arcidiaconoarcidïàcono s. m. [dal. lat. tardo archidiacŏnus, gr. ἀρχιδιάκονος]. – Originariamente, il capo dei diaconi d’una chiesa, agente del vescovo, poi suo vicario (sec. 8°-9°), più tardi (sec. [...] 10°-13°) anche suo rivale. Oggi, il primo dignitario del capitolo cattedrale, a norma degli statuti proprî; non di rado, però, è titolo puramente onorifico ...
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archi-
[dal gr. ἀρχι-, dal tema di ἄρχω «essere a capo»]. – Primo elemento di parole composte derivate dal greco o formate modernamente (come archiatra, archiginnasio, architetto, ecc.), nelle quali [...] , come in arcangelo. La forma ereditaria, conservata in molte parole di tradizione non dotta, è arci-, come in arciprete, arcivescovo, arcidiacono, ecc. Meno com. la forma arche- (gr. ἀρχε-), con gli stessi sign. (archetipo, archegonio, ecc.). ...
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Originariamente, il capo dei diaconi di una chiesa, agente del vescovo e suo rappresentante (specie nei concili), poi suo vicario (sec. 8°-9°), più tardi (sec. 10°-13°) in taluni casi candidato alla sua successione o anche suo rivale. Oggi è...
Cronista di Spalato (n. 1200 circa - m. 1268); compiuti i suoi studî a Bologna, fu notaio e poi arcidiacono del capitolo metropolitano di Spalato, riformatore del clero cittadino, e assertore e custode dell'indipendenza e della latinità del...