ciat
ciàt s. m. [dalla pronuncia galla del nome arabo qat]. – Pianta delle celastracee (Chata edulis), le cui foglie sono messe in commercio, con lo stesso nome, come stimolante al posto del tè. ...
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giucco
agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo Giuḥā, tipo del balordo, personaggio della novellistica popolare molto diffuso, un tempo, col nome di Giufà, nell’Italia centro-merid.] (pl. m. -chi), fam. tosc. [...] – Sciocco, di poco cervello: quanto sei giucco! ◆ Dim. giucchino, giuccherèllo; accr. giuccóne; pegg. giuccàccio ...
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zafferano
żafferano s. m. [dall’arabo za῾farān]. – 1. a. Pianta erbacea delle iridacee (Crocus sativus), originaria dell’Asia occid. e coltivata, per la droga fornita dai suoi stimmi secchi, nell’Europa [...] sud-occid.; in Italia la coltura della pianta, un tempo fiorente spec. in Abruzzo, è oggi molto ridotta. b. Con l’aggiunta di varie determinazioni, nome di piante appartenenti a generi diversi, come z. ...
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sacro3
sacro3 (o sagro) s. m. [prob. dall’arabo ṣagr «falco», accostato al lat. sacer «sacro1»]. – Falco (lat. scient. Falco cherrug) simile al lanario e al falcone, ma di colore tendente al bruno cenerino [...] o caffè e latte, che nidifica nelle pianure dell’Europa orient., fino all’Asia centrale, di comparsa irregolare in Italia; era usato in falconeria fin dal medioevo ...
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talco
s. m. [dall’arabo ṭalaq, voce di origine persiana] (pl., raro, -chi). – 1. Minerale monoclino, fillosilicato di magnesio idrato biancastro, bruno o verdognolo, che non si rinviene mai in cristalli [...] distinti ma in laminette flessibili e facilmente sfaldabili, riunite in aggregati scagliosi o compatti, untuosi al tatto. Di origine secondaria, è presente nelle rocce eruttive e tipico in quelle metamorfiche, ...
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suk
s. m. – Adattamento grafico del termine arabo sūq (v.), mercato, luogo di mercato, bazar: si sentiva attirata là da un richiamo di dolcezza, quasi come l’odore ... di un suk per un’araba (Morante). ...
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sukun
sukūn 〈sukkùun〉 s. m., arabo (propr. «riposo»). – Nella terminologia della grammatica araba, mancanza di vocale dopo una consonante interna di parola, e anche il segno che nella scrittura indica [...] questa mancanza ...
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sommacco
(ant. sommaco) s. m. [dall’arabo summāq] (pl. -chi). – 1. Arbusto della famiglia anacardiacee (Rhus coriaria), coltivato nell’Italia peninsulare e in Sicilia, alto fino a 4 m, con foglie imparipennate, [...] villose nella pagina inferiore, e fiori piccoli, bianco-giallastri, riuniti in dense pannocchie; è ricco di tannino e se ne utilizzano le foglie per la concia dei marocchini, la rifinitura delle pelli ...
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giulebbe
giulèbbe s. m. [dal pers. gulāb «acqua rosa», comp. di gul «rosa» e āb «acqua», attrav. l’arabo giulāb], tosc. e letter. – Bevanda fatta con succo di frutti bolliti con zucchero, diluito e chiarificato; [...] anche, più genericam., sciroppo fatto con acqua zuccherata e aromatizzata. In similitudini: essere, parere un g., di cibo o bevanda troppo dolce, e, fig., di persona o cosa sdolcinata; fig., vivere, tuffarsi ...
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euro-arabo
agg. Relativo al continente europeo e al mondo arabo.
• Carletto [Ancelotti] al Real Madrid per sostituire [José] Mourinho, al quale il Manchester City avrebbe offerto un contratto quinquennale da 10 milioni di sterline a stagione,...
Popolazioni miste dell’Africa settentrionale, dalla Cirenaica alla Mauretania, paesi nei quali all’originario fondo di genti berbere si sono sovrapposti, a partire dal 7° sec. d.C., gli invasori provenienti dall’Arabia.