puntuale
puntüale agg. [der. di punto2, in varî sign.]. – 1. Che arriva all’ora stabilita, alla data fissata, senza ritardare: essere p.; arrivare p. a un appuntamento, al lavoro; vieni a prendermi alle [...] : valore p. della densità di un corpo eterogeneo; velocità p. di un fluido in movimento, ecc. 5. In linguistica, di aspettoverbale che esprime l’azione (detta azione momentanea) in un momento del suo sviluppo, nel suo inizio o nel suo compimento; si ...
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preverbazione
preverbazióne s. f. [der. di preverbo]. – Procedimento morfologico consistente nel premettere un preverbo a un verbo, particolarmente importante in quelle lingue nelle quali si accompagna [...] a modificazioni dell’aspettoverbale (per es., le lingue slave). ...
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momentaneo
momentàneo agg. [dal lat. tardo momentaneus, der. di momentum «momento»]. – 1. Che dura un solo momento o, in genere, brevissimo tempo: avere uno smarrimento m.; essere colto da un m. malessere; [...] una m. illusione; sorrise alla moglie e al suo pessimismo momentaneo (S. Nievo). 2. In linguistica: a. Nell’aspettoverbale, azione m., l’azione concepita come concentrata in un punto del tempo (per es., morì), contrapposta all’azione durativa o ...
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quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente [...] ’ho pagato q. mille euro; ha q. trent’anni ormai; è q. un’ora che aspetto; è già q. sera; è q. finito; so q. tutto; sono q. uguali; b. Seguito o preceduto da un verbo o da una locuz. verbale, equivale spesso a «mancava, mancò poco che»: q. cadeva; m ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] o sintattico). Fig., porre l’a. su una questione, su un aspetto di un problema, metterli in particolare rilievo, richiamare su di essi l’attenzione più raramente, in forme della coniugazione verbale, su sillabe antecedenti (fàbbricano, lìberatene). ...
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rivoluzionarismo
s. m. [der. di rivoluzionario]. – Tendenza e azione intesa a trasformare con una rivoluzione uno stato, le sue strutture politiche, economiche e sociali: il r. russo del primo Novecento. [...] Con intonazione polemica, spreg. o ironica, per sottolineare l’aspetto velleitario di facili concezioni e atteggiamenti rivoluzionarî: il r. verbale di certi gruppi massimalisti. ...
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verbalitaverbalità s. f. [der. di verbale1]. – Aspetto, carattere, sistema verbale, e anche forza, capacità espressiva: la v. di uno scrittore, di un attore. ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] a una donna, a un ragazzo, abusarne sessualmente. Sotto l’aspetto più propriam. giuridico: v. fisica, quando si attua come travolse ogni resistenza; fu un combattimento (e fig. uno scontro verbale) di estrema v.; la v. di un’invettiva, di una ...
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scorgere
scòrgere v. tr. [lat. *excŏrrigĕre «guidare, accompagnare»; il sign. 1 attraverso l’idea di «accompagnare con l’occhio»] (io scòrgo, tu scòrgi, ecc.; pass. rem. scòrsi, scorgésti, ecc.; part. [...] s. bene i contorni; io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso (Dante); Qui scorsi Greggi erranti e tuguri (Manzoni); fig., Monti). ◆ Part. pass. scòrto, ant. e poet. con valore verbale, guidato: Essi scorti da me vinser l’incanto (T. Tasso); ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] a un modo. In certo m., in certo qual m., sotto un certo aspetto, guardando le cose da un determinato punto di vista, a un dipresso, e sim linguistica, categoria fondamentale della flessione verbale nelle lingue indoeuropee, che originariamente ...
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ASPETTO VERBALE
L’aspetto è una caratteristica del verbo che fornisce alcune informazioni supplementari sull’azione descritta: la sua durata; se si è conclusa, si sta svolgendo o si sta per svolgere; se è stata portata a compimento; in che...
Modo in cui è concepito lo sviluppo dell’azione indicata da un verbo; si parla quindi di a. imperfettivo o perfettivo. In molte lingue è una categoria autonoma; in alcune coesiste con la categoria del tempo.
Le lingue indoeuropee mostrano...