viviparita
viviparità s. f. [der. di viviparo]. – 1. In zoologia, tipo di riproduzione in cui, a differenza della oviparità e della ovoviviparità, l’embrione non si sviluppa all’interno di un uovo che [...] usato talvolta come sinon. di ovoviviparità). 2. In botanica, modalità di riproduzione propria delle piante vivipare; falsa v., la moltiplicazione vegetativa per mezzo di gemme avventizie, bulbilli, ecc. quando questi sono ancora sulla pianta madre. ...
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neoformazione
neoformazióne s. f. [comp. di neo- e formazione; nel sign. 1, ricalca il ted. Neubildung]. – Formazione recente; ha sign. specifici negli usi seguenti: 1. In linguistica, per indicare derivati [...] , formazione ex novo di un organo morfologicamente diverso da quello dal quale si origina: per es., le radici avventizie che si formano dal culmo delle graminacee. 4. In fitopatologia, tessuto iperplastico (tumore, tubercolo, nodosità) originato per ...
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blastomania
blastomanìa s. f. [comp. di blasto- e -mania]. – In botanica, produzione anomala di numerose gemme vegetative, ascellari o avventizie, in una ristretta zona di un asse caulinare; può dare [...] origine a un’alterazione dello sviluppo dei vegetali (cladomania) ...
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barba1
barba1 s. f. [lat. barba]. – 1. a. L’insieme dei peli che coprono le guance e il mento dell’uomo: b. lunga, corta; b. folta, rada; b. bianca, bionda, rossa, nera; b. a punta o a pizzo, a spazzola; [...] radice principale; per estens., il complesso delle ultime, esilissime ramificazioni di una radice, o il complesso delle radici avventizie delle barbatelle. Anche, radice in genere: mettere le b., le radici (spesso fig., di idee, di istituzioni, di ...
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rampicante
agg. [part. pres. di rampicare]. – 1. In botanica, pianta r. (anche s. f., una r., e nell’uso corrente s. m., un r.), pianta, detta anche liana, con limitata capacità di mantenersi in posizione [...] o il pisello) o mediante organi idonei, come i cirri della vite, i cirri-ventose della vite americana, le radici avventizie caulinari dell’edera, gli aculei delle rose rampicanti o dei rovi, i rametti laterali uncinati, ecc. 2. In zoologia, riferito ...
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omorrizia
omorriżìa (o omoriżìa) s. f. [comp. di omo- e gr. ῥίζα «radice»]. – In botanica, presenza, in una pianta, di radici avventizie di origine caulinare, come si osserva nelle pteridofite e nelle [...] monocotiledoni ...
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dischidia
dischìdia s. f. [lat. scient. Dischidia, der. del gr. δισχιδής «diviso in due», con riferimento ai due tipi di foglie]. – Genere di piante asclepiadacee, epifite, con un centinaio di specie [...] , caratterizzate dal possedere, accanto a foglie normali, altre foggiate a tasca (ascidio), entro le quali si sviluppano radici avventizie, atte ad assorbire non solo l’acqua piovana che vi si raccoglie, ma anche sostanze nutritive prodotte dall ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee [...] sono piante annue, con una radice primaria che si sviluppa direttamente dall’embrione durante la germinazione e con radici avventizie, che vengono emesse dai primi nodi del culmo presso la superficie del suolo; l’infiorescenza terminale è una spiga ...
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Nome dato alle proliferazioni dovute allo sviluppo di gemme avventizie all'ascella dei fiori o delle foglie di copertura delle infiorescenze. Da tali gemme possono svilupparsi nuovi fiori (ecblastesi fioripare) o germogli di foglie (ecblastesi...
Così è stato chiamato da A. Braun il fenomeno teratologico per cui si producono contemporaneamente da un punto dell'asse più gemme vegetative (ascellari od anche avventizie), talvolta così numerose da formare un glomerulo più o meno voluminoso....