le rocce verdi dell’Appennino settentr. e della Toscana. Anticam. il termine era usato come sinon. di gabbro. ...
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(o Appennini) Catena montuosa che, riallacciandosi alle Alpi a nord del Golfo di Genova, forma, per 1350 km, la spina dorsale della penisola italiana fino allo Stretto di Messina, oltre il quale continua nei rilievi settentrionali della Sicilia....