chiovolo
chiòvolo s. m. [da chiovo]. – 1. Cavicchio; in partic., il pezzo di legno o di ferro arcuato, o anche di fune, pendente nel mezzo del giogo dei buoi, a cui si assicura la stanga dell’aratro [...] o del carro. 2. Malformazione di origine patologica o traumatica manifestantesi nei tarsi dei falchi e di altri rapaci usati nella falconeria e come zimbelli e attribuita all’uso dei geti ...
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solcatura
s. f. [der. di solcare]. – L’operazione di solcare un terreno; apertura di un solco o di più solchi; con valore concr., i solchi stessi (anche se prodotti altrimenti che dall’aratro, come, [...] per es., le solcature provocate dalle acque di superficie nei cosiddetti campi solcati o carreggiati in geologia: v. campo, n. 3 b) ...
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ricurvo
agg. [dal lat. recurvus, der. di curvus «curvo»; nel sign. 2, comp. di ri- e curvo]. – 1. In genere, lo stesso che curvo, rispetto al quale è più letter., e di solito indica anche una maggiore [...] curvatura: il r. aratro; Spade lunghe e r. a l’un de’ lati (T. Tasso); i reumatismi lo fanno camminare tutto ricurvo; Il professore nel viso somigliava assai ad un barbagianni: occhi grandi, rotondi, grosso naso r., a becco, baffi rossi spioventi ...
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profondare
v. tr. e intr. [der. di profondo] (io profóndo, ecc.), letter. – 1. tr. a. Far penetrare, cacciare o immergere a fondo: p. le radici nella terra, p. l’aratro nel solco; anche in senso fig.: [...] l’uso del mondo, e l’esercizio de’ patimenti, sogliono come p. e sopire dentro a ciascuno di noi quel primo uomo che egli era (Leopardi). b. Rendere più profondo scavando: p. un fosso, un canale. 2. Come ...
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maniglia
manìglia s. f. [dallo spagn. manilla (nel sign. 2, attrav. il fr. manille), che è il lat. manicŭla «manina» e «manico dell’aratro», dim. e rispettivam. der. di manus «mano»]. – 1. ant. a. Braccialetto, [...] ornamento del polso. b. Manetta, arnese da stringere intorno ai polsi di prigionieri. 2. Nome generico di elementi di metallo, legno o altro materiale che costituiscono parte aggiunta o integrante di strutture, ...
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trampolo
tràmpolo (pop. tosc. tràmpalo, ant. tràmpano) s. m. [dal ted. trampeln «calpestare»]. – 1. Ciascuno dei due lunghi bastoni, forniti di mensolette per appoggiarvi i piedi, usati per camminare [...] plur. gambe molto lunghe: certo che sei arrivato prima: con quei trampoli! 2. Dispositivo, impiegato in alcuni tipi di aratro, costituito da un’intelaiatura nella quale è inserita una rotella che poggia sul terreno: fissando il trampolo all’estremità ...
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coltello
coltèllo s. m. [lat. cŭltĕllus, dim. di culter «coltello»; cfr. coltro]. – 1. Strumento da taglio, usato come utensile e come arma, formato da una lama d’acciaio innestata in un manico, il quale [...] di una serie di elementi. 3. Con sign. più particolari: nello sci-alpinismo, sinon. di rampante (nel sign. 2 b); c. dell’aratro, il coltro; c. della bilancia, prisma triangolare di metallo o di pietra dura, su cui poggia, nel punto di mezzo, il giogo ...
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prole
pròle s. f. [dal lat. proles, comp. di pro-1 «avanti» e alĕre «alimentare, nutrire»]. – 1. a. L’insieme dei figli facenti parte di una famiglia: avere una p. numerosa; essere sposato con, senza [...] e prodotti della terra: una bellissima quercia, porgente grandissime ombre con gli ampi rami, di nuove frondi carichi e mostranti lieti segnali di copiosa p. (Boccaccio); Il riposato suol piccardo attende L’aratro che l’inviti a nuova p. (Carducci). ...
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È lo strumento classico, usato fin dai tempi più remoti per rompere e smuovere la superficie del terreno per la coltivazione. Tutti gli aratri, anche i più semplici e rudimentali, sono sempre costituiti da tre parti caratteristiche, ognuna delle...
aratro
. Una sola occorrenza, in Cv IV V 15 Quinzio Cincinnato, fatto dittatore e tolto da lo aratro, cioè dalla pacifica attività del lavoro agricolo. Cfr. Mn II V 9, sempre con riferimento a Cincinnato, assumptus ab aratro.