astratto
agg. [dal lat. abstractus, part. pass. di abstrahĕre «astrarre»]. – 1. a. Di persona, che ha la mente rivolta altrove, profondamente assorta in qualche pensiero: camminava a.; mi sembri a.; [...] contatto diretto con la realtà o col mondo sensibile: ragionamento a.; materia a.; arte a., espressione con la quale si indica tutta l’artemoderna non figurativa, sia quella che prescinde («astrae») dalla rappresentazione naturalistica della realtà ...
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finito
agg. [part. pass. di finire]. – 1. a. Giunto o condotto a termine, compiuto: arrivare a spettacolo f.; sono ormai due anni f. che ha lasciato il paese. Frequente nell’uso fam. la locuz. farla [...] non ha senso f. (o compiuto). Con funzione di agg. o di sost., è frequente nel linguaggio della critica d’artemoderna la locuz. non finito (o non-finito), con riferimento a opere di pittura e più spesso di scultura lasciate intenzionalmente sbozzate ...
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intellettualista
s. m. e f. [der. di intellettuale] (pl. m. -i). – 1. Chi professa l’intellettualismo, come concezione filosofica. 2. Chi rivela, nel proprio pensiero, nelle proprie creazioni letterarie [...] o artistiche, una preminenza di valori intellettuali a scapito di quelli estetici, affettivi e fantastici. Anche come agg., caratterizzato da intellettualismo: le correnti i. nell’artemoderna; teatro intellettualista. ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio [...] di Menandro; le c. di Plauto, di Terenzio), sia alla produzione moderna (le c. di Goldoni, le c. di Molière). Con particolare 18°) sia al dramma (propria del sec. 19°), forma d’arte drammatica pressoché unica, in cui il fine lieto non è più ...
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arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; [...] senso estens., e con partic. riguardo alla guerra moderna: a. strategiche, quelle che per caratteristiche e potenzialità prime a. (o fare le prime a.), essere all’inizio di un’arte, di una professione o d’altro, e perciò ancora inesperto (in partic ...
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medioevo
medioèvo (o 'mèdio èvo'; anche 'èvo mèdio'; frequente l’uso con iniziale maiuscola, Medioèvo) s. m., solo al sing. – Nelle periodizzazioni e classificazioni storiografiche, il periodo storico [...] la civiltà che di questo periodo storico fu l’espressione: l’arte, la pittura, la letteratura del medioevo. Con riferimento ad altre contrasto con le esigenze o l’evoluzione della vita moderna (anche se la storiografia più aggiornata ha superato ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] cioè l’edificio dove ha sede un istituto scolastico: una s. moderna, soleggiata, spaziosa; una s. all’aperto; le s. del raccolgono nel Limbo intorno a Omero). Parlando di opere d’arte, spec. figurative, la parola include spesso un giudizio riduttivo: ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] riferimento all’ottavo cerchio dell’inferno). 4. estens. a. In arte, lo sfondo, cioè lo spazio d’un quadro o d’un regione di spazio dove è definita una grandezza fisica; nella fisica moderna, è la grandezza funzione del punto (per es., la temperatura ...
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verticalismo
s. m. [der. di verticale]. – Nel linguaggio della critica d’arte, soprattutto in riferimento all’architettura, la tendenza compositiva che si basa sulla ricerca dello sviluppo verticale [...] delle forme: ne sono esempî caratteristici l’arte gotica, spec. fuori d’Italia, e certe correnti dell’architettura moderna nelle quali gli elementi verticali delle strutture o delle membrature architettoniche prevalgono nell’insieme della ...
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standardizzare
standardiżżare v. tr. [der. di standard; ingl. (to) standardize]. – 1. Conformare a uno standard, a un tipo o modello considerato normale e generalmente valido: s. i requisiti edilizî, [...] s. la società, la vita, l’uomo; s. la cultura, l’arte. ◆ Part. pass. standardiżżato, anche come agg.: prodotti standardizzati; lavoro standardizzato originalità: arte standardizzata; idee standardizzate; l’uomo standardizzato della società moderna; la ...
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Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (Mart) Polo museale del Trentino, fondato nel 1987 come ente autonomo della Provincia autonoma di Trento con sede nel Palazzo delle Albere (Trento), ampliato nel 2002 con le sedi di...
Museo di arte moderna e contemporanea fondato da S.R. Guggenheim (1861-1949) e gestito dall'omonima fondazione. La sede storica è a New York, nell'edificio progettato (1943-59) da F.L. Wright; nel tempo si sono aggiunte altre sedi: Peggy Guggenheim...