manso2
manso2 s. m. [lat. mediev. mansum «dimora», der. del lat. mansus, part. pass. di manere «rimanere»]. – In età medievale, quantità di terreno, di regola di 12 iugeri, ma variabile a seconda della [...] natura dei luoghi, che una famiglia di coloni poteva coltivare annualmente con un paio di buoi, o con un solo aratro. Il termine rimase in uso anche più tardi per indicare il complesso minimo di sostanza patrimoniale sufficiente al mantenimento o al ...
Leggi Tutto
attacco
s. m. [der. di attaccare] (pl. -chi). – 1. a. L’attaccare, il modo di attaccare e il punto dove una cosa si attacca o due cose si congiungono insieme: l’a. delle maniche; un a. fatto bene; attacchi [...] va inserita e serrata nel mandrino della macchina utensile; sistemi di attacco, insieme di strumenti usati per legare al timone dell’aratro i bovini da lavoro, senza limitarne i movimenti o renderne più faticoso il lavoro. In aeronautica, angolo di a ...
Leggi Tutto
pio
piò (o piòdo o piòvo) s. m. [lat. mediev. plovum o plodium, prob. voce del sostrato retico; cfr. ted. ant. plōh, mod. Pflug]. – Vecchio tipo di aratro ad avantreno, costruito quasi del tutto in legno, [...] molto diffuso nel passato in Lombardia, Veneto ed Emilia ...
Leggi Tutto
staffa
s. f. [dal longob. *staffa]. – 1. Ciascuno dei due arnesi di metallo che pendono dai due lati della sella, sorretti da corregge (staffili) attaccate alla sella stessa e di lunghezza regolabile; [...] a formare un poligono chiuso, con cui si collegano le barre principali per assorbire gli sforzi di taglio. b. Nell’aratro, congegno (detto anche brida) per montare il coltro alla bure. c. Nelle ferrovie, staffa (o scarpa) fermacarri, cuneo di ferro ...
Leggi Tutto
zolla
żòlla (o zòlla) s. f. [dal longob. *zolla, ted. medio zolle «massa compatta» (di sterco)]. – 1. a. Pezzo compatto e non molto grande di terra, che si stacca dal terreno, quando lo si lavora con [...] l’aratro o con altri strumenti agricoli: il contadino arando il suo campo tagliava e rovesciava le z.; rompere, rivoltare, sbriciolare, tritare le z.; qualche z. nel campo umido e nero Luccica al sole, netta come specchio (Pascoli). Per estens., al ...
Leggi Tutto
attrito1
attrito1 agg. [dal lat. attritus, part. pass. di atterĕre «sfregare»], letter. – 1. Logoro, consumato dallo sfregamento: su l’aratro ancor dal solco attrito (Carducci); fig., sfinito, esausto: [...] attrita Da penitenzia, orando giorno e notte, Non durò lunga età (Ariosto); Dalle vigilie attriti e dal digiuno (V. Monti). Ha in genere, come negli esempî dati, funzione verbale più che aggettivale. 2. ...
Leggi Tutto
calzoleria
calzolerìa s. f. [der. di calzolaio]. – 1. Laboratorio di calzolaio, o negozio di calzature. 2. ant. L’arte del calzolaio: paiono uomini levati più tosto dall’aratro o tratti dalla c., che [...] delle scuole delle leggi (Boccaccio) ...
Leggi Tutto
drenaggio
drenàggio s. m. [dal fr. drainage; v. drenare]. – 1. a. In geologia, fenomeno per cui in un terreno ricco di acqua freatica si vengono a determinare delle zone di maggior richiamo dell’acqua [...] da drenare viene fatta spostare mediante applicazione di due elettrodi tra cui è stabilita una differenza di potenziale. Per l’aratro di d. o fognatore, v. fognatore. 2. Tecnica chirurgica che ha lo scopo di avviare all’esterno liquidi fisiologici o ...
Leggi Tutto
È lo strumento classico, usato fin dai tempi più remoti per rompere e smuovere la superficie del terreno per la coltivazione. Tutti gli aratri, anche i più semplici e rudimentali, sono sempre costituiti da tre parti caratteristiche, ognuna delle...
aratro
. Una sola occorrenza, in Cv IV V 15 Quinzio Cincinnato, fatto dittatore e tolto da lo aratro, cioè dalla pacifica attività del lavoro agricolo. Cfr. Mn II V 9, sempre con riferimento a Cincinnato, assumptus ab aratro.