quarta
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. quarto]. – 1. La quarta parte di un oggetto, di un elemento o di un ente. In questa accezione è ant. (per es., come sottounità di misura di peso e di superficie [...] decima (v. quartese); in diritto agrario, q. velletrana (così chiamata dalla località, Velletri, in cui trova applicazione), contratto innominato che costituisce una forma speciale di colonìa con obbligo di miglioria, detta, con espressione latina ...
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prediatura
s. f. [dal lat. praediatura, der. di praes praedis «mallevadore»: v. predio]. – Nel diritto romano, contratto di garanzia, in base al quale il garante era responsabile in primo luogo, con [...] (nel senso cioè che solo contro il garante sarebbe stato intentato il processo esecutivo); in epoca antica ebbe larga applicazione, mentre alla fine dell’età repubblicana veniva usato solo nei casi di appalto con la pubblica amministrazione, per ...
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impennata1
impennata1 s. f. [der. di impennarsi]. – 1. a. Atteggiamento assunto dal cavallo che si impenna per difesa davanti a un ostacolo o per disarcionare il proprio cavaliere; è anche uno degli [...] esercizî d’equitazione di scuola; nelle gare di regolarità, costituisce infrazione gravissima e dà luogo all’applicazione delle penalità previste. b. fig. Brusca reazione di persona che si sente toccata nel suo orgoglio o si risente di un ...
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medico2
mèdico2 agg. [dal lat. medĭcus, der. del tema di mederi «curare»] (pl. m. -ci). – 1. a. Attinente alla medicina: scienza, arte m.; discipline m.; clinica m.; congresso m.; biblioteca m.; esperienza, [...] pratica m.; cure mediche. Fisica m., disciplina che si occupa dell’applicazione dei principî e dei ritrovati della fisica nei varî settori della medicina, soprattutto nella diagnostica e nella terapia, con esclusione delle questioni riguardanti la ...
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sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), [...] una stessa frase fonetica. Composto s., quello in cui la relazione tra i membri componenti è espressa mediante la regolare applicazione delle norme che regolano la sintassi dei sintagmi: per es., gr. ἐγχειρίϑετος (= ἐν χειρὶ ϑετός) «messo nelle mani ...
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restituzione
restituzióne s. f. [dal lat. restitutio -onis, der. di restituĕre «restituire»]. – 1. L’azione e l’atto di restituire, il fatto di venire restituito, nel sign. di «rendere, ridare, riconsegnare»: [...] . Usi e sign. scient. e tecnici: a. In diritto, r. (o rimessione) in termine, istituto del diritto processuale, di applicazione eccezionale, per il quale la parte viene riammessa a compiere un’attività dopo il decorso del termine perentorio, quando l ...
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cresolo
creṡòlo s. m. [der. di cre(o)s(oto), col suff. -olo1]. – Composto organico, la cui formula è CH3C6H4OH, in tre forme isomere, che si ottiene per distillazione del catrame di carbone fossile; [...] per le sue energiche proprietà battericide viene usato come disinfettante, ma trova applicazione anche nella conservazione del legno e come prodotto di partenza per la preparazione di profumi, esplosivi, materie plastiche, plastificanti, ecc. C. ...
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tropo
tròpo s. m. [dal lat. tropus, gr. τρόπος; affine a τρέπω «volgere; adoperare con altro uso»]. – 1. Metafora, e in genere traslato, come figura retorica di carattere semantico: l’abuso dei t.; usa [...] musicale: a. Scala ottenuta mediante la trasposizione della scala propria di uno dei modi. b. Composizione risultante dall’applicazione di parole al vocalizzo di un canto liturgico o anche dall’interpolazione, in canti liturgici, di nuovi testi con ...
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legato3
legato3 s. m. [dal lat. legatum, der. di legare2]. – Disposizione testamentaria in base alla quale viene favorita una persona fisica o giuridica diversa dall’erede mediante l’attribuzione di [...] uno o più beni particolari. Legato pio, lascito, fatto con atto tra vivi o con disposizione testamentaria, avente finalità filantropica o religiosa (assistenza ai poveri, celebrazione e applicazione di messe, ecc.). ...
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leggero
leggèro (o leggièro; ant. leggière o leggère, e leggièri o leggèri) agg. [dal fr. ant. legier, che è il lat. *leviarius, der. di lĕvis «lieve»]. – 1. Che pesa relativamente poco, che fa sentir [...] , una l. punizione; lavoro l.; salita l., poco ripida; studî l., letture l., piacevoli, che non richiedono intensa applicazione della mente; argomenti l., quelli di cui si tratta, scrivendo o conversando, piuttosto per passatempo e svago; con sign ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un insieme Q, e si scrive f:P→Q, quando a...