saltare
v. intr. e tr. [lat. saltare, intens. di salire «saltare» (supino saltum)]. – 1. intr. a. (aus. avere) Con riferimento a persona, staccarsi di slancio da terra, rimanendo per un attimo sospeso [...] ad animali, con sign. analoghi ai precedenti (e analogo uso dell’ausiliare: essere per salti singoli e con compl. o avverbî di luogo, avere per movimenti continuati o per il salto sportivo): c’era uno scoiattolo che saltava sul prato; il gatto ...
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tornare
v. intr. e tr. [lat. tornare «lavorare al tornio, far girare sul tornio», der. di tornus «tornio»] (io tórno, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Avviarsi, essere diretti al luogo da cui si era partiti [...] col treno. Riferito ad animali e veicoli: è tornato a casa il cane?; la macchina di servizio non è ancora tornata. Con avverbî: t. dentro, su, giù, indietro, ecc. (torniamo dentro, che fa freddo; salgo un momento a cambiarmi e torno giù subito; è già ...
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raddoppiamento
raddoppiaménto s. m. [der. di raddoppiare]. – 1. L’atto, il fatto, e l’effetto del raddoppiare, del raddoppiarsi: r. degli sforzi; r. della posta del gioco; in pochi anni si ha il r. del [...] blu notte 〈blu nnòtte〉, a me pare 〈a mmé ppàre〉, tre case 〈tré kkàse〉); inoltre quando la prima parola è formata dagli avverbî o pronomi o congiunzioni o preposizioni contra, dove, qualche, sopra (per es., qualche sera 〈ku̯àlke sséra〉; nel tosc. e in ...
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credere
crédere v. intr. e tr. [lat. crēdĕre]. – 1. intr. (aus. avere) e tr. Ritenere vera una cosa, avere la persuasione che una cosa sia tale quale appare in sé stessa o quale ci è detta da altri, [...] non credeva a una guerra imminente; non credo alla sua colpevolezza. 4. Con uso tr. o intr. (e spesso accompagnato da avverbî), stimare giusto, utile, opportuno: ho creduto bene di non rispondere; fa’ come credi meglio; ho sempre fatto quello che ho ...
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-eggiare
[lat. volg. -idiare, gr. -ίζειν]. – Suffisso derivativo di verbi tratti da nomi (amoreggiare, corteggiare, favoleggiare, guerreggiare, lampeggiare, occhieggiare, sceneggiare, schiaffeggiare, [...] signoreggiare), da aggettivi (amareggiare, biancheggiare, folleggiare, largheggiare, scarseggiare, vaneggiare), più raramente da avverbî (indietreggiare). Ha una variante di tradizione dotta, -izzare, di cui però condivide raramente il valore, ...
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qua2
qua2 avv. [lat. eccu(m) hac] (radd. sint.). – 1. In questo luogo. Indica in genere luogo vicino a chi parla (ma con minore determinatezza dell’avv. qui, con cui ha peraltro molti usi in comune), [...] .: è un vanitoso, non fa che dire io qua io là; impreca di continuo: accidenti qua, accidenti là. 2. Unito a preposizioni e avverbî: qua intorno, qua su (v. quassù), qua giù (v. quaggiù), qua sopra, qua sotto, qua dietro, qua oltre, ecc. Con uso più ...
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quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, [...] il numero o la grandezza (per es., «intervenire in massa a un raduno», «somministrare un medicinale a piccole dosi»); aggettivi, avverbî di q. (come molto o poco, tanto e quanto, più o meno, troppo). d. In linguistica, q. vocalica, la durata ...
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misura
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e [...] è, rispetto a questa, inferiore, superiore, ecc.; risponde alla domanda quanto? o di quanto?, ed è in genere costituito da avverbî di quantità e da espressioni quantitative. Per es.: «è molto più giovane di me»; «questa stoffa costa tre volte più ...
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riuscire
(pop. riescire) v. intr. [comp. di ri- e uscire] (coniug. come uscire: io rïèsco, tu rïèsci, ecc.; aus. essere). – 1. Uscire di nuovo: è entrato in casa di corsa, e ne è riuscito quasi subito; [...] esito, concludersi: cominciò a cucire e a aspettare quello a che il fatto dovesse riuscire (Boccaccio); più spesso, specificato da avverbî, aggettivi o altre espressioni che indicano se l’esito sia o no rispondente alle intenzioni, se lo scopo sia o ...
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AVVERBI
L’avverbio è una parte invariabile del discorso, la cui funzione è determinare il significato di un verbo (dorme saporitamente), un aggettivo (molto buono) o un altro avverbio (troppo duramente).
A seconda della funzione che svolgono,...
Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione come classe di parole, in quanto...