giaurro
s. m. [dall’ingl. giaour, adattam. del turco gâvur, pers. gaur, alteraz. dell’arabo kāfir «infedele»]. – Designazione spregiativa usata un tempo dai musulmani, spec. turchi, verso i cristiani; [...] la voce si è diffusa soprattutto con la pubblicazione del poemetto Il giaurro (ingl. The Giaour, 1813) di G. Byron, e con il dipinto di E. Delacroix ispirato a quella vicenda ...
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giavazzo
s. m. [dallo spagn. azabache, che è dall’arabo sabaǵ o shabaǵ, e questo dal pers. shabé]. – 1. Sinon. di giaietto. 2. Per analogia, anche come agg., detto del mantello del cavallo quando è nero [...] lucido ...
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cabila1
cabila1 s. f. [dall’arabo qabīla «tribù»]. – 1. La tribù patriarcale dei beduini in Arabia. 2. Per estens., l’aggregato etnico-sociale delle genti islamizzate anche fuori dell’Arabia (Africa [...] settentr., Somalia, ecc.) ...
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assassino
(ant. anche assessino) s. m. (f. -a) [dal plur. Assassini (adattam. dell’arabo Ḥashīshiyya, prob. nella forma non documentata Ḥashīshiyyīn, propr. «uomini dediti al ḥashīsh»), denominazione [...] occidentale di una setta musulmana estremista e terrorista, con cui vennero a contatto i crociati in Siria nei sec. 12° e 13°]. – 1. Chi assassina, chi si è reso colpevole di un assassinio: è solo un volgare ...
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trabacca
s. f. [der. del lat. mediev. trabum «tenda» (di origine germ.), con influenza di baracca; altri suppone una derivazione dall’arabo ṭabaqa «tettoia, tavolato»], letter. – Baracca, tenda, padiglione [...] per alloggio e riparo mobile, soprattutto di comandanti e reparti armati in campo: E’ fé tender trabacche e padiglioni, E afforzar suo campo di steccati (Boccaccio); E un su ’n poggio le pagane schiere ...
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meschino
agg. [dall’arabo miskīn «povero, indigente»]. – 1. letter. Infelice, sventurato, che si trova in misero stato; esprime in genere commiserazione: povero e m. fu d’Atene cacciato (Boccaccio); [...] Qualche grazia il meschino Corpo fra voi ricopra (Petrarca); come esclam.: m. me!, o me infelice!, misero me!; Guerin Meschino, protagonista dell’omonimo romanzo cavalleresco del cantastorie fiorentino ...
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meschita
s. f. [dallo spagn. mezquita, che è dall’arabo màsgid (der. di sagiad «prosternarsi»), noto ai Crociati nell’adattam. armeno mzkith], ant. o poet. – Moschea: Ardea palagi, portici e meschite [...] (Ariosto); pregni di splendore come gli alabastri delle m. (D’Annunzio). La parola è usata da Dante per indicare le torri della città di Dite: già le sue meschite Là entro certe ne la valle cerno (Inf. ...
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cuddia
cùddia s. f. [dall’arabo kudya «grossa collina»]. – Nell’isola di Pantelleria, nome dei conetti craterici secondarî (scientificamente detti crateri avventizî); entra come elemento in numerosi [...] toponimi: Cuddia Mida, Cuddia Attalosa, ecc ...
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mesciroba
mesciròba s. m. (ant. f.) [dall’arabo mishraba, raccostato a mescere; è documentata anche un’ant. variante mesciraba] (pl. i mesciròba, ant. le mesciròbe). – Brocca di metallo, cristallo o [...] ceramica, destinata a contenere acqua per lavarsi le mani, spec. per uso rituale (adoperata, per es., nelle messe solenni, da vescovi o alti prelati), o nei conviti, col sottostante bacile per raccogliere ...
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bismuto
s. m. [dal lat. mod. bisemutum, latinizzazione dell’arabo iṭmid (o, secondo altri, del ted. Wismut, che ancor oggi designa il bismuto)]. – Elemento chimico tri- e pentavalente, di simbolo Bi, [...] numero atomico 83, peso atomico 208,98, appartenente al V gruppo del sistema periodico, sottogruppo dell’azoto. Oltre che in numerosi composti minerali, si trova allo stato nativo in forma di cristalli ...
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euro-arabo
agg. Relativo al continente europeo e al mondo arabo.
• Carletto [Ancelotti] al Real Madrid per sostituire [José] Mourinho, al quale il Manchester City avrebbe offerto un contratto quinquennale da 10 milioni di sterline a stagione,...
Popolazioni miste dell’Africa settentrionale, dalla Cirenaica alla Mauretania, paesi nei quali all’originario fondo di genti berbere si sono sovrapposti, a partire dal 7° sec. d.C., gli invasori provenienti dall’Arabia.