avviso1
avviṡo1 s. m. [dal fr. ant. avis, dalla locuz. ce m’est à vis che è il lat. volg. mihi est visum per il class. mihi videtur «mi sembra»]. – 1. a. Notizia, informazione, avvertimento, dati oralmente [...] prendere una risoluzione: io presi avviso Di serbar la mia vita almen sicura (Chiabrera). c. ant. Trovata, invenzione: nuovi a. hanno li piacevoli uomeni, e spezialmente i buffoni (Sacchetti); accorgimento: guerrier, tu sei pien d’ogni a. (Ariosto). ...
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brullo
(ant. bróllo) agg. [etimo incerto]. – 1. Nudo, spoglio: su la pietra brulla (Ariosto); tal volta la schiena Rimanea de la pelle tutta brulla (Dante). Si dice spec. di terreno arido, senza vegetazione, [...] o di piante prive di foglie: altopiano sassoso e b.; alberi brulli. 2. fig. a. letter. Arido: lo scrivere del signor Guerzoni non è poi così b. e sconsolato com’io l’ho dipinto (Carducci). b. ant. Privo ...
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brumale
agg. [dal lat. brumalis, der. di bruma: v. bruma1], letter. – Invernale, nebbioso: or per fuggire Il tempo ardente, or il brumal malvagio (Ariosto); E lo aspettava la brumal Novara (Carducci, [...] con riferimento a Carlo Alberto) ...
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sanza1
sanza1 prep. – Antica variante fior. di senza, in uso nel sec. 13° ma continuata anche più tardi (e sporadicamente presente, per imitazione o per esigenze di rima, anche in autori non toscani), [...] : veramente io sono stato legno sanza vela e sanza governo (Dante); e sanza dubbio in piccol tempo assai divenne famoso (Boccaccio); Alberto sanza dire troppe parole ... venne a’ fatti (Sacchetti); non sanza Molta sospizïon stava di questo (Ariosto). ...
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magica
màgica s. f. [dall’agg. magico, sottint. arte; cfr. lat. magĭca -ae, dal gr. μαγική (τέχνη)], letter. raro. – Magia: credi tu Che costui gran maestro sia di magica? (Ariosto). ...
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patente1
patènte1 agg. [dal lat. patens -entis, part. pres. di patere «essere aperto o manifesto, estendersi, allargarsi»]. – 1. a. ant. Aperto: Poi che la porta ritrovò patente, Era venuto dentro alla [...] cittade (Ariosto). Con questo sign., il termine sopravvive solo nella locuz. lettere p., propr. lettere che vengono consegnate o trasmesse aperte e sono ostensibili per manifestare la volontà dell’organo o autorità che le ha rilasciate: in passato ...
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scongiurazione
scongiurazióne s. f. [der. di scongiurare], ant. – 1. L’atto, l’effetto dello scongiurare. 2. Formula di scongiuro, esorcismo: Ancor che ’l libro suo seco non sia, Con che fermare il sole [...] era possente, Pur la s. onde solia Commandare ai demonii aveva a mente (Ariosto). ...
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scongiuro
s. m. [der. di scongiurare]. – 1. a. L’atto dello scongiurare il demonio o altri spiriti del male, e le parole, i gesti e gli oggetti con cui si cerca di costringere le forze malefiche ad allontanarsi: [...] per lo più al plur.: quel tipo porta iella, facciamo gli scongiuri! 2. letter. e raro. Preghiera fervida e appassionata, supplica. 3. ant. Giuramento, promessa solenne: Venner dunque d’accordo alli scongiuri, E posero le man sugli Evangeli (Ariosto). ...
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roano
(ant. rovano) agg. [dallo spagn. roano, der. del lat. ravus, ravĭdus «grigio»]. – Detto di una varietà del mantello del cavallo (bianco picchiettato di peli marrone) e del cane spinone: fatti eran [...] cavalli, Chi baio e chi leardo e chi rovano (Ariosto). ...
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feccia
fèccia s. f. [lat. faecea, agg. di faex faecis; cfr. feci] (pl. -ce). – 1. a. Deposito di colore rosso mattone, costituito da cremortartaro, tartrato di calcio, sostanze coloranti, fermenti, ecc., [...] . b. Residuo solido lasciato nella canna delle armi da fuoco dall’esplosivo combusto, e soprattutto dalla polvere nera. 3. ant. Al plur., o anche al sing., le feci, cioè gli escrementi umani: E molta feccia il ventre lor dispensa (Ariosto). ...
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Famiglia bolognese, il cui nome si vuole derivato da Riosto, terra appunto del Bolognese. Nota dal sec. 12º, con Ugo, console nel 1156, si ricordano nel sec. 13º il crociato Aldobrandino, Antonio e Bonaventura, uomini d'arme distintisi contro...
Umanista (n. Ferrara nei primi decennî del '400 - m. forse nel 1476), fratello di Francesco; ebbe dagli Estensi incarichi politici e uffici pubblici. Scrisse, oltre che versi latini, una rappresentazione allegorica, in volgare, per festeggiare...