vassoio
vassóio s. m. [lat. tardo missōrium «piatto per mandare (mittĕre) le vivande in tavola», incrociato con vas «vaso»]. – 1. Grande piatto a fondo piano, di metallo, legno, ceramica, ecc., con bordo [...] , bottiglie, ecc.) per servire in tavola, per offrire rinfreschi, sia a contenere oggetti varî un v. di peltro, d’argento o di rame argentato, di maiolica o di porcellana; mettere l’arrosto, il fritto sul v.; passare col v. tra gli invitati per ...
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sinchisi
sìnchiṡi s. f. [dal gr. σύγχυσις «confusione», comp. di σύν «con, insieme» e tema affine a χέω «versare»]. – 1. Nella retorica classica, forma accentuata di iperbato, in cui l’ordine abituale [...] parole), non rari tuttavia anche nella poesia italiana: per es., le dal Sol percosse Del suo fiotto inegual spume d’argento (Bettinelli). 2. In oculistica, la diminuzione di consistenza del corpo vitreo, meno accentuata in casi collegabili con l’età ...
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fluoruro
s. m. [der. di fluoro, col suff. -uro2]. – In chimica, sale dell’acido fluoridrico; oltre a quelli naturali (criolite, fluorite, ecc.), hanno importanza i fluoruri di alcuni metalli (sodio, [...] potassio, rame, argento, cromo, piombo, ferro, zinco) e di alcuni non metalli (boro, ecc.), solidi, liquidi o gas in gran parte tossici, usati come fondenti nell’industria ceramica, nella preparazione dei bagni galvanici, come agenti antisettici, ...
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saliera
salièra s. f. [der. di sale, coniato sul fr. salière]. – 1. Piccolo recipiente di materiale e forma varî nel quale si tiene in tavola il sale fino: una s. di vetro, di ceramica, di plastica, [...] d’argento, di cristallo; la famosa s. d’oro e smalto di Benvenuto Cellini. Con lo stesso nome si indicano anche il recipiente a due vaschette in cui si tengono in tavola il sale e il pepe, e i barattoli o vasetti usati in cucina per conservare il ...
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lustrare1
lustrare1 v. tr. e intr. [lat. lustrare «rischiarare, illuminare», der. di un *lustrum «illuminazione», a sua volta der. di lux «luce» e forse identico a lustrum «purificazione» (v. lustro2)]. [...] che gli lustra ai gomiti, perché consumata, logora. Meno com. col senso di luccicare, brillare, come atto momentaneo: qualcosa d’argento lustrò nell’ombra (D’Annunzio). ◆ Il part. pres. lustrante è usato come agg., letter., per lo più con senso intr ...
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agnusdei
agnusdèi (o àgnus Dèi) locuz. lat. («agnello di Dio»), usata come s. m. – 1. Propr., parole iniziali della formula che viene recitata, o cantata, tre volte nella liturgia latina della messa [...] vengono benedetti e distribuiti dal pontefice nel primo anno del suo pontificato e a ogni settennio successivo. b. Nome di monete d’argento del valore di 9 denari di Giovanni I re di Castiglia e di León e dei suoi successori; agnus Dei del valore di ...
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settimo
sèttimo agg. num. ord. e s. m. [lat. septĭmus, der. di septem «sette»]. – 1. a. Che, in una sequenza o successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero sette, cioè viene dopo altri [...] s. m. nelle espressioni frazionarie un s., due s., ecc. (numericamente 1/7, 2/7, ecc.). 2. s. m. In numismatica, moneta d’argento del papa Clemente VII (1523-1534), detta perciò anche s. Clemente o s. clementino, del valore di un giulio e mezzo o di ...
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lustro1
lustro1 agg. e s. m. [der. di lustrare1]. – 1. agg. Che ha la superficie lucente (di propria natura o perché lustrato); è in genere sinon. di lucido, da cui oggi tende a essere sostituito nella [...] metallico: nell’arte e nell’industria ceramica, l’effetto decorativo ottenuto mediante l’applicazione di metalli (platino, oro, argento, ecc.) in strato sottile sui manufatti (ceramiche, vetri, ecc.). 3. s. m., fig., letter. Merito che rende illustre ...
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televisionaro
s. m. (iron. spreg.) Chi fa televisione. ◆ la scorciatoia [per diventare simboli] […] è stata servita su un piatto d’argento da televisionari, palinsestisti, esteti dell’audience sgomitante, [...] teorici della volgarità «intelligente». (Michele Serra, Repubblica, 4 febbraio 2002, p. 18, Politica interna) • È il pubblico che oggi impedisce di farla, la televisione. Così giurano i televisionari più ...
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granaglia
granàglia s. f. [der. di grano, nei sign. rispettivam. di «frumento» e di «granello»]. – 1. Usato per lo più al plur., granaglie, l’insieme delle diverse varietà di cereali usati per la panificazione [...] e in genere per l’alimentazione: commercio, mercato delle granaglie. 2. In oreficeria, l’insieme dei grani d’oro e d’argento ottenuti per fusione. 3. Nel linguaggio dei minatori, granaglie da cernita, una delle tre categorie in cui si usa suddividere ...
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Elemento chimico, di simbolo Ag, peso atomico 107,88, numero atomico 47.
Generalità
In natura l’a. è diffuso sia come minerale: argentite (Ag2S), pirargirite (3Ag2S•Sb2S3), cherargirite o luna cornea o a. corneo (AgCl), proustite (3Ag2S•As2S3)...
Vedi ARGENTO dell'anno: 1958 - 1994
ARGENTO (v. vol. I, p. 621)
F. Baratte
L'a., per la sua rarità, è utilizzato come elemento decorativo (nel mobilio o come placcatura di elementi architettonici) o di abbellimento personale, e costituisce...