inarato
agg. [dal lat. inaratus, comp. di in-2 e part. pass. di arare «arare»], letter. – Non arato, lasciato senza colture: terreni, campi inarati; gl’inarati colli Solo e muto ascendea l’aprico raggio [...] Di febo (Leopardi) ...
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spiegare
v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera [...] voce; s. il canto, cantare a piena voce. c. letter. Tirar fuori, protendere: s. gli artigli, le unghie; Va, raccogli ove arato non hai; Spiega l’ugne; l’Italia ti dò (Manzoni). d. non com. Nel rifl. e intr. pron., stendersi, disporsi: la cavalleria ...
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metafrasi
metàfraṡi s. f. [dal lat. metaphrăsis, gr. μετάϕρασις, der. di μεταϕράζω «riportare in altra lingua o in altre parole», quindi «tradurre»], letter. – Traduzione, anche libera e con riduzioni [...] e adattamenti del testo, di un’opera letteraria: Rufo Festo Avieno ... scrisse ... in esametri una m. di Arato (Leopardi). ...
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arare
v. tr. [lat. arare]. – 1. Lavorare, solcare la terra con l’aratro: a. i campi, i vigneti; anche assol.: il contadino stava arando nel campo; giù per la vallea, Forse colà dov’e’ vendemmia e ara [...] ad altri (cfr. le locuz. più com. rigare o filar diritto). 2. estens., letter. Segnare di solchi, di righe, in genere: volto arato di rughe; a. il mare, l’onda, percorrere il mare, navigare: arar gran mari Ti converrà pria ch’al tuo seggio arrivi ...
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arativo
agg. [dal lat. mediev. arativus]. – Riferito a terreno, atto a essere arato, e quindi coltivato a cereali (sinon. del più com. seminativo); è per lo più opposto a pascolativo. ...
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ab Iove principium
‹ab iòve prinčìpium› (lat. «da Giove il principio»). – Emistichio di Virgilio (Bucoliche III, 60) con cui, riecheggiando un verso di Arato, il pastore Dameta inizia il suo canto. Usato [...] ancor oggi come citazione dotta nel riportare ogni umano evento alla divinità come sua causa, o anche per indicare il criterio di chi, in un’esposizione o narrazione, comincia dal personaggio più importante ...
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lavorato
agg. [part. pass. di lavorare]. – Di materia che abbia subìto una lavorazione (contrapp. a grezzo): legno, ferro, cuoio l.; riferito a un campo, o a terra, a terreno, coltivato, non incolto, [...] o anche dissodato, arato (anche come s. m., non com.); detto di un tessuto, di un abito e sim., significa che è stato abbellito e impreziosito dal sarto o dalla ricamatrice: seta l., camicetta l.; in qualche caso, adorno di disegni, di rilievi, d’ ...
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ARATO (῎Αρατος, Arātus)
G. Becatti
Letterato e filosofo nato forse a Tarso, ma cittadino di Soli in Cilicia, dove morì versò la metà del sec. III a. C. e dove gli fu eretto un monumento, ricordato da Pomponio Mela (i, 71).
Andò ad Atene dove...
Stratego della Lega achea (275 circa - 213 a. C.). Divenne stratego della lega per la prima volta nel 245, e da allora lo fu ad anni alterni quasi sempre, legando la propria esistenza agli interessi dell'alleanza achea. Dapprima teso a una politica...