cafro
agg. e s. m. [dall’arabo kāfir «infedele», cioè «non musulmano»]. – 1. In antropologia, appartenente a uno dei principali tipi razziali dei negridi, frequente fra i Bantu delle regioni sud-orientali [...] dell’Africa, caratterizzato da corporatura alta e robusta, pelle bruno-scura, cranio allungato e prognatismo moderato. Al plur., Cafri, denominazione di origine coloniale dei Bantu sud-orientali, oggi ...
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zerbino1
żerbino1 s. m. [dall’arabo zirbiy «tappeto, cuscino»]. – Piccolo tappeto rettangolare, generalmente intessuto con fibre di cocco, che si mette davanti agli usci, e che serve per pulirsi le scarpe [...] prima di entrare in casa (anche nettapiedi, stoino) ...
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panarabo
panàrabo agg. [comp. di pan- e arabo]. – Che riguarda tutti i popoli e gli stati arabi; anche, che si riferisce al panarabismo, che aderisce agli ideali del panarabismo: conferenza panaraba. ...
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casana
s. f. [rifacimento su casa del venez. casnà «mucchio di denari, erario», che è dal turco hazne, a sua volta dall’arabo khazīna «tesoro»]. – Nome dato alle case di prestito fondate da banchieri [...] toscani in Alto Adige nel sec. 13°, estesosi poi a banchi di prestito su pegno in Italia settentr. e centrale ...
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nanfa
(o lanfa) agg. f. [dall’arabo nafḥa «odore, profumo»], ant. – Nell’espressione acqua n. (anche in una sola parola: acquananfa o acqualanfa), acqua profumata estratta per distillazione dai fiori [...] di arancio: oricanni d’ariento bellissimi e pieni ... qual d’acqua di fiori di gelsomino e qual d’acqua nanfa (Boccaccio) ...
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zeriba
żeriba s. f. [dall’arabo zarība]. – 1. In Libia e nell’Africa Orientale, spec. in Somalia, il recinto di spine secche che quasi sempre circonda le capanne di abitazione. 2. Nei velodromi per gare [...] ciclistiche, il recinto, situato tra la pista e il prato, in cui sostano i corridori tra una prova e l’altra ...
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rahat lokum
〈raàt lokùm〉 locuz. turca, usata in ital. come s. m. – Forma intera della denominazione del dolciume turco più brevemente chiamato lokum o lucumi (v. le due voci). Con etimologia diversa [...] da quella da noi proposta per lokum, altri propongono per l’intera locuz. l’origine dall’arabo rāḥat al-qulqūm, propriam. «riposo (rāḥa) della gola». ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] – 1. a. Primo numero della successione naturale 0, 1, 2, 3, ecc., unico numero naturale che non sia il successore di un altro; come numero cardinale indica la mancanza di ogni unità, cioè è il numero cardinale ...
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rais
ràis s. m. [dall’arabo e turco ra’īs «capo», in grafia turca mod. reis]. – 1. Nel periodo dell’egemonia ottomana e barbaresca nel Mediterraneo, voce molto diffusa in varî paesi mediterranei col [...] »), incarico in genere trasmesso di padre in figlio: è detto r. di montagna l’uomo che, stando di vedetta in un luogo elevato, avvista e annuncia l’arrivo delle frotte di tonni. 3. Appellativo del presidente della repubblica, in alcuni paesi arabi. ...
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euro-arabo
agg. Relativo al continente europeo e al mondo arabo.
• Carletto [Ancelotti] al Real Madrid per sostituire [José] Mourinho, al quale il Manchester City avrebbe offerto un contratto quinquennale da 10 milioni di sterline a stagione,...
Popolazioni miste dell’Africa settentrionale, dalla Cirenaica alla Mauretania, paesi nei quali all’originario fondo di genti berbere si sono sovrapposti, a partire dal 7° sec. d.C., gli invasori provenienti dall’Arabia.