cadere
cadére v. intr. [lat. cadĕre, con mutamento di coniugazione] (pass. rem. caddi, cadésti, ecc.; fut. cadrò, ecc.; condiz. cadrèi, ecc.; nell’uso ant. e letter., si ha in alcune forme il tema cagg-: [...] perdono naturalmente o per malattia, ecc.: gli son caduti già tutti i capelli; anche sostantivato: al cader delle foglie, in autunno. d. Rovinare, crollare: è caduto il tetto, il soffitto, un’impalcatura, un albero. Fig., di regime, dinastia, governo ...
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voltolino
s. m. [der. di voltolare]. – Piccolo uccello gruiforme della famiglia rallidi (Porzana porzana), di colore bruno oliva, con macchie nerastre, che nidifica nell’Eurasia settentr., migra verso [...] il sud in autunno, ed è comune in Italia nelle paludi. ...
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addietro
addiètro avv. [comp. di a e dietro]. – 1. In un luogo alle spalle della persona o della cosa di cui si parla o a cui s’allude: cinque passi a.; andare, venire, tornare a.; dare a., indietreggiare, [...] conta o di cui si parla: otto giorni a.; anche con funzione di agg.: vestiti d’un secolo a.; Pensa i bei giorni d’un autunno a. (Gozzano); giorni a., anni a., alcuni giorni o anni fa; come locuz. avv., per l’a., nel passato. 3. Locuzioni fig.: essere ...
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pomifero
pomìfero agg. [dal lat. pomĭfer -ĕri, comp. di pomum «pomo» e -fer «-fero»], letter. – Che produce frutti, fruttifero (in senso proprio): albero p.; per estens., detto anche di terreno fertile [...] di frutti: da’ biondi campi, da le pomifere Colline (Carducci); e della stagione (per lo più quella autunnale) in cui i frutti maturano: Al p. autunno, al freddo verno (L. Alamanni). In araldica, attributo del melo fruttifero di smalto diverso. ...
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rinunciare
(o, meno com., rinunziare) v. intr. e tr. [dal lat. renuntiare (comp. di re- e nuntiare «annunciare»)] (io rinùncio, o rinùnzio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Cedere di propria volontà [...] prepotente; disus., con valore estens. o fig., e con uso assol., nel sign. di desistere, smettere, cessare: in quell’autunno piovve per cinque giorni e cinque notti: non rinunciò mai (Panzini). Nel linguaggio ascetico, r. ai beni, ai piaceri mondani ...
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Gieffe
s. m. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Gf, «Grande fratello», titolo di un programma televisivo le cui trasmissioni hanno avuto inizio nell’autunno del 2000. ◆ [tit.] [...] Filippo [Nardi] «tradisce» il Gieffe per [Piero] Chiambretti (Giornale, 27 ottobre 2001, p. 32, Album Spettacoli) • l’attesa angosciante per la sorte degli ostaggi italiani […] rischia di rendere più fatua ...
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partito-guida
(partito guida), loc. s.le m. Partito politico che determina l’orientamento di una coalizione, distribuendo e controllando il potere, in termini di seggi e incarichi. ◆ La strategia elettorale [...] che vuol cambiare? (Rina Gagliardi, Liberazione, 2 febbraio 2005, p. 1, Prima pagina) • «Sentirete che sinfonia d’autunno». Andrea Ronchi, strettissimo collaboratore di Gianfranco Fini, ha appena illustrato le iniziative che An promuoverà a ottobre e ...
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gobbo elettronico
loc. s.le m. Schermo elettronico, installato accanto all’obiettivo di una telecamera, sul quale viene fatto scorrere il testo che deve essere letto da un oratore, da un cantante o dal [...] aiutandosi con il gobbo elettronico e attacca: «Non ci siamo, onorevole [Silvio] Berlusconi. Oggi siamo noi a dirlo, in autunno sarà una larga parte degli italiani». (Monica Guerzoni, Corriere della sera, 21 giugno 2008, p. 5, Primo piano).
Composto ...
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polisensorialita
polisensorialità s. f. inv. Ricerca di esperienze capaci di coinvolgere la molteplicità dei sensi. ◆ Ma chi ha le antenne ha già capito che la parola chiave per i giovanissimi del 2000 [...] ’universo sensoriale ruota intorno al cibo e il cibo diventa fonte di ispirazione per creare i colori della collezione autunno/inverno 2005-2006 firmata Diego Della Palma: (Repubblica, 3 ottobre 2005, p. 30) • Nella società postmoderna e neobarocca c ...
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nespola
nèspola s. f. [lat. mespĭlum (che è dal gr. μέσπιλον), con passaggio di m- a n-, che si ha anche in nappa dal lat. mappa, dovuto (come per nibbio) a un fenomeno di dissimilazione, ma documentato [...] , del nespolo comune, simile a una piccola mela, di color bruno, contenente cinque nòccioli piatti (i semi); si coglie in autunno, ancora acerbo, e viene fatto successivamente maturare finché la polpa diventa tenera e dolce: col tempo e con la paglia ...
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La terza delle quattro stagioni dell’anno (➔ stagione).
Febbre d’a. Malattia frequente in Giappone, rara in Europa, causata da una spirocheta (Leptospira autumnalis).
autunno
autunno [Der. del lat. autumnus] [ASF] [GFS] La terza delle quattro stagioni dell'anno, tra l'estate e l'inverno. L'a. astronomico va nell'emisfero boreale dall'equinozio di a. (23 settembre) al solstizio d'inverno (21 dicembre) e...