astrattezzaastrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento. ...
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filosofo
1. MAPPA Si chiama FILOSOFO chi si dedica abitualmente alla filosofia, cioè allo studio di quei problemi che sono oggetto dell’attività del pensiero; questa attività intellettuale ha lo scopo [...] casi, invece, nell’uso corrente e con significato figurato, viene chiamato filosofo chi si esprime o ragiona con un’astrattezza e un rigore eccessivi (non facciamo i filosofi, limitiamoci a risolvere il problema), 3. oppure anche chi sopporta le ...
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scultura
1. MAPPA La SCULTURA è l’arte e la tecnica di raffigurare qualcosa in modo plastico, solido, rappresentando anche la dimensione della profondità, per mezzo di pietra, legno o altro materiale [...] in forme molto semplici per arrivare a una rappresentazione dei soggetti molto fedele ed elaborata, e giungere, infine, all’astrattezza dell’arte contemporanea (la s. preistorica; la s. greca, romana; la s. medievale, barocca, neoclassica; la s ...
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letterato1
letterato1 (ant. litterato) s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. litteratus, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Chi si dedica attivamente allo studio della letteratura e svolge abitualmente o professionalmente [...] da molta originalità o da finezza di senso estetico; anche, iron., di persona che vive fuori della realtà, nell’astrattezza degli studî: bizzarrie, stranezze di letterati o da letterato. 2. Anticam., persona istruita: noi e gli altri uomini idioti ...
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tavolino
s. m. [dim. di tavola, tavolo]. – 1. Mobile costituito da un tavolo di piccole dimensioni, adibito a usi diversi: i t. all’aperto di un caffè; t. da tè; t. da lavoro, soprattutto per lavori [...] ; e con valore spreg. o limitativo, nelle locuz. agg. o avv. da tavolino, a tavolino, per sottolineare l’eccessiva astrattezza e teoricità, la non considerazione delle situazioni oggettive, reali e concrete: uno stratega, un politico da t.; fare la ...
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ideologismo
s. m. [der. di ideologico]. – Esito di un modo di affrontare e giustificare situazioni e problemi – soprattutto in campo politico e sociale – secondo schemi proprî di un sistema ideologico, [...] con astrattezza e senza dirette possibilità di verifica. ...
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metafisicheria
metafiṡicherìa s. f. [der. di metafisico], spreg. – Argomentazione astrusa, di eccessiva e sterile sottigliezza e astrattezza; anche, creazione artistica estremamente cerebrale: quelle [...] m. mi facevano gola, e aguzzavano in me l’appetito di nuove letture (F. De Sanctis) ...
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astruseria
astruṡerìa s. f. [der. di astruso]. – Sottigliezza e astrattezza eccessiva: a. di un discorso; più com., dottrina o concetto di difficile intendimento: versi che toccarono l’ultimo limite [...] delle a. romantiche (F. Martini) ...
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astruso
astruṡo agg. [dal lat. abstrusus, part. pass. di abstrudĕre «spinger via, nascondere»]. – 1. Difficile a intendersi per troppa sottigliezza o astrattezza: linguaggio a.; ragionamenti, concetti [...] a.; materia, dottrina, teoria astrusa. 2. ant. Recondito, nascosto: si fermerà in ogni canto più a. a mirarlo tutto (Segneri). ◆ Avv. astruṡaménte, in modo astruso: parlare, ragionare astrusamente ...
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filosofo
filòṡofo s. m. (f. -a) [dal lat. philoṡŏphus, gr. ϕιλόσοϕος; v. filosofia]. – 1. Chi professa la filosofia; chi si dedica cioè abitualmente allo studio dei problemi che formano oggetto dell’attività [...] com. e fam., fare il f., assumere atteggiamenti da filosofo, darsi aria di saccente, o esprimersi e ragionare con eccessiva astrattezza; in questo senso è frequente anche il femm. (che nel sign. proprio è raro o scherz.): via, non fare la filosofa ...
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Filosofo inglese (Londra 1561 - ivi 1626). All'astrattezza del metodo sillogistico-deduttivo della scienza aristotelica, B. - che sottolinea le finalità pratiche del sapere - contrappone il metodo induttivo fondato sull'esperienza (Novum Organum,...
positivismo
Corrente di pensiero affermatasi in Europa nella seconda metà del 19° sec., la quale, contro l’astrattezza e la sterilità della metafisica, riteneva che il solo sapere reale fosse quello delle scienze (fisica, astronomia), e che...