rutulo
rùtulo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Rutŭlus]. – Dei Rutuli, appartenente ai Rutuli, popolazione del Lazio antico che, secondo la tradizione accolta nell’Eneide da Virgilio, si oppose allo sbarco [...] e allo stanziamento nel Lazio dei Troiani e di Enea: il territorio r., la capitale r., la città di Àrdea. Come sost., appartenente al popolo dei Rutuli: Turno era re dei Rutuli. ...
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affittopoli
(Affittopoli), s. f. inv. Scandalo relativo alle case di proprietà di enti pubblici o economici assegnate in affitto a personaggi eccellenti con condizioni di favore. ◆ C’è anche il caso [...] loro uffici e di uscire. Poi hanno apposto i sigilli del sequestro giudiziario. […] Presto altri immobili [di Ardea] potrebbero essere dichiarati off limits: gli investigatori del nucleo operativo della Compagnia di Anzio stanno infatti delineando le ...
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serenatore
serenatóre agg. e s. m. (f. -trice) [der. di serenare nel sign. 1], letter. – Che serena, che porta il sereno: sospinta Dal fiato d’Aquilon serenatore (V. Monti); parole serenatrici; a te [...] serenatore De’ templi ermi de l’etra ardea la danza De le titanie vergini (Carducci, a Febo). ...
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laurentino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Laurentinus]. – Di Laurento, antica città del Lazio vicina a Lavinio, o da identificarsi con la stessa Lavinio; abitante di Laurento. Si conserva ancora a Roma [...] la denominazione di via Laurentina (o assol. Laurentina s. f.), la strada che in origine andava dalla via Ostiense a Laurento e oggi collega Roma (dalla via Ostiense) con Ardea. ...
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ardere
àrdere v. tr. e intr. [lat. ardēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. arsi, ardésti, ecc.; part. pass. arso). – 1. tr. Bruciare per mezzo del fuoco: arsero le case dei loro nemici; l’eretico [...] da due giorni. b. estens. Mandare, o sentire, forte calore: In una fonte ignuda Si stava, quando ’l sol più forte ardea (Petrarca); a. dalla febbre; iperb., a. dalla sete, provare arsura. Risplendere di luce viva: quelle tre facelle Di che ’l polo ...
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pendulo
pèndulo (ant. o raro pèndolo) agg. [dal lat. pendŭlus, der. di pendere «pendere»], letter. – Pendente, che pende, o che penzola: le labbra sue sono come quelle dell’orecchiuto asino pendule (Boccaccio); [...] usi poet.: ridea, Quale da rupe un gregge pendulo, Aricia al sole (D’Annunzio), in bilico su una rupe sporgente; Ardea la stella pendula del mare, Lampada eterna, sopra la sua testa (Pascoli), sospesa sul mare. Anche in alcune locuz. del linguaggio ...
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veleggio
veléggio s. m. [der. di veleggiare]. – 1. a. Navigazione con bastimento o imbarcazione a vela. b. fig. Riferito a uccelli, volare o scivolare nell’acqua con le ali aperte. 2. Volo veleggiato, [...] con alianti: per addestrarsi al v., avevano scelto nel Lazio il ripiano di Ardea (D’Annunzio). ...
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(lat. Ardea) Comune della prov. di Roma (50,9 km2 con 36.846 ab. nel 2007) a 4 km dal Mar Tirreno, in una zona bonificata; fino al 1970, aggregato al comune di Pomezia. Lungo la fascia costiera si è sviluppato un turismo di tipo residenziale.
Fondata...