suberato1
suberato1 agg. [dal lat. subaeratus, comp. di sub- e aes aeris «rame»]. – Nell’antichità classica, monete s., composte da un’anima di metallo di basso valore (rame, ferro, stagno) e ricoperte [...] da una lamina leggera di argento e qualche volta d’oro. ...
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alluminio
allumìnio s. m. [lat. scient. Aluminium, termine (der. del lat. scient. alumina «allumina») coniato dal chimico ingl. H. Davy (1812)]. – Elemento chimico di simbolo Al, numero atomico 13, peso [...] atomico 26,98, del III gruppo del sistema periodico, sottogruppo dei metalli terrosi, trivalente; di colore bianco argento, duttile, malleabile, buon conduttore del calore e dell’elettricità, è stabile all’aria perché protetto da uno strato di ossido ...
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carrarese
carrarése agg. e s. m. e f. – 1. Della città toscana di Carrara: i marmi c.; come sost., abitante o nativo di Carrara. 2. s. m. Moneta padovana d’argento di varia lega del valore di 4 soldi, [...] fatta coniare da Francesco I il Vecchio da Carrara, signore di Padova (1355-88) ...
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carrarino
s. m. – Moneta padovana d’argento, del valore di 2 soldi, fatta coniare da Iacopo II da Carrara, signore di Padova (1345-50), e da alcuni dei suoi successori. ...
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diana2
diana2 s. f. [dal nome della dea Diana, in quanto venerata in cielo come Luna]. – Termine usato dagli alchimisti per indicare l’argento, con allusione al chiarore della Luna. ...
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bissona
bissóna s. f. [der. di bissa, forma settentr. di biscia; propr. «biscione»]. – 1. Grande imbarcazione veneta a otto remi, di forma allungata (donde il nome), riccamente decorata, adoperata come [...] nave da diporto nelle feste della Serenissima. 2. Moneta d’argento del valore di 3 soldi che portava come impronta il biscione visconteo tra due gigli, coniata a Milano al tempo della prima dominazione francese (1500-1512); detta anche bissone. ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico [...] stati italiani. Di uso com. la locuz. nuovo di zecca, riferita a moneta appena coniata, nuova fiammante: uno scudo d’argento nuovo di z.; sorride mostrando una carrozzina nuova di zecca (Dacia Maraini); e, in senso fig., a oggetti appena acquistati ...
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diaprato
agg. [dal fr. diapré, part. pass. di diaprer «sfumare di colori vivi», der. del fr. ant. diaspre «diaspro»]. – In araldica, riferito a smalto rabescato o damaschinato, dello stesso o di diverso [...] metallo o colore (per es., diaprato d’oro, diaprato d’azzurro, d’argento, ecc.); anche, di lettere che appaiono negli scudi ornate di fregi e d’arabeschi. ...
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raffinare
v. tr. [der. di fine1]. – Rendere fine o più fine, puro o più puro. 1. In senso proprio, liberare, mediante opportune operazioni, sostanze grezze o allo stato naturale dalle sostanze estranee: [...] r. l’oro, l’argento; r. il sale. In partic., r. lo zucchero, liberarlo dalle impurità, e sottoporlo a decolorazione e ricristallizzazione. 2. fig. Migliorare, perfezionare, rendere più sensibile o più sottile: r. il sentimento, il cuore, l’ingegno, ...
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Elemento chimico, di simbolo Ag, peso atomico 107,88, numero atomico 47.
Generalità
In natura l’a. è diffuso sia come minerale: argentite (Ag2S), pirargirite (3Ag2S•Sb2S3), cherargirite o luna cornea o a. corneo (AgCl), proustite (3Ag2S•As2S3)...
Vedi ARGENTO dell'anno: 1958 - 1994
ARGENTO (v. vol. I, p. 621)
F. Baratte
L'a., per la sua rarità, è utilizzato come elemento decorativo (nel mobilio o come placcatura di elementi architettonici) o di abbellimento personale, e costituisce...