rovesciare
(ant. rivesciare o riversciare) v. tr. [lat. reversare] (io rovèscio, ecc.). – 1. a. Voltare dalla parte opposta al diritto; voltare sottosopra: r. il foglio, una carta da gioco, la stoffa; [...] r. la terra, le zolle, con la vanga, con l’aratro; rovesciare il fiasco per far scolare il vino che è rimasto; portare all’esterno la parte che normalmente rimane all’interno: r. le calze, la camicia, la maglia, le tasche; r. un cappotto, per ...
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intatto
agg. [dal lat. intactus, comp. di in-2 e tactus, part. pass. di tangĕre «toccare»]. – 1. Propr., che non è stato toccato: Vinceano di candor le nievi i. (Ariosto); anche con funzione e con reggenza [...] participiale: terra i. dall’aratro; bosco i. dall’ascia. 2. Più frequente con significati estens. e fig.: a. Intero, non intaccato o manomesso o consumato, che non ha patito danni o guasti, illeso, inviolato e sim.: la bottiglia è ancora i. (con ...
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polivomere
polivòmere agg. [comp. di poli- e vomere1]. – Di aratro munito di più di un vomere, il che permette di effettuare più solchi in un unico passaggio. ...
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traccia
tràccia s. f. [der. di tracciare] (pl. -ce). – 1. Segno lasciato nel terreno, su una superficie o in altro ambiente, da qualcosa che vi passa sopra o attraverso, che vi poggia con forza: le t. [...] del carro sul terreno, degli sci sulla neve; la t. dell’aratro, il solco; fumiga la traccia Del ferro aperta alle seminagioni (D’Annunzio); fare la t., aprire una t. nella neve, aprirvi un cammino. Più genericam., striscia, segno di forma lineare: la ...
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carrello
carrèllo s. m. [dim. di carro]. – 1. Piccolo carro a quattro ruote, di forma e dimensioni diverse, azionato a mano o a motore, destinato a impieghi varî (trasporto dei bagagli o vendita lungo [...] macchina da scrivere, la parte della macchina che può scorrere, rispetto al banco, su slitte rettilinee; c. dell’aratro, la coppia di ruote portate dall’avantreno. Nelle imbarcazioni da canottaggio, si chiama c. il sedile scorrevole che consente ...
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cultro
s. m. [dal lat. culter -tri «coltello»]. – 1. letter. Coltello usato nei sacrifici degli antichi Romani per uccidere le vittime quando queste erano animali di piccole dimensioni, cioè maiali, [...] montoni, uccelli: Voi, sacri altari, e voi, cultri nefandi, Cui fuggendo anco adoro (Caro). 2. Forma ant. per coltro (dell’aratro). ...
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sbriciare
v. tr. [der. di bricia, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbrìcio, ecc.). – Rompere in pezzi minuti, frantumare: le zolle Sbriciò l’aratro, della terra nera (Pascoli); nell’intr. pron., sbriciarsi, [...] rompersi in piccoli pezzi ...
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È lo strumento classico, usato fin dai tempi più remoti per rompere e smuovere la superficie del terreno per la coltivazione. Tutti gli aratri, anche i più semplici e rudimentali, sono sempre costituiti da tre parti caratteristiche, ognuna delle...
aratro
. Una sola occorrenza, in Cv IV V 15 Quinzio Cincinnato, fatto dittatore e tolto da lo aratro, cioè dalla pacifica attività del lavoro agricolo. Cfr. Mn II V 9, sempre con riferimento a Cincinnato, assumptus ab aratro.