questionare
(ant. o pop. quistionare) v. intr. [der. di questione] (io questióno, ecc.; aus. avere). – 1. letter. Fare questione, discutere su qualche argomento: q. su problemi teologici; il quistionar [...] con parole potrebbe distendersi troppo (Boccaccio); non mi fate far la fatica di quistionare, perché mi sento troppa poca forza (Bacchelli). 2. Fare una discussione vivace, accesa; avere un contrasto, ...
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sconfinare
v. intr. [der. di confine, col pref. s- (nel sign. 3)] (aus. avere e raram. essere). – 1. Uscire dai confini territoriali del proprio paese, dai limiti di una proprietà: gli insorti, per sfuggire [...] con il vicino perché il suo bestiame sconfinava continuamente nei suoi terreni. 2. fig. Uscire dai limiti proposti o fissati per un argomento: s. dal tema principale, dall’oggetto della discussione; anche assol.: atteniamoci al tema, non sconfiniamo. ...
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Leitmotiv
‹làitmotiif› s. neutro ted. [propr. «motivo guida, motivo conduttore», comp. di leiten «dirigere» e Motiv «motivo»] (pl. Leitmotive ‹làitmotivë›), usato in ital. al masch. (invar. al plur., [...] e scritto spesso con iniziale minusc.). – 1. Tema, argomento, frase o formula che ricorre frequentemente in un’opera letteraria, in un discorso, o anche in genere in tutta la produzione di uno scrittore, costituendone il motivo fondamentale. In ...
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questionario
questionàrio s. m. [dal fr. questionnaire, der. di question «domanda»]. – In generale, serie di domande che vengono proposte su un determinato argomento, o su più argomenti, e anche il foglio, [...] manoscritto, dattiloscritto o stampato, che le contiene: preparare, redigere un q.; un q. semplice, preciso o troppo complesso, poco chiaro. In partic., modulo sul quale sono stampate le domande (e vengono ...
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questione
questióne (letter. o pop. quistióne) s. f. [dal lat. quaestio -onis, der. di quaerĕre «chiedere, interrogare», part. pass. quaestus]. – 1. a. letter. Domanda, interrogazione: formulare una [...] una q.; il nòcciolo della q., il suo punto fondamentale; il nodo della q., gli aspetti essenziali e più complessi; l’argomento, il caso, la persona in questione, di cui si sta discutendo o, più semplicem., di cui si parla. Determinando l’àmbito ...
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generale1
generale1 agg. [dal lat. generalis, der. di genus -nĕris «stirpe, genere»]. – 1. Che concerne il genere, e non la specie o l’individuo (contrapp. perciò a speciale, particolare). Quindi, nell’uso [...] g., sono timide (Boccaccio). ◆ Avv. generalménte, in modo generico, da un punto di vista generale: trattare un argomento generalmente; generalmente parlando ...; nella maggior parte dei casi, dai più: è un’opinione generalmente accolta; l’uomo onesto ...
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generaleggiare
v. intr. [der. di generale1 e generale2] (io generaléggio, ecc.; aus. avere). – 1. Parlare stando sulle generali; esprimere le proprie idee genericamente, senza impegnarsi, senza approfondire [...] l’argomento. 2. scherz. Comportarsi come un generale, darsi arie da generale. ...
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grillo1
grillo1 s. m. [lat. gryllus o grillus, di prob. origine onomatopeica]. – 1. a. Nome comune degli insetti della famiglia grillidi, e in partic. del g. campestre (lat. scient. Gryllus campestris), [...] del Pinocchio di Collodi, g. parlante, chi prende pose di moralista noioso, chi interviene in modo saccente su ogni argomento. È frequente la locuz. indovinala grillo!, derivata da un gioco di ragazzi, oggi non più praticato (consistente nel trarre ...
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lemma1
lèmma1 s. m. [dal lat. lemma «premessa, assunto», gr. λῆμμα, dal tema di λαμβάνω «prendere» (cfr. perf. λέλημμαι)] (pl. -i). – 1. Nella filosofia e nelle scienze, proposizione preliminare che [...] . In paleografia, nota ai margini di un codice, segnata da un lettore al solo scopo di riassumere e mettere in evidenza l’argomento ivi trattato (è detta anche, con parola lat., notabile, più spesso al plur., notabilia). b. La voce o la locuzione di ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), [...] verbo; non ha avuto il coraggio di rispondere verbo; non volere intendere verbo, non volere sentire parola (su qualche argomento), non volere discutere, rifiutarsi di accettare un ordine: gliel’ho detto e ridetto, ma lui non vuole intender verbo ...
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In matematica, l’a. di un numero complesso non nullo z è l’anomalia del vettore che lo rappresenta nel piano di Argand-Gauss (➔ complessi, numeri); simbolo: arg z. Se z=a+i b, arg z è quindi l’angolo ϑ definito (a meno di multipli di 2π) da...
argomento
argoménto [Der. del lat. argumentum, der. di arguere "dimostrare"] [LSF] (a) Con il signif. figurato di "materia, tema", in varie discipline. (b) Sinon. di argomentazione, cioè sinon. di ragionamento, dimostrazione e simili. ◆ [ALG]...