facchino
s. m. [dal lat. mediev. alfachinus, fachinus, der. dell’arabo faqīh, in origine «giureconsulto, teologo, dottore, sacerdote musulmano», spesso con la funzione di «sovrintendente, controllore, [...] . 2. Granchio della famiglia dei dromidi (Dromia vulgaris), così chiamato per l’abitudine di portare sul dorso, tenendole ferme con le due paia di zampe posteriori, ascidie, spugne e altro per nascondersi. ◆ Accr. facchinóne; pegg. facchinàccio. ...
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larvacei
larvàcei s. m. pl. [lat. scient. Larvacea, der. del lat. scient. larva «larva» nel sign. zoologico]. – In zoologia, classe di tunicati, così detti per la loro somiglianza con le larve di ascidie, [...] e considerati forme larvali divenute sessualmente mature per neotenia: hanno un corpo minuscolo (non più lungo di pochi millimetri) protetto da una sorta di nicchio, entro cui si muove di continuo la coda, ...
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vanadio
vanàdio s. m. [lat. scient. Vanadium, dal nome antico nordico della dea della bellezza, Vanadīs, identificata poi con la dea Freia]. – Elemento chimico di simbolo V, peso atomico 50,94, numero [...] che lo trattano, alterazioni subacute o croniche a carico dei sistemi respiratorio e gastroenterico; costituisce tuttavia il gruppo prostetico di un pigmento (emovanadina) delle cellule del sangue delle ascidie, cellule perciò dette vanadociti. ...
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cenobio
cenòbio s. m. [dal lat. tardo coenobium, gr. κοινόβιον, comp. di κοινός «comune» e βίος «vita»]. – 1. Luogo dove più monaci fanno vita comune, sottoposti alla medesima regola; monastero. 2. Nel [...] di forma determinata e con numero di cellule costante nelle singole specie. b. In zoologia, aggruppamento coloniale delle ascidie composte, costituito da gruppi di ascidiozoi riuniti intorno a un’unica apertura cloacale, immersi nella tunica comune ...
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autotomia
autotomìa s. f. [comp. di auto-1 e -tomia]. – In biologia, fenomeno che presentano alcuni animali, consistente nell’amputazione spontanea di alcune parti del corpo, che vengono in seguito rigenerate [...] (per es., l’espulsione spontanea dei visceri di alcune oloturie e ascidie, la perdita di antenne, zampe e appendici boccali nei crostacei, negli insetti, ecc.). ...
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sferolite
(o sferulite) s. f. [der. del lat. tardo sphaerŭla, dim. di sphaera «sfera», col suff. -ite]. – 1. Nome generico di aggregati rotondeggianti di uno o più minerali, che si trovano inclusi in [...] raggiata (sferocristalli) oppure da minuti granuli (granosferiti). 2. In zoologia, concrezione minerale della tunica di certe ascidie, talvolta a struttura raggiata, trasparente o rifrangente, che contiene prodotti di escrezione (acido urico). ...
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Animali marini detti così da Linneo (Systema Nat., II, 1, 1767) per la forma del corpo a guisa di sacco con due prolungamenti tubulari, più o meno lunghi, detti sifoni (fig. 1). Troviamo cenno di una ascidia semplice, sotto il nome di Tethyum...
Tunicati Subphylum di Cordati, Celomati Epineuri, chiamati anche Urocordati. Marini, comprendono circa 2000 specie dai più svariati aspetti, in prevalenza bentoniche litorali, ma anche di grande profondità, in parte pelagiche e tipiche costituenti...