restare
v. intr. [lat. restare, der. di stare] (io rèsto, ecc.; aus. essere). – 1. letter. a. Fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre: Perch’io sia giunto forse alquanto tardo, Non t’incresca restare [...] restato in bocca un cattivo sapore; di tanta grandezza non resta ormai che il ricordo; con riferimento all’operazione aritmetica della sottrazione: se togliamo cinque da sette, resta due; di spazio da percorrere: restano (da fare) ancora una ventina ...
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aritmetizzazione
aritmetiżżazióne s. f. [der. di aritmetico]. – In logica matematica, a. della matematica, espressione con cui talora si indica il programma sviluppato da alcuni matematici nella seconda [...] scopo di rendere più rigorosa l’analisi matematica, fondandola su una teoria dei numeri reali e, in definitiva, sull’aritmetica. Più in partic., con tale termine si intende un procedimento con cui, seguendo determinate regole, si associano alcuni ...
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reticolo
retìcolo s. m. [dal lat. reticŭlum o reticŭlus, dim. di rete «rete»]. – 1. a. Sinon. di rete e di reticolato, usato in alcune espressioni tecniche per indicare un disegno in forma di rete o [...] simili a quelle delle ordinarie operazioni di unione e di intersezione nella teoria degli insiemi; per es., in aritmetica costituisce un reticolo l’insieme dei numeri naturali (le due leggi anzidette sono allora quelle relative al massimo comune ...
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scomponibile
scomponìbile agg. [der. di scomporre]. – Che si può scomporre nei suoi elementi costitutivi: libreria, armadio s., o a elementi scomponibili. Nel linguaggio scientifico e tecnico, è spesso [...] sinon. di decomponibile; in aritmetica e in algebra, che si può scomporre: ogni numero intero positivo è s. in fattori primi; il polinomio x2 + y2 non è s. in fattori di primo grado. ...
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numerico
numèrico agg. [der. di numero] (pl. m. -ci). – 1. a. Di numero, di numeri, costituito da numeri: segni n., i numeri stessi; caratteri n., i caratteri tipografici che rappresentano numeri, e, [...] , la notazione fatta mediante numeri, più comunem. detta numerale. b. In partic., in matematica, funzione n. (o aritmetica), ogni funzione di variabile intera positiva, ossia ogni funzione definita per ogni numero intero positivo. Calcolo n., ramo ...
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discalculia
s. f. Disturbo specifico dell'apprendimento consistente nell'incapacità parziale o totale di eseguire operazioni di calcolo o, in un senso più ampio, di comprendere l'aritmetica. ◆ [tit.] [...] Sbagliare i conti può essere una patologia / La discalculia dipende da una lesione cerebrale. Si cura con un apposito software [testo] […] La discalculia è stata inizialmente considerata una variante della ...
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verifica
verìfica s. f. [der. di verificare]. – L’azione e l’operazione di verificare, il fatto di venire verificato (è forma ormai più com. e di uso più largo di verificazione, spec. nel linguaggio [...] di riscontro sia delle scritture eseguite nei conti del mastro con quelle dei libri elementari, sia dell’uguaglianza aritmetica degli addebitamenti e accreditamenti registrati nei conti, al fine di accertare l’esattezza del riporto delle scritture ...
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virgola
vìrgola s. f. [dal lat. virgŭla, dim. di verga «verga»: propr. «verghetta»]. – 1. a. Segno di punteggiatura, simile a un bastoncino leggermente ricurvo (,), che indica pausa debole all’interno [...] ) soltanto con l’avvento della stampa alla fine del sec. 15°. Due v., o doppie v., sinon. poco com. di virgolette. b. In aritmetica, il segno di virgola serve a separare la parte intera dalla parte decimale di un numero: per es. 21,51 vuol dire 21 ...
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prestito
prèstito s. m. [dal lat. praestĭtum, propr. part. pass. neutro di praestare: v. prestare]. – 1. L’atto del prestare, il fatto di dare o ricevere qualche cosa (denaro, un bene, un oggetto) con [...] esistente in italiano (per es. flirt, leader, look). Una forma particolare di prestito è il calco (v.). c. In aritmetica, spec. nell’uso scolastico, il procedimento a cui si ricorre nell’algoritmo della sottrazione in colonna quando il numero delle ...
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quoto1
quòto1 s. m. [dal lat. quotus «quanto, in qual numero», der. di quot «quanti»]. – 1. Nell’aritmetica dei numeri naturali, il risultato dell’operazione di divisione, detto anche, e più spesso, [...] quoziente (talora si fa distinzione fra i due termini, intendendo più precisamente per quoto il quoziente esatto, che si ha quando, essendo il dividendo multiplo del divisore, la divisione non dà resto). ...
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Titolo con cui è nota Larte de labbacho (1478) di un anonimo autore. Ritenuto il primo libro di matematica a stampa, è scritto in italiano e composto da 123 pagine, dedicate a problemi di calcolo commerciale. Dettagliata è l’esposizione della...
progressione aritmetica
progressione aritmetica successione numerica {a0, a1, …, an, …} in cui la differenza di ciascun termine (eccettuato quello iniziale) rispetto al precedente è costante (per esempio, 3, 7, 11, 15, 19, …); tale differenza...