contrattualizzazione
s. f. Atto e effetto del sottoporre a contratto un rapporto di lavoro. ◆ «gli interventi legislativi [...] appaiono gravemente contraddittori con i principi ispiratori della riforma [...] in tema di contrattualizzazione e privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico» [Franco Bassanini, ministro della Funzione Pubblica, intervistato da Mario Reggio]. (Repubblica, 3 dicembre 2000, p. 41, Economia) • La Juventus, dopo la sentenza di ...
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scorrettezza
scorrettézza s. f. [der. di scorretto]. – 1. a. Il fatto d’essere scorretto, di presentare errori, inesattezze, imprecisioni: s. di un compito, di una traduzione. b. Con sign. concr., errore, [...] : s. di vita, di modi; tutti hanno notato la s. del tuo modo d’agire; il pubblico era irritato dalla s. della squadra ospite. b. Con sign. concr., atto, discorso, comportamento scorretto: aver rifiutato l’invito è stata una grave s. da parte sua; ha ...
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turbamento
turbaménto s. m. [dal lat. turbamentum]. – 1. In senso attivo, l’atto, il fatto di turbare la normale situazione o il normale svolgimento di qualche cosa; t. della pace, della quiete, dell’ordine [...] pubblico, della disciplina; t. di un comizio, di una funzione religiosa, di un funerale, ecc., come figure di reato. 2. Con sign. intr. o passivo, il turbarsi dell’animo o della mente; stato di alterazione psichica provocato da fatti emotivi: vidi ...
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scortese
scortéṡe agg. [der. di cortese, col pref. s- (nel sign. 1)]. – Di persona che ha modi sgarbati e villani, che si comporta in maniera contraria alla buona educazione e alla cortesia: un impiegato, [...] e s.; cerca di non essere s. con gli ospiti. Di atto che dimostra mancanza di gentilezza e di rispetto per gli altri: di cortesia: rispondere scortesemente a una domanda, a un interlocutore; impiegati che trattano scortesemente il pubblico. ...
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scortesia
scorteṡìa s. f. [der. di scortese]. – 1. L’essere scortese; l’usare modi sgarbati e villani: impiegati che trattano il pubblico con s.; non sopporto la sua scortesia. 2. Con sign. concr., atto, [...] comportamento scortese: è stata una vera s. non invitare tuo fratello; le due cognate non vanno d’accordo, e si fanno continuamente delle scortesie ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare [...] -guardie del presidente della Repubblica, denominazione ufficiale dei corazzieri. c. Nel linguaggio com., per antonomasia, l’agente di Pubblica Sicurezza (oggi della Polizia di Stato), e anche il vigile urbano: sono arrivate le g. e l’hanno arrestato ...
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previdenza
previdènza s. f. [dal lat. tardo praevidentia, der. di praevĭdens -entis «previdente»]. – 1. Qualità di chi è previdente, di chi, presagendo le necessità future, prende per tempo le misure [...] particolari circostanze: è un uomo di rara p.; il suo è stato un atto di p.; in quella situazione hai mancato di previdenza; la p. non è tipo): Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente pubblico cui è affidata la gestione dell’assicurazione ...
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quadro2
quadro2 s. m. [lat. quadrum «figura quadrata», neutro sostantivato dell’agg. quadrus (v. la voce prec.); il sign. 6 a è modellato sul fr. cadre, mentre il 6 b ricalca in alcune locuzioni il russo [...] , ecc.), ciascuna delle parti in cui si può dividere un atto o un tempo, in riferimento al luogo e allo scenario, o (e anche dei parlamentari e degli amministratori di enti pubblici): il liberalismo sabaudo aveva almeno il merito di offrire ...
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fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura [...] . 2. Nel linguaggio giur., misura restrittiva della libertà personale, disposta con carattere provvisorio e urgente dal pubblico ministero o dalla polizia giudiziaria; in partic., f. giudiziario, provvedimento, soggetto a convalida da parte del ...
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ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici [...] comprendente come parte essenziale un sistema ottico, atto a dar luogo a determinati fenomeni ottici 3. s. m. (f. -a) a. Chi confeziona, prepara e vende al pubblico occhiali e lenti. b. Con sign. più generico, chi gestisce un negozio di strumenti ...
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Nel processo civile, l’atto pubblico va annoverato tra le prove legali, per quel che riguarda l’estrinseco, ovvero per tutte le attività avvenute alla presenza del pubblico ufficiale, incluso l’avvenuto rilascio di dichiarazioni, non per l’intrinseco,...
L’atto pubblico è il documento redatto, con le richieste formalità, da un notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato ad attribuirgli pubblica fede nel luogo dove l’atto è formato (artt. 2699-2701 c.c.). Nel nostro ordinamento numerosi...