pluricromatico
pluricromàtico agg. [comp. di pluri- e cromatico] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio musicale, detto, nei moderni tentativi di suddivisione della scala cromatica, della musica e dell’armonia [...] basate sulla scala a quarti di tono ...
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bicordo
bicòrdo s. m. [comp. di bi- e corda]. – 1. In armonia, combinazione simultanea di due note (che, negli strumenti a corda, non si può eseguire che su due corde). 2. Nella tecnica telefonica, coppia [...] di cordoni mediante la quale, nei tavoli di commutazione manuale, si stabilisce una comunicazione tra due linee (v. monocordo2) ...
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numerosita
numerosità s. f. [dal lat. tardo numerosĭtas -atis, der. di numerosus: v. numeroso]. – 1. non com. a. Il fatto d’essere numeroso, cioè costituito di molti elementi: la n. delle classi scolastiche. [...] b. L’essere in numero più o meno grande: n. delle misure in un esperimento, n. di un campione statistico. 2. letter. raro. Armonia della prosa dovuta all’uso del numero oratorio (v. numero, nel sign. 9): la n. della prosa d’arte greca e latina. ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, [...] di v. vinoso, v. profumato, v. fruttato, ecc., per l’esame olfattivo; e di v. con retrogusto amarognolo, v. rotondo, v. neutro, v. armonico, ecc., per l’esame gustativo e olfattivo; in partic., si parla di v. che ha stoffa con riferimento a vini ben ...
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derivare1
derivare1 v. intr. e tr. [dal lat. derivare tr., propr. «trarre l’acqua da un ruscello», der. di rivus «ruscello, corso d’acqua»]. – 1. intr. (aus. essere) Scaturire, aver origine, provenire [...] ., trarre, dedurre: pien del nativo Aer sacro, su l’itala Grave cetra derivo Per te le corde eolie [cioè: introduco l’armonia greca nella poesia italiana] (Foscolo); I0 derivava in gloria d’Isaotta I larghi modi del Poliziano (D’Annunzio). c. non com ...
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Veltrolandia
s. f. (iron.) Il mondo sognato e vagheggiato da Walter Veltroni, segretario del Partito democratico, già vicepresidente del Consiglio dei ministri e sindaco di Roma dal 2001 al 2008. ◆ «Bravo [...] mani nell’applauso corale. Non si lascia sedurre fin da ora dal «meraviglioso mondo di Veltrolandia», dove regnano l’armonia e l’allegria. (Massimo Giannini, Repubblica, 29 giugno 2007, p. 1, Prima pagina) • In soldoni, [Walter] Veltroni ha ragione ...
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disgustare
v. tr. e intr. pron. [der. di disgusto]. – 1. tr. Ispirare, provocare disgusto (detto di cibi o bevande): questa medicina ha un sapore che disgusta; i cibi troppo dolci mi disgustano. Spesso [...] vino, del fumo; fig., s’era disgustato di quella vita frivola. b. Con altro senso fig. (non com.), rompere la buona armonia, non frequentare più una persona col piacere di prima: mi sono disgustato con lui; anche nel rifl. recipr.: si sono disgustati ...
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manciu
manciù agg. e s. m. [dall’ingl. Manchu, fr. mandjou, trascriz. del nome indigeno Manğu, di etimo ignoto]. – Relativo o appartenente ai Manciù, popolazione (costituente il ramo merid. della razza [...] ), lingua appartenente al gruppo merid. delle lingue tunguse, con vocalismo rispondente a un tipo di armonia vocalica, determinazione grammaticale ottenuta mediante suffissi che non alterano sensibilmente la struttura della radice, sintassi fondata ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei [...] i sentimenti da esprimere conta il modo di esprimerli, la parola o il colore o il suono in sé, e l’armonia o piuttosto l’euritmia esteriore, lo stile accademicamente e retoricamente inteso. 3. In filosofia, la considerazione puramente «formale» della ...
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Linguistica
A. vocalica Fenomeno di alcune lingue, come le ugro-finniche e le turche, per cui il vocalismo suffissale (o postonico) ha un timbro simile a quello della radice (o della sillaba accentata) e varia in conseguenza. Così in ungherese...
(gr. ῾Αρμονία) Mitica figlia di Ares e Afrodite, moglie di Cadmo re di Tebe, madre di Ino, Semele, Agave, Autonoe, Polidoro. Dea, in origine, dell’amore e della concordia, divenne poi la personificazione allegorica dell’ordine morale e sociale.
In...