marruca
(non com. marucca o marrucca; region. marruga) s. f. [etimo incerto]. – 1. Arbusto ramoso delle ramnacee (Paliurus spina-christi), che cresce spontaneo nell’Europa mediterranea e nell’Asia ed [...] è anche coltivato per formare siepi: ha foglie alterne, ovate con due stipole spinose disuguali (la più lunga diritta, la più breve ricurva), fiori piccoli in cime e frutto a drupa; per la forma del frutto, ...
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corniolo
còrniolo (o còrgnolo; anche corniòlo o corgnòlo) s. m. [dim. del lat. corneus: v. cornio]. – 1. Arbusto delle cornacee (lat. scient. Cornus mas), frequente in Italia, con foglie ovali, fiori [...] gialli, piccoli, in ombrelle, frutto a drupa oblunga, rossa, lunga 2 cm. Si usa il legno durissimo, rossastro, per la costruzione di parti di macchine soggette a intenso logoramento; i frutti, aciduli, ...
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sorbo1
sòrbo1 s. m. [lat. sŏrbus]. – 1. a. Pianta arborea delle rosacee pomoidee (lat. scient. Sorbus domestica), alta anche una ventina di metri, che può vivere fino ad alcune centinaia di anni: ha [...] cm al massimo, non commestibili per l’uomo perché aciduli e amari, ma appetiti dagli uccelli. c. S. selvatico, arbusto o albero (Sorbus aria), con foglie seghettate, ellittiche oppure ovate, bianco-tomentose nella pagina inferiore e di colore giallo ...
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pernettia
pernèttia s. f. [lat. scient. Pernettya, dal nome del viaggiatore e naturalista fr. A.-J. Pernetty († 1796)]. – Genere di piante ericacee con una ventina di specie, originarie del Messico, [...] Sud America, Nuova Zelanda e Tasmania, tra cui Pernettya mucronata, della Terra del Fuoco, arbusto sempreverde a foglie coriacee, coltivato nei giardini come pianta ornamentale per le bacche bianche, rosa o cremisi, secondo la varietà. ...
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prugno
s. m. [der. di prugna]. – 1. Altro nome del susino e del pruno selvatico. 2. P. icaco, arbusto o alberetto delle crisobalanacee (Chrysobalanus icaco), originario delle regioni comprese tra la [...] Florida e il Brasile, con foglie coriacee, da ovate a rotondeggianti, fiori piccoli, bianchi, in pannocchie, e frutti detti prugne icaco, grossi come susine, gialli, rossi o neri, che si consumano freschi ...
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lantana1
lantana1 s. f. [etimo incerto]. – Arbusto delle caprifogliacee (Viburnum lantana), detto anche matallo, che cresce nei luoghi selvatici submontani e montani in Europa e nell’Africa boreale; [...] ha foglie ellittiche, rugose, ricoperte di corti peli, e fiori bianchi, odorosi, raccolti in cime poste all’apice dei rami; il frutto è compresso, ellittico, nero a maturità, di sapore amarognolo, gradevole ...
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recidere
recìdere (ant. ricìdere) v. tr. [dal lat. recīdĕre, comp. di re- e caedĕre «tagliare»] (pass. rem. reciṡi, recidésti, reciṡe, ecc.; part. pass. reciṡo), letter. – 1. a. Tagliare staccando, spec. [...] con taglio secco e netto: r. un ramo, un arbusto; r. un braccio, una gamba, un dito; r. il gambo di un fiore, un filo d’erba, uno spago; si è ucciso recidendosi le vene; in usi fig., riferito a sentimenti, passioni, vizî e sim., liberarsene ...
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nocciolo1
nocciòlo1 (letter. nocciuòlo) s. m. [der. di nocciola]. – 1. Arbusto della famiglia betulacee (lat. scient. Corylus avellana), alto fino a circa 5 m, con fusto ramificato dalla base; gli amenti [...] maschili compaiono in autunno e giungono a maturità alla fine dell’inverno, contemporaneamente a quelli femminili, prima della fogliazione: al momento dell’antesi gli amenti maschili sono penduli e di ...
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khat
〈kat〉 (anche cat o ciàt) s. m. [dall’arabo qāt]. – Arbusto (Catha edulis) della famiglia celastracee, prob. originario dello Yemen e spontaneo nelle vallate poste a 1000-1300 m d’altezza dell’Africa [...] orientale e dell’Arabia del sud
-ovest, dove viene anche coltivato in maniera intensiva per le foglie e i germogli i quali, masticati a lungo appena colti (o al massimo entro una settimana), hanno un effetto ...
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anagiride
anagìride s. f. [dal gr. ἀνάγυρις, di origine incerta]. – Arbusto della famiglia leguminose papiglionacee (Anagyris foetida), che cresce nelle regioni mediterranee e fiorisce d’inverno; è alto [...] 2 o 3 metri, ha foglie trifogliate (di odore nauseante, come la corteccia), fiori gialli in racemi, legumi un po’ carnosi, i cui semi contengono due alcaloidi velenosi (citisina e anagirina) ...
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Pianta perenne, legnosa, di media altezza (da 1 a 5 m) in cui anche i rami basali persistono, in modo che le ramificazioni principali partano vicino al suolo, da un ceppo comune; ne è un esempio il biancospino.
Arbusto (Viburnum l.; fig. 1) delle Caprifogliacee, diffuso nell’Europa centro-meridionale, coltivato nei giardini per i fiori bianchi riuniti in densi corimbi.
Sono così chiamate anche le numerose varietà colturali di L. camara (fig. 2), arbusto...