sufi
s. m. [dall’arabo ṣūf, prob. der. di ṣūfī «lana», dall’abitudine dei mistici di vestirsi di lana]. – Chi professa le dottrine e osserva le pratiche ascetiche del sufismo. ...
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iwan
īwān 〈ìiu̯àan〉 s. m., pers. – Nell’architettura islamica, atrio con volta a sesto acuto, noto anche con il nome arabo di līwān; nello schema classico della scuola (madrasa) e della moschea sepolcrale [...] sono presenti, intorno a un cortile centrale, quattro īwān, uno dei quali può essere più grande degli altri, che talora si riducono a semplici nicchie (talvolta invece, come nei palazzi partici di Assur ...
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cassero
càssero (ant. càssaro) s. m. [dall’arabo qaṣr, che risale al lat. castrum «castello, fortezza»]. – 1. ant. Recinto di mura intorno a una fortezza; il nucleo centrale di una rocca medievale più [...] saldamente costruito e fortificato, corrispondente al maschio o mastio. 2. Sulle grandi navi a vela, e particolarmente sui vascelli da guerra dei secoli 18° e 19°, il tratto di coperta compreso tra il ...
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ubero
ubèro (o ubièro) agg. [dall’arabo ḥubārā «otarda», per il colore; cfr. fr. ant. hobere, spagn. ant. hobero]. – Di mantello del cavallo, formato da peli bianchi e rossi, mescolati: i crini sono [...] anch’essi così misti, ma possono anche essere quasi completamente dell’uno o dell’altro colore ...
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barda
s. f. [dall’arabo barda῾a]. – 1. Sella senza arcioni. 2. Al plur., barde, l’armatura completa del cavallo, nell’antichità e nel medioevo: era in genere costituita da una gualdrappa di stoffa sulla [...] quale erano disposte placche di metallo, di cuoio, di corno, ecc ...
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bardassa
(ant. bardasso) s. m. e f. [dall’arabo bardaǵ «giovane schiava»] (pl. -i masch.; -e masch. o femm.). – 1. ant. Giovane di costumi depravati e di tendenze omosessuali. 2. Ragazzaccio, giovinastro. [...] 3. region. Ragazzetto o ragazzetta in genere, senza connotazione spreg. (con questo sign. si distingue il masch. bardasso, o anche bardascio, dal femm. bardassa). ◆ Accr. e pegg. bardassóne (f. -a) ...
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dobla
dóbla s. f. [dallo spagn. dobla, propr. «doppia»]. – 1. Moneta d’oro emessa nel regno di Castiglia a cominciare dal sec. 14°, imitazione della «dobla morisca», moneta d’oro coniata ad Almería nel [...] regno arabo di Granata. Nel regno di Napoli e in Sicilia fu così chiamata la doppia. 2. Per estens., nell’uso letter., moneta d’oro in genere: Facea nascer le d. a diece a diece (Ariosto). ...
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cassida
s. f. [dall’arabo qaṣīda]. – Componimento poetico nato fra gli Arabi e passato poi anche nelle letterature persiana e turca: consta di un numero variabile di doppî versi, in cui un’unica rima [...] lega i due emistichi del primo verso con l’emistichio finale degli altri, e ha come motivi fissi il ricordo dell’amata, la descrizione del cavallo e del cammello, il vanto delle imprese della propria tribù ...
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giubba2
giubba2 s. f. [dall’arabo giubba, che indicava una sottoveste di cotone]. – 1. ant. a. Indumento da uomo o da donna di origine orientale, consistente in una specie di tunica con maniche, portata [...] dapprima come sottoveste vennero le due giovinette in due g. di zendado (Boccaccio). b. Specie di sopravveste di cuoio imbottito, in uso nell’abbigliamento militare durante la guerra dei Trent’anni (1618-1648). ...
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lagbi
s. m. [dall’arabo laghbī]. – Bevanda alcolica preparata dagli Arabi con il succo zuccherino che cola dalla parte apicale dello stipite inciso della palma da datteri. ...
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euro-arabo
agg. Relativo al continente europeo e al mondo arabo.
• Carletto [Ancelotti] al Real Madrid per sostituire [José] Mourinho, al quale il Manchester City avrebbe offerto un contratto quinquennale da 10 milioni di sterline a stagione,...
Popolazioni miste dell’Africa settentrionale, dalla Cirenaica alla Mauretania, paesi nei quali all’originario fondo di genti berbere si sono sovrapposti, a partire dal 7° sec. d.C., gli invasori provenienti dall’Arabia.