intollerante
agg. [dal lat. intolĕrans -antis, comp. di in-2 e part. pres. di tolerare «tollerare»]. – Che non sa e non è capace di tollerare, insofferente, impaziente: ha un carattere i. e bisbetico; [...] e di politica: sei troppo i. e con te non si può discutere; un moralista, un bigotto, un integralista, un ateo i.; anche sostantivato: con gli i. ogni dialogo è impossibile. ◆ Avv. intolleranteménte, non com., con intolleranza: è intollerantemente ...
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senzadio
senzadìo s. m. e f. [comp. di senza e dio2], invar. – Chi non crede in Dio, ateo; per estens. (anche polemicamente), chi non ha nessun timore di Dio, persona senza alcuna religione e senza senso [...] morale: è un s.!; questi s. privi di ogni scrupolo e pietà ...
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anticrocifisso
(anti crocifisso, anticrocifissi), agg. Contrario all’esposizione dell’immagine del crocifisso nei luoghi pubblici. ◆ Il sindaco [di Varallo] conclude con una frase ad effetto che probabilmente [...] seggi elettorali per le prossime elezioni regionali. A chiederlo è Luigi Tosti, giudice di Camerino, ma residente a Rimini, ateo e noto per la sua crociata anticrocifissi. (Repubblica, 19 febbraio 2005, p. 26, Cronaca) • I giudici della Consulta, nel ...
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teopolitica
(teo-politica), s. f. L’intreccio tra istanze religiose e politiche. ◆ Siamo nell’era della «teopolitica». Propongo questo neologismo per definire la tendenza a fondere, o a confondere, religione [...] portò nel mondo la teocrazia, e in Italia l’ideologia neoguelfa. E che nel secolo scorso nutrì le forme veramente ateo-devote della teopolitica: un nichilismo decisionista che tutto riduce a brutali o raffinati rapporti di potere, e che addirittura ...
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notorio
notòrio agg. [dal lat. tardo notorius «che rende noto», der. di notus, part. pass. di noscĕre «conoscere» e agg. (v. noto1)]. – Riferito a fatto, situazione o condizione, pubblicamente noto, [...] acquistato una n. reputazione di donnaiolo; anche, ma poco com., riferito alla persona (sull’esempio del fr. notoire): era un ateo n., un n. misoneista; in funzione di predicato, con valore neutro: è n. che la ditta è ormai in situazione fallimentare ...
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credere
crédere v. intr. e tr. [lat. crēdĕre]. – 1. intr. (aus. avere) e tr. Ritenere vera una cosa, avere la persuasione che una cosa sia tale quale appare in sé stessa o quale ci è detta da altri, [...] , nella sua esistenza (e quindi anche, in genere, avere fede nella divina provvidenza; al contr., non c. in Dio, essere ateo, e in senso più ampio, nell’uso com., essere senza fede, senza religione); c. nel paradiso, nell’inferno, nella resurrezione ...
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Filosofo greco (sec. 4º-3º a. C.). Il soprannome di "ateo" (gr. ἄϑεος) gli derivò dalla sua polemica antireligiosa, per cui egli negava addirittura l'esistenza di ogni divinità, sicché fu espulso da Atene. Seguace di Aristippo, promosse, nella...
ateo devoto
àteo devòto locuz. agg. e sost. m. (f. atea devota). – Chi, pur professandosi ateo o agnostico, non solo è attento ai problemi di una società di credenti, ma ne condivide e promuove gli interessi, soprattutto sul piano politico,...