mirto
s. m. [lat. scient. Myrtus, nome di genere, dal lat. class. myrtus, gr. μύρτος]. – 1. Genere di piante mirtacee comprendente un centinaio di specie originarie delle regioni calde del Vecchio e [...] nella macchia mediterranea e coltivato nei giardini, alto 2 o 3 m, con foglie opposte, ovate, quasi sessili, e fiori ascellari a petali bianchi, profumati, bacche a contorno vario, grosse come un pisello, di colore blu-nerastro o, in una varietà ...
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incappucciamento2
incappucciaménto2 s. m. [der. di cappuccio1]. – In fitopatologia, malattia dei trifogli (spec. di quello pratense) dovuta a un’infezione batterica; è caratterizzata dal fogliame denso, [...] minuto, arricciato, con macchie nere, e dai numerosi germogli ascellari brevi e affastellati, per cui la pianta acquista aspetto cespuglioso simile a quello che ha il cavolo cappuccio a vegetazione inoltrata. ...
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cachi2
cachi2 (o kaki) s. m. [voce di origine giapp.]. – 1. Albero della famiglia ebenacee (lat. scient. Diospyros kaki), alto fino a 8 m, con fiori ascellari, solitarî, persistenti, a corolla gialliccia, [...] e frutto costituito da una bacca, grossa come una mela, gialla o rossa, con polpa molle, succosa, dolce se maturo. Originario del Giappone e della Cina settentr., è coltivato anche in Europa per i frutti ...
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blastomania
blastomanìa s. f. [comp. di blasto- e -mania]. – In botanica, produzione anomala di numerose gemme vegetative, ascellari o avventizie, in una ristretta zona di un asse caulinare; può dare [...] origine a un’alterazione dello sviluppo dei vegetali (cladomania) ...
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cascara sagrada
càscara sagrada locuz. usata come s. f. [espressione spagn., propr. «corteccia santa»]. – Nome di un arbusto o piccolo albero della famiglia ramnacee (Rhamnus purshiana), alto da 3 a [...] 6 m, con fiori piccoli bianchi in ombrelle ascellari, frutto a drupa, nerastro; cresce nell’America Settentrionale occid., dal Canada alla California, e vive bene anche in Italia. La corteccia del fusto e dei rami, contenente principî attivi quali l’ ...
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mesua
mèsua s. f. [lat. scient. Mesua, dal nome del medico arabo-siro Yūḥannā ibn Māsawaih, noto nella letteratura ital. del primo Rinascimento come Mesuè il Vecchio]. – Genere di piante guttifere con [...] poche specie delle Indie Orient. e di Giava: sono alberi o arbusti con foglie lanceolate, coriacee e fiori solitarî, ascellari, piuttosto grandi. Una sua specie, Mesua ferrea, spontanea in India, è spesso coltivata (spec. presso i templi buddisti ...
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adenite
s. f. [der. del gr. ἀ δήν -ένος «ghiandola», col suff. medico -ite]. – 1. Infiammazione, acuta o cronica, di una ghiandola, e più specificatamente di una linfoghiandola (per cui è sinon. di linfadenite), [...] ; determina l’ingrossamento e l’indurimento della ghiandola affetta, ben appariscente nelle principali stazioni superficiali (cervicali, ascellari, inguinali, ecc.), più o meno riconoscibile nelle stazioni interne o profonde. 2. In veterinaria, a ...
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astragalo
astràgalo s. m. [dal lat. astragălus, gr. ἀστράγαλος]. – 1. a. In anatomia, osso breve del tarso, di forma irregolarmente cuboidea, che si articola con la tibia e il perone, il calcagno e lo [...] scient. Astragalus), che comprende numerosissime specie, asiatiche la maggior parte, con fiori in racemi o in capolini o in fascetti ascellari, legume con più semi e diviso per il lungo in due logge; la specie Astragalus boeticus, erba della regione ...
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prolificazione
prolificazióne s. f. [der. di prolificare]. – 1. L’opera del prolificare, il moltiplicarsi degli esseri viventi mediante la generazione sessuale o asessuale; il dare origine a una progenie. [...] 2. In botanica, formazione di gemme ascellari in sedi anomale, che si verifica tipicamente nei fiori, per es. all’ascella di antofilli (p. ascellare) o in corrispondenza dell’asse fiorale (p. assiale); da queste gemme si possono sviluppare nuovi ...
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amaranto1
amaranto1 s. m. [dal lat. amarantus, gr. ἀμάραντος, propr. «che non appassisce», comp. di ἀ- priv. e tema di μαραίνω «appassire»]. – 1. In botanica, genere di piante (lat. scient. Amarantus), [...] , con una cinquantina di specie, quasi tutte annuali: hanno fiori in piccole infiorescenze, raggruppate in spighe o pannocchie ascellari o terminali, erette o pendenti. In Italia sono diffuse 15 specie: alcune si coltivano nei giardini per le foglie ...
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Lesione a carattere irritativo della cute, localizzata alle pieghe (specie quelle ascellari, sottomammarie, inguinali), soprattutto in soggetti obesi, prodotta dallo sfregamento di superfici cutanee e dalla sudorazione locale che macera la pelle.
Famiglia di piante Dicotiledoni, ordine Rosali (➔ Rosacee), caratterizzata da fiori piccoli, riuniti in infiorescenze ascellari, pentameri o tetrameri, con petali piccoli o mancanti e pistillo di 2-5 carpelli; il frutto è secco o a drupa, con...