osmanico
osmànico agg. e s. m. [der. del nome del sovrano ottomano Osman I († 1326), grafia turca moderna dell’arabo ῾Othmān] (pl. m. -ci). – Dei Turchi ottomani: l’o. furore (Carducci); lingua o. (o [...] turco o., o assol. osmanico s. m.), lingua, documentata sin dal 14° sec., appartenente al ramo meridionale delle lingue turche, di cui è la più importante, non solo perché su di essa è basata la lingua ...
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qadar
〈ḳàdar〉 s. m., arabo. – Termine con cui si designa, nel linguaggio teologico musulmano, il decreto di Dio ab aeterno circa gli avvenimenti del mondo, e quindi la predeterminazione divina degli [...] atti umani ...
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qadariti
〈ka-〉 s. m. pl. [der. di qadar; in arabo, al-Qadarìyya]. – I seguaci della scuola teologica musulmana (Qadariyya) che pose al centro della sua speculazione il problema della predestinazione [...] divina (qadar), negando il determinismo e affermando il libero arbitrio dell’uomo. Sorta a Bassora negli ultimi anni del sec. 7° d. C., poco dopo il suo sorgere fu dichiarata eretica; la sua dottrina del ...
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tallari
tàllari s. m. [adattam. dell’arabo ṭàlarī o ṭàlarā «tallero»]. – Moneta divisionale egiziana, non più in uso, pari a 20 piastre e a 1/5 di sterlina. ...
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qat
〈ḳat〉 s. m. [dall’arabo qāt]. – Arbusto, diffuso in Africa e in alcuni paesi arabi, le cui foglie vengono masticate per trarne un effetto allucinogeno. ...
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natron
nàtron s. m. [dall’arabo naṭrūn, da cui anche il nome lat. scient., Natrium, del sodio]. – Minerale monoclino, carbonato di sodio con 10 molecole di acqua di cristallizzazione, che si rinviene [...] in natura in croste di vario aspetto, come rivestimento o in efflorescenze nei depositi lacustri di zone aride e calde ...
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shahid
s. m. e f. inv. Nel mondo islamico, chi è disposto a sacrificare la propria vita per l’affermazione dell’ideale religioso. ◆ In Iraq ci sono alcune migliaia di mujahidin, combattenti islamici, [...] di manifesti con le foto dei martiri della jihad, gli shahid. (Francesca Paci, Stampa, 20 giugno 2007, p. 14, Estero).
Dall’arabo šahīd (‘testimone’).
Già attestato nella Repubblica del 17 aprile 1988, p. 4, La tragedia palestinese (Pietro Veronese). ...
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qibla
〈ḳìbla〉 s. f., arabo. – Termine, indicante propriam. il tratto d’orizzonte che sta di fronte a un osservatore, passato a designare, nel linguaggio religioso musulmano, la direzione verso cui è [...] detta miḥrāb); e siccome per molti paesi musulmani la direzione della Mecca è circa a sud o sud-est, in varî dialetti arabi (Egitto, Africa settentr.) il vocabolo qibla è passato a indicare anche il sud in generale; e così l’agg. qiblī (in Libia ...
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egira
ègira (meno corretto egìra) s. f. [dall’arabo hiǵra «emigrazione, secessione»]. – L’abbandono della Mecca da parte di Maometto e il suo trasferimento a Medina, nel settembre dell’anno 622 d. C., [...] avvenimento decisivo per le origini dell’Islam, e da cui ha preso inizio l’èra musulmana ...
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euro-arabo
agg. Relativo al continente europeo e al mondo arabo.
• Carletto [Ancelotti] al Real Madrid per sostituire [José] Mourinho, al quale il Manchester City avrebbe offerto un contratto quinquennale da 10 milioni di sterline a stagione,...
Popolazioni miste dell’Africa settentrionale, dalla Cirenaica alla Mauretania, paesi nei quali all’originario fondo di genti berbere si sono sovrapposti, a partire dal 7° sec. d.C., gli invasori provenienti dall’Arabia.