arcadeàrcade agg. e s. m. e f. [dal lat. Arcas -ădis, gr. ᾿Αρκάς -άδος]. – 1. Dell’Arcadia (v.); abitante o nativo dell’Arcadia: i pastori a.; arcadico, che ricorda l’Arcadia favoleggiata: Si riposava [...] , sotto un bel cielo pagano (Gozzano). 2. Socio dell’accademia romana dell’Arcadia: poeta, poetessa a.; le adunanze degli Arcadi. 3. Di scrittore o poeta che vive e rappresenta un mondo idillico, fuori della realtà, compiacendosi di forme ricercate ...
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pastorella1
pastorèlla1 (ant. pasturèlla) s. f. [dim. di pastora2]. – 1. Giovane pastora, fanciulla che guida al pascolo le pecore: In un boschetto trova’ pasturella Più che la stella bella, al mi’ parere [...] (G. Cavalcanti). 2. Nel sec. 18°, poetessa arcade. ...
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pastorello
pastorèllo s. m. [dim. di pastore]. – 1. Giovane pastore, ragazzo che custodisce il gregge al pascolo: Voleva raccontare una sua storia Il p., ma il sonno lo prese (Sandro Penna). 2. Nel sec. [...] 18°, poeta arcade. 3. Appartenente a un gruppo di eretici composto di pastori (donde la denominazione), contadini e braccianti che, raccoltisi verso il 1250 in Fiandra intorno a un certo «Maestro d’Ungheria» per partire alla conquista del S. Sepolcro ...
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tegeo
tegèo agg. [dal lat. Tegeaeus]. – Dell’antica città greca di Tegèa (gr. Τεγέα, lat. Tegĕa) nell’Arcadia, e per estens., nell’uso poet., dell’Arcadia, arcade; il dio t., Pan, così chiamato perché [...] uno dei luoghi principali del suo culto era il monte Partenio presso Tegea: Ei fece pur ieri il suo flauto Secondo la norma del dio Tegeo (D’Annunzio) ...
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avena
avéna s. f. [lat. avēna]. – 1. Graminacea annua simile al grano, appartenente all’omonimo genere, nota soprattutto nella specie Avena sativa, che presenta culmi cavi con numerosi internodî, pannocchia [...] fatto di gambo d’avena); zampogna: un chiaro suon ch’a lei ne vien, Che sembra ed è di pastorali accenti Misto e di boscareccie inculte a. (T. Tasso); anche come simbolo della poesia bucolica: Non te, Cadore, io canto su l’arcade a. (Carducci). ...
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(gr. ᾿Αρκάς) Nella mitologia greca, figlio di Zeus e della ninfa Callisto. Quando Callisto fu trasformata in orsa, A. ancora bambino fu affidato a Maia; il re Licaone lo smembrò e lo presentò a Zeus per provarne la chiaroveggenza, ma il dio...
. Comune della provincia di Treviso. a SE. del Montello e alla destra del Piave, di kmq. 28,32 di estensione, con terreni alluvionali a fondo calcareo e marnoso, a 60 m. s. m., con 6006 abitanti (1921), di cui 1959 nel centro; questo dista 15...