rasare /ra'zare/ [der. di raso]. - ■ v. tr. 1. a. [tagliare via la barba col rasoio in modo che la superficie della pelle diventi liscia: farsi r. dal barbiere] ≈ [→ RADERE (1. b)]. b. [tagliare i capelli [...] e sim.: r. l'erba di un'aiuola] ≈ tosare. ‖ pareggiare. b. (edil.) [rendere liscia una parete mediante l'applicazione di un sottile strato di stucco] ≈ ‖ carteggiare, levigare, lisciare, stuccare. ■ rasarsi v. rifl. [tagliarsi la barba col rasoio ...
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attenzione /at:en'tsjone/ s. f. [dal lat. attentio -onis, der. di attendĕre "rivolgere l'animo"]. - 1. [atto di rivolgere e applicare la mente e i sensi a un oggetto: la correzione delle bozze richiede [...] molta a.] ≈ applicazione, concentrazione, cura, diligenza, impegno, meticolosità, precisione, zelo. ↔ approssimazione, disattenzione, distrazione, imprecisione, inaccuratezza, negligenza, noncuranza, sbadataggine, superficialità, svagatezza, ...
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baby /'beibi/, it. /'bɛbi/ s. ingl. [dim. di babe, voce infantile], usato in ital. come s. m. e agg. - ■ s. m. 1. [chi si trova tra la nascita e l'inizio della fanciullezza] ≈ bambino, bebè, lattante, [...] b.] ≈ mini, piccolo. ↔ grande, maxi. 2. (giorn.) a. [di riforma, provvedimento e sim., di ristretta portata o applicazione] ≈ micro, mini, piccolo. ↔ grande, macro, maxi. b. [di pensione e sim., ottenuta a un'età relativamente giovane: maturare ...
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bagnolo /ba'ɲɔlo/ s. m. [lat. balneŏlum, dim. di balneum "bagno"]. - (med.) [spec. al plur., applicazione di pezzette, inzuppate in acqua calda o fredda, a scopo curativo] ≈ impacco. ...
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-olo² (ant. e lett. -uolo) [lat. -eŏlus e -iŏlus; terminazioni che sono confluite in lat. volg. nella forma -iòlu, con avanzamento dell'accento]. - Suff. alterativo nominale con valore dim. o vezz. (faccenduola, [...] , figliolo); si presenta infine, più raram., come suff. derivativo di nomi e agg. che rinviano al territorio d'origine (campagnolo, montagnolo); di qui anche l'applicazione a nomi geografici con riferimento agli abitanti (romagnolo, spagnolo). ...
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rifare [der. di fare, col pref. ri-] (io rifò o rifàccio, tu rifài, egli rifà, ecc.; coniug. come fare). - ■ v. tr. 1. a. [con riferimento a cose distrutte, deteriorate, vecchie o fuori uso, costruirne [...] di nuove: r. l'intonaco, il tetto] ≈ ricostruire, riedificare, rinnovare, ristrutturare. b. [procedere nuovamente all'applicazione o all'installazione di qualcosa: r. il parquet] ≈ cambiare, rimettere, rinnovare, sostituire. ‖ ricomprare. c. [fare ...
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studioso /stu'djoso/ [dal lat. studiosus "desideroso, zelante, premuroso" e anche "dedito agli studi"]. - ■ agg. 1. [che si dedica allo studio con diligenza e applicazione: un ragazzo s.] ≈ ‖ coscienzioso, [...] diligente, volenteroso, zelante. ↔ negligente, pigro, svogliato. 2. (lett.) a. [che si dà premura di qualcosa, con la prep. di: essere s. del bene altrui] ≈ attento (a), premuroso, sollecito. ↔ disattento ...
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rilegatura s. f. [der. di rilegare]. - 1. (bibl.) [l'operazione di rilegare un libro e, anche, la rilegatura stessa] ≈ legatura. 2. [applicazione a una pietra preziosa del necessario supporto] ≈ incastonatura, [...] montatura ...
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rimettere /ri'met:ere/ [dal lat. remittĕre "rimandare", "rallentare, scemare", "concedere, perdonare", der. di mittĕre "mettere" col pref. re-; quando ha valore iterativo, è der. di mettere, col pref. [...] ; r. il vaso sul tavolo] ≈ ricollocare, rimettere a posto, riporre, risistemare. ↔ riprendere, ritogliere. b. [procedere nuovamente all'applicazione o all'installazione di qualcosa: r. il parquet] ≈ rifare, rinnovare. ● Espressioni: rimettere a nuovo ...
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rimmel /'rim:el/ s. m. [dal nome della ditta inglese di cosmetici Rimmel e dell'omonimo profumiere del sec. 19°]. - [cosmetico liquido o in pasta usato per colorare e dare rilievo alle ciglia mediante [...] applicazione con apposito spazzolino] ≈ mascara. ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un insieme Q, e si scrive f:P→Q, quando a...