bubbolo
bùbbolo s. m. [der. di bubbolare1 «brontolare»]. – Sonaglio sferico d’ottone con una fessura e una pallottolina dentro: se ne mettono in vario numero al collare dei cani (anche d’argento) e alle [...] briglie degli animali da tiro. ◆ Dim. bubbolino (v. la voce) ...
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acciughina
s. f. [dim. di acciuga 1, con allusione alla forma, sottile e lucida]. – Insetto, detto anche pesciolino d’argento (lat. scient. Lepisma saccharina), che rode la carta dei libri. ...
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elettroencefalografia
elettroencefalografìa s. f. [comp. di elettro-, encefalo e -grafia]. – In medicina, registrazione grafica dei fenomeni elettrici che si svolgono nel cervello, come importante mezzo [...] fisiopatologia dei centri nervosi e per la diagnosi di alcune malattie cerebrali; può essere realizzata applicando, per es., in punti diversi del capo due o più elettrodi d’argento collegati, attraverso un amplificatore elettrico, a un oscillografo. ...
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grosseria
grosserìa s. f. [der. di grosso1], ant. – 1. Goffaggine, scempiaggine: questa è una delle maggiori o grosserie o ignoranze che udire si possa (Varchi). 2. Lavoro d’oreficeria di dimensioni [...] piuttosto grandi (in contrapp. a minuteria): grosserie d’oro e d’argento (Cellini). ...
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bigato
s. m. [dal lat. bigatus, sottint. denarius, per avere una biga come impronta del rovescio]. – Moneta d’argento romana del valore di un denaro, la cui circolazione durò probabilmente dal 217 al [...] 69 a.C ...
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grossetto
grossétto s. m. [dim. di grosso2]. – In numismatica, nome dato al grosso quando, a partire dal sec. 15º, per l’aumentato valore dell’argento, questa moneta subì riduzioni di peso, e anche ad [...] altre monete delle varie zecche italiane coniate nei sec. 15º e 16º ...
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vermeil
〈vermèei〉 s. m., fr. (propr. «vermiglio»). – Argento dorato: una medaglia di v.; quattro candelabri in v. piantonavano la tavola (Palazzeschi). ...
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grosso2
gròsso2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. grosso; cfr. lat. mediev. grossus]. – Moneta medievale d’argento, la più diffusa in Europa e nel Levante, inizialmente del valore di un soldo di lira [...] e più tardi di 2 e poi di 4 soldi (che fu il valore più noto). In partic., a seconda del tipo: g. aquilino, della bissa (o biscione visconteo), della colonna (del pontefice Martino V), della lupa (senese), ...
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tarsia
tarsìa (raro tàrsia) s. f. [dall’arabo tarṣī῾, propr. «incrostazione»]. – L’arte dell’intarsio, la tecnica consistente nel comporre insieme tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi [...] (marmo, legno, pietre dure, pietre preziose, o anche rame, argento, tartaruga, madreperla, ecc.), tagliati secondo un determinato disegno, per formare una composizione decorativa: t. marmorea; t. lignea; pavimento a t. geometrica; maestro di t.; t. ( ...
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Elemento chimico, di simbolo Ag, peso atomico 107,88, numero atomico 47.
Generalità
In natura l’a. è diffuso sia come minerale: argentite (Ag2S), pirargirite (3Ag2S•Sb2S3), cherargirite o luna cornea o a. corneo (AgCl), proustite (3Ag2S•As2S3)...
Vedi ARGENTO dell'anno: 1958 - 1994
ARGENTO (v. vol. I, p. 621)
F. Baratte
L'a., per la sua rarità, è utilizzato come elemento decorativo (nel mobilio o come placcatura di elementi architettonici) o di abbellimento personale, e costituisce...