hamada
〈a-〉 (o hammada) s. f. [dall’arabo ḥamāda o ḥammāda]. – Nome dato nel Sahara al deserto di roccia, talora levigata e variamente modellata dall’erosione eolica, talora rotta in frammenti grossolani [...] e aguzzi (si contrappone al serir, deserto ciottoloso, e all’erg, deserto sabbioso) ...
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hamale
hamalè 〈a-〉 agg. e s. f. [da un adattamento locale dell’arabo ḥamal «agnello»]. – Denominazione di una razza di pecore dell’Eritrea, a vello bianco raso, orecchie lunghe grandi e pendenti, coda [...] lunga e poco grassa ...
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hammam
hammàm 〈hamàm〉 o 〈amàm〉 s. m. [dall’arabo ḥammām]. – Luogo di relax non molto diverso da una sauna (e spesso indicato come bagno turco), tipico dei paesi mediorientali, in cui è possibile sottoporsi, [...] con il bagno di vapore, a particolari trattamenti per il benessere fisico quali massaggi, lavaggi del corpo, fanghi, ecc ...
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biricoccola
biricòccola (o bericòccola) s. f. [dall’arabo al-barqūq; v. albicocco]. – Nome region. (anche con altre varianti: biricòcola, bricòccola, barcòca, ecc.) dell’albicocca. ...
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carminio
carmìnio (letter. carmino) s. m. [lat. mediev. carminium, dall’arabo qirmizī «scarlatto» incrociato con minium «minio»]. – 1. Sostanza colorante rossa ricavata dalla cocciniglia, costituita [...] dall’acido carminico (o da un suo sale) generalmente mescolato con sostanze organiche azotate e sostanze minerali, usata per la fabbricazione di colori, per cosmetici, per coloranti alimentari, ecc. 2. ...
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mogarsa
s. f. [adattam. dell’arabo mughārasa, der. di gharasa «piantare, coltivare»]. – Caratteristica forma di contratto di associazione tra capitale e lavoro nel diritto musulmano, per cui un colono [...] assume l’obbligo nei confronti del proprietario di procedere a una determinata piantagione su un terreno spoglio, col diritto di ricevere in corrispettivo, a contratto eseguito, una parte del terreno bonificato ...
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libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta [...] di fibre intrecciate e non ritorte, per lo più di sparto, adoperata per varî usi in marina; è anche usata dai pescatori per costruire i pergolari negli allevamenti di ostriche e mitili ...
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vivole
vìvole s. f. pl. [dal lat. mediev. vivulae, adattamento dell’arabo dhi’ba, da cui lo spagn. adivas, che ha lo stesso sign.]. – In veterinaria, affezione morbosa del cavallo, che si manifesta con [...] gonfiori alle parotidi ...
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tekke
〈tekkè〉 s. turco [dal pers. takyè, propr. «luogo di riposo», passato anche all’arabo takiyya], usato in ital. al masch., invar. – Nome dei conventi dove vivono in comune gli affiliati alle confraternite [...] religiose musulmane: assai diffusi sia a Costantinopoli sia in Anatolia, furono chiusi nel 1925 in tutto il territorio della Repubblica Turca, in base alla politica di laicizzazione ...
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mohair
‹moèer› s. m., fr. [dall’ingl. mohair ‹móuhëe› (da cui anche il fr. moire: v.), che è dall’arabo mukhayyar «stoffa di pelo di cammello»]. – Fibra tessile animale, leggera e morbida, ricavata dal [...] vello della capra della razza d’Angora; di natura chimica e comportamento simili a quelli della lana, a parte una minor attitudine alla feltratura e una maggiore resilienza, è usata soprattutto in filati ...
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euro-arabo
agg. Relativo al continente europeo e al mondo arabo.
• Carletto [Ancelotti] al Real Madrid per sostituire [José] Mourinho, al quale il Manchester City avrebbe offerto un contratto quinquennale da 10 milioni di sterline a stagione,...
Popolazioni miste dell’Africa settentrionale, dalla Cirenaica alla Mauretania, paesi nei quali all’originario fondo di genti berbere si sono sovrapposti, a partire dal 7° sec. d.C., gli invasori provenienti dall’Arabia.