lampanaio
lampanàio s. m. [der. di lampana], tosc. – 1. (f. -a) Chi fabbrica o vende lampade, cioè lumi. 2. ant. Lampadario, complesso di più lampade: fusse fatto un l., intorno alla cappella, di trenta [...] lampadi d’argento (Vasari). ...
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dozzone
dożżóne s. m. [accr. arbitrario di dozzino, dozzeno]. – Moneta d’argento da 15 soldi coniata nel 1692 da Vittorio Amedeo II duca di Savoia, diminuita nel 1695 a soldi 12 e ½. ...
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lampasso
s. m. [dal fr. lampas, di origine affine a lambeau, lambel (v. lambello)]. – Tessuto pregiato per tappezzeria, tendaggi, coperte, fabbricato con filati di seta (anche artificiale), talvolta [...] arricchito con trame d’oro e argento; viene lavorato a telaio e si ottengono disegni ornamentali e floreali di diverso colore. ...
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sutura
s. f. [dal lat. sutura «cucitura», der. di suěre «cucire»]. – 1. In chirurgia, operazione intesa a riunire tra loro mediante cucitura con fili o per mezzo dell’applicazione di grappette e clips [...] di materiali speciali (catgut, seta, nailon, metalli inossidabili come oro e argento, ecc.), i margini di una ferita o tessuti e organi varî: fare, operare la s. di una ferita, di un’arteria, di un’anastomosi, di un tendine reciso; il modo e i mezzi ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; [...] melodia. E di persona o cosa che sia soggetto di culto e quasi di adorazione: quell’uomo è un dio per lei; Napoleone era un dio per i suoi soldati; s’è fatto un dio del suo ventre, di persona molto golosa; Fatto v’avete dio d’oro e d’argento (Dante). ...
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stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo [...] riproduzione di disegni incisi con varie tecniche grafiche utilizzanti materiali diversi (il legno nella xilografia, il rame, l’argento, lo stagno, il ferro nella calcografia, la pietra calcarea nella litografia, la seta nella serigrafia): s. di un ...
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nimbato
agg. [dal lat. nimbatus, der. di nimbus: v. nimbo], letter. – Cinto di nimbo, aureolato: un Cristo, un santo nimbato. Per estens., poet., avvolto da un’aureola. di luce: rivedo a fior d’un’acqua [...] fonda Quel bianco viso n. d’argento (Valeri). ...
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caustico
càustico agg. [dal lat. caustĭcus, gr. καυστικός, dal tema di καίω «bruciare»] (pl. m. -ci). – 1. Di sostanza capace di cauterizzare i tessuti organici (sostanza c. o, come s. m., un caustico) [...] ) o in profondità (c. escaterici). Per questa loro proprietà alcuni caustici (come, per es., la pietra infernale, formata da nitrato d’argento e di potassio fusi), preparati per l’uso in forma di cilindretti, matite e sim., sono stati e sono tuttora ...
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sensibilizzatore
sensibiliżżatóre s. m. e agg. [der. di sensibilizzare]. – 1. (f. -trice) Chi sensibilizza. 2. s. m. In fotografia, sostanza che si aggiunge a un’emulsione fotografica per aumentarne [...] a cui prima non era sensibile; s. chimici, sostanze che, per effetto di reazioni secondarie con l’alogenuro d’argento, aumentano la sensibilità generale dell’emulsione senza modificarne la sensibilità cromatica. 3. agg. In medicina, di mezzo usato ...
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siclo
(o sciclo) s. m. [dall’accadico shiqlu, ebr. sheqel]. – 1. Antica unità di misura di peso (corrispondente a 1/60 o 1/50 di mina: v. mina2), usata dai Babilonesi e dagli Ebrei. Presso questi ultimi [...] era così chiamata anche una moneta d’argento introdotta prob. nel 2° sec. a. C. corrispondente nel peso al tetradramma greco coniato nelle città fenicie. 2. Nome ital. dell’unità monetaria dello Stato d’Israele dal 1978 al 1985 (ebr. sheqel, v.; ingl ...
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Elemento chimico, di simbolo Ag, peso atomico 107,88, numero atomico 47.
Generalità
In natura l’a. è diffuso sia come minerale: argentite (Ag2S), pirargirite (3Ag2S•Sb2S3), cherargirite o luna cornea o a. corneo (AgCl), proustite (3Ag2S•As2S3)...
Vedi ARGENTO dell'anno: 1958 - 1994
ARGENTO (v. vol. I, p. 621)
F. Baratte
L'a., per la sua rarità, è utilizzato come elemento decorativo (nel mobilio o come placcatura di elementi architettonici) o di abbellimento personale, e costituisce...