ossame
s. m. [der. di osso], letter. – Mucchio di ossa, di animali o di scheletri umani: Di Trasimeno l’insepulto o. (Ariosto), cioè dei guerrieri caduti nella battaglia del Trasimeno; Augusto ..., nel [...] ritiro di Capri, faceva serbare gli o. antidiluviani e altri fossili, ... e ne costituì il primo museo di paleontologia di cui si abbia ricordo (E. Cecchi). Nel linguaggio com. è parola usata per lo più ...
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rete
réte s. f. [lat. rēte]. – 1. Intreccio di fili di materiale vario, incrociati e annodati tra loro regolarmente in modo che restino degli spazî liberi, detti maglie: il materiale (canapa, sparto, [...] una leggiadra rete D’oro e di perle tese sott’un ramo (Petrarca); quel bel volto Ch’all’amorose r. il tenea involto (Ariosto). b. Tessuto a maglie (chiamato anche retino o modano) che presenta una particolare struttura di trama e di ordito, usato per ...
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gremio
grèmio s. m. [dal lat. gremium «grembo»; nel sign. 2, dallo spagn. gremio, che ha lo stesso etimo]. – 1. letter. Grembo: quel bel cinto si levò di g. (Ariosto); anche in senso fig.: escluso dal [...] g. della santa chiesa come eretico (Sarpi). 2. region. In Sardegna e nei territorî ex-austriaci dell’Italia settentr., associazione o corporazione di lavoratori ...
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nubiloso
nubilóso agg. [dal lat. nubilosus, der. di nubĭlus (v. nubilo)], letter. – Nuvoloso, pieno di nubi, coperto di nubi: un cielo n.; una notte n.; Là sotto i giorni n. e brevi (Petrarca). In usi [...] fig., dubbioso, incerto, o annebbiato, poco chiaro: concetti, pensieri n. (cfr. il più com. nebuloso); poet., turbato, rattristato: Con viso n. e ciglio basso (Ariosto); Serenò allora i n. rai [= occhi] Armida (T. Tasso). ...
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rivesciare
(più raro riversciare) v. tr. – Variante ant. di rovesciare: Brandimarte ... Giù dal destrier si riversciò di botto (Ariosto). ...
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greppo
gréppo s. m. (ant. gréppa s. f.) [prob. voce preromana], region. o letter. – 1. Fianco brullo e ripido di un’altura: Io me n’andai, poi che la cosa seppi, Il traditor cercando per quei g. (Ariosto); [...] Per greppi senz’orma le corse affannose, Il rigido impero, le fami durar (Manzoni); la luna ... navigava nel cielo caldo a filo del g. della langa (Fenoglio); estens.: quando piovvi in questo g. (Dante), ...
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avventare
v. tr. [der. di vento] (io avvènto, ecc.). – 1. Gettare con impeto un oggetto contro qualcuno, scagliare: a. un sasso, un bastone a (contro) qualcuno; la fenestra Onde Amor m’aventò già mille [...] alla gola; si avventò contro di lui coi pugni stretti; Come il mastin che con furor s’avventa Addosso al ladro (Ariosto); fig.: i critici s’avventavano l’uno contro l’altro in un’infiammata polemica. Con senso più generico, precipitarsi: avventarsi ...
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acceggia
accéggia s. f. [lat. tardo acceia] (pl. -ge), ant. e tosc. – Beccaccia: Qual buono astor che l’anitra o l’acceggia, Starna o colombo o simil altro augello Venirsi incontra di lontano veggia, [...] Leva la testa e si fa lieto e bello (Ariosto). ...
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riviera
rivièra (poet. ant. rivèra) s. f. [dal fr. ant. riviere «terreno in pendio lungo un fiume» (che è il lat. tardo riparia, femm. dell’agg. riparius, der. di ripa «riva»)]. – 1. a. Riva di fiumi, [...] letter., poet. Corso d’acqua, in genere largo e profondo, fiume: una donna che ne la riviera Di Senna era caduta (Ariosto). b. In araldica, nome del fiume che scorre sotto un ponte. 3. Nello sport: a. Nella categoria di estensione dei concorsi ippici ...
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villanesco
villanésco agg. [der. di villano] (pl. m. -chi). – Di o da villano; contadinesco, rustico: Et altritanti andar da basso ad alto, Per fare al pazzo un v. assalto (Ariosto); dimore v.; usanze [...] v.; per estens., sgarbato, rozzo, incivile: modi villaneschi. Il femm. sostantivato, villanesca, è sinon. di villanella (v.), come forma di poesia per musica ...
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Famiglia bolognese, il cui nome si vuole derivato da Riosto, terra appunto del Bolognese. Nota dal sec. 12º, con Ugo, console nel 1156, si ricordano nel sec. 13º il crociato Aldobrandino, Antonio e Bonaventura, uomini d'arme distintisi contro...
Umanista (n. Ferrara nei primi decennî del '400 - m. forse nel 1476), fratello di Francesco; ebbe dagli Estensi incarichi politici e uffici pubblici. Scrisse, oltre che versi latini, una rappresentazione allegorica, in volgare, per festeggiare...