genialita
genialità s. f. [dal lat. tardo genialĭtas -atis, solo col sign. 1]. – 1. ant. e letter. Piacevolezza, affabilità nei rapporti tra persone; sentimento di simpatia. 2. Eccezionale vivacità inventiva [...] e creativa: un inventore di grande g.; artista non privo di g.; svolgere un argomento con g., condurre con g. una difficile impresa. ...
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innestare
v. tr. [lat. *insitare, der. di insĭtus, part. pass. di inserĕre «introdurre»; v. insito1 e inserire] (io innèsto, ecc.). – 1. a. In agraria, trasportare e far concrescere sopra una pianta [...] ; con uso più generico: i. lo spazzolone su un manico. In usi fig., inserire una cosa in un’altra, un argomento in un altro, ecc.: il Boiardo ha innestato motivi del ciclo bretone nella tradizione epica carolingia. Con sign. analoghi anche intr ...
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Ricattopoli
s. f. inv. (iron.) Scandalo suscitato dai ricatti compiuti ai danni di personaggi molto noti. ◆ il diverso grado dell’ipocrisia si può notare fin dalla definizione che viene usata: Paparazzopoli [...] anche allargare genericamente a Fangopoli, Ricattopoli, oppure, senza badare all’educazione, a Sputtanopoli. È questo ormai l’Argomento Unico Nazionale della tv. (Paolo Martini, Stampa, 24 marzo 2007, p. 37, Spettacoli) • Mentre infuria sui giornali ...
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dopo-Quirinale
(dopo Quirinale), s. m. inv. Il periodo successivo a quello vissuto nel Quirinale, ricoprendo la carica di presidente della Repubblica. ◆ [Oscar Luigi Scalfaro] Parla del dopo Quirinale: [...] detto», si limitano a osservare le fonti che rinviano alle poche occasioni in cui Carlo Azeglio Ciampi affrontò l’argomento di una sua possibile rielezione per precisare che aspirava soltanto a concludere il mandato con «dignità » […] ovvero quando ...
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capzioso
capzióso agg. [dal lat. captiosus, der. di capĕre «prendere»]. – Che tende a trarre in inganno, fallace, insidioso: ragionamento, argomento capzioso. ◆ Avv. capziosaménte, in modo capzioso: [...] dibattito impostato capziosamente; una polemica capziosamente condotta ...
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veridico
verìdico agg. [dal lat. veridĭcus, comp. di verus «vero» e tema di dicĕre «dire»] (pl. m. -ci). – Che dice il vero, veritiero; poco com. con riferimento a persona: testimone v., poco v.; io [...] , racconto, testimonianza, discorso che enuncia un fatto vero: testimonianza v.; racconto v.; la v. storia di ..., frase usata un tempo dai cantastorie, nell’enunciare l’argomento delle loro esposizioni. ◆ Avv. veridicaménte, in modo veridico. ...
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anomalia
anomalìa s. f. [dal gr. ἀνωμαλία, lat. anomalĭa; v. anomalo]. – Irregolarità, difformità dalla regola generale, o da una struttura, da un tipo che si considera come normale: le a. della natura; [...] ; per es., nelle coordinate polari, anomalia o azimut di un punto; nella rappresentazione geometrica dei numeri complessi, a. o argomento di un numero complesso. Con altra accezione, nella teoria delle coniche, a. eccentrica di un’ellisse, la sua ...
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impossessarsi
v. intr. pron. [der. di possesso] (io m’impossèsso, ecc.). – Prendere possesso, impadronirsi di qualche cosa (per lo più con la forza o con atto illegale, arbitrario): impossessarsi di [...] altro senso fig., impossessarsi di una scienza, di un’arte, di una disciplina, di una questione, di un argomento, acquistarne cognizione piena: impossessarsi di una lingua, apprenderla in modo da parlarla e scriverla con speditezza e correttamente ...
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tabu
tabù (anche, ma solo nel sign. proprio e nell’uso scient., tabu) s. m. e agg. [dal fr. tabou, ingl. taboo, adattam. di voce polinesiana]. – 1. s. m. a. In etnologia e in storia delle religioni, [...] è diventato un tabù sociale: oggi si deve dire «operatore ecologico». c. In usi fig. e per lo più scherz., cosa, azione, argomento che non si deve e non si può toccare, fare, trattare: quella ragazza per me è un tabù; la sessualità, in molte famiglie ...
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saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, [...] sa, o che presume di avere una cultura superiore a quella che realmente possiede, con la pretesa di voler dire la sua su ogni argomento: non posso soffrire le persone s.; anche come sost.: fa troppo il s.; via, non fare il s.!; è un s., importuno e ...
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In matematica, l’a. di un numero complesso non nullo z è l’anomalia del vettore che lo rappresenta nel piano di Argand-Gauss (➔ complessi, numeri); simbolo: arg z. Se z=a+i b, arg z è quindi l’angolo ϑ definito (a meno di multipli di 2π) da...
argomento
argoménto [Der. del lat. argumentum, der. di arguere "dimostrare"] [LSF] (a) Con il signif. figurato di "materia, tema", in varie discipline. (b) Sinon. di argomentazione, cioè sinon. di ragionamento, dimostrazione e simili. ◆ [ALG]...