ascetismo
s. m. [der. di asceta]. – Il complesso delle pratiche esteriori (rinunce, penitenze, mortificazioni, ecc.), dell’atteggiamento spirituale e anche delle dottrine, miranti al raggiungimento di [...] una purificazione rituale e spirituale e alla conquista della perfezione religiosa in un assoluto distacco dal mondo; per estens., vita austera, di rinuncia ...
Leggi Tutto
asceticoascètico agg. [dal lat. tardo ascetĭcus, gr. ἀσκητικός «attivo», «ascetico», der. di ἀσκητής: v. asceta] (pl. m. -ci). – Che ha carattere di ascetismo, che è proprio degli asceti: fare vita [...] con il sign. di religioso, mistico, nelle espressioni scritti a., opere a., letteratura a., scrittori a. (con quest’ultima accezione, anche sost.: gli a. del Duecento). ◆ Avv. asceticaménte, secondo i precetti dell’ascetismo; in modo austero: vivere ...
Leggi Tutto
meditare
v. tr. e intr. [dal lat. meditari, frequent. di mederi «curare», raccostato nel sign. al gr. μελετάω «curarsi di qualche cosa; riflettere, meditare»] (io mèdito, ecc.; come intr., aus. avere). [...] parole che invitano a m.; in partic., raccogliersi nella meditazione, con riferimento al sign. che questa parola ha nell’ascetismo. b. Più genericam., fermare il pensiero su qualsiasi problema che impegni l’intelletto: m. sul significato profondo di ...
Leggi Tutto
iniziare
v. tr. e intr. [dal lat. initiare, dapprima «iniziare ai misteri religiosi», poi «cominciare», der. di initium «inizio»] (io inìzio, ecc.). – 1. a. tr. Dare inizio, compiere i primi atti di [...] studio di una disciplina, all’esercizio di un’arte difficile, e sim.: i. a un gioco; i. all’uso della droga; i. all’ascetismo; i. all’arte, a un’arte, al gusto della buona musica; i. ai piaceri della buona cucina; e in senso più ampio: il Gravina ...
Leggi Tutto
ascetaascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita [...] di penitenza e di rinuncia o comunque austera: un giovane studioso dal viso d’a.; condurre vita da asceta. ...
Leggi Tutto
giainismo
(o jainismo) s. m. [der. del sanscr. janī «dottrina dei jaina», cioè dei «seguaci del jina» (termine che significa propr. «vincitore», ed era l’appellativo di ciascuno dei ventiquattro maestri [...] , detto Mahāvīra (il «grande eroe»); tuttora seguita in varie zone dell’India, è caratterizzata da un rigoroso ascetismo, considerato come il mezzo principale per raggiungere la salvezza, e dall’affermazione della non violenza nei riguardi di tutte ...
Leggi Tutto
giainistico
giainìstico (o jainìstico) agg. (pl. m. -ci). – Relativo al giainismo, proprio dei giainisti: i testi sacri g.; l’ascetismo g.; gli ideali giainistici. ...
Leggi Tutto
culdeo
culdèo (o colidèo) s. m. [dall’ ingl. culdee, comp. dell’ant. irland. céle «compagno, servo» e Dé genitivo di Dia «Dio»]. – Appartenente a una comunità religiosa cristiana, diffusa in Irlanda, [...] Scozia e Galles nei secoli 7°-9°, dedita a una vita di operoso ascetismo (secondo la regola «vegliare, pregare, leggere, lavorare»). ...
Leggi Tutto
neomanicheo
neomanichèo agg. e s. m. [comp. di neo- e manicheo]. – Nella moderna storiografia, detto di eretici medievali del sec. 11° e 12°, che furono chiamati manichei dai contemporanei, perché le [...] loro dottrine imponevano un esasperato ascetismo (rinuncia al matrimonio, astensione da cibi animali, ecc.), prospettando, sul piano teorico, una contrapposizione tra Dio e Satana, spirito e carne, tale da far pensare a un dualismo di tipo manicheo. ...
Leggi Tutto
sublimazione
sublimazióne s. f. [dal lat. tardo e mediev. sublimatio -onis]. – 1. a. L’azione, il fatto di sublimare, di rendere o di essere reso sublime: s. di un affetto, di un sentimento; ne’ pubblici [...] infortuni ... si vede sempre un aumento, una s. di virtù (Manzoni); tendere alla s. spirituale per mezzo dell’ascetismo e della contemplazione. b. In psicanalisi, termine introdotto da S. Freud (ted. Sublimierung) per indicare la trasformazione di ...
Leggi Tutto
Termine inizialmente legato alla concezione cristiana ma poi usato nella storia delle religioni per indicare un fenomeno presente in diverse aree e culture: quel modo di vita e quel complesso di pratiche rituali che tendono a rendere possibile...
Mistico (Strasburgo 1307 - ivi 1382). Banchiere, fu attratto all'ascetismo e alla mistica dalla predicazione di Taulero. Si accostò allora agli Amici di Dio, il gruppo mistico-ascetico di cui facevano parte Enrico Suso, Enrico di Nördlingen...