quivi
avv. [lat. tardo eccu(m) ĭbī], letter. – Ivi, nel luogo di cui si parla o che si è già nominato o a cui comunque si accenna: Così sen va, e q. m’abbandona Lo dolce padre (Dante); Q. egli avendo [...] più proprio di lì, là: quantunque quivi così muoiono i lavoratori come qui fanno i contadini (Boccaccio). Accompagnato da altri avverbî, spec. nella lingua ant.: q. entro, q. vicino, q. su, q. oltre, q. medesimo, ecc. Con valore temporale, allora, in ...
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impressionare
v. tr. [der. di impressione] (io impressióno, ecc.). – 1. Propr., produrre, comunicare un’impressione. In senso fisico, si dice soprattutto dell’azione fotochimica esercitata dai raggi [...] al mio racconto; è una bambina che s’impressiona facilmente. b. Con sign. più generico, e determinato dagli avverbî bene, male, favorevolmente, sfavorevolmente, fare buona o cattiva impressione, suscitare in altri una disposizione e un giudizio di ...
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lessicale
agg. [der. di lessico]. – Del lessico, che concerne il lessico (come complesso di vocaboli e locuzioni che costituiscono una lingua): unità l., ogni singolo elemento di un lessico (detto anche, [...] impropria di quegli elementi lessicali, detti anche parole piene (come i sostantivi, gli aggettivi, i verbi, gli avverbî) che hanno un proprio contenuto semantico autonomo, indipendente entro certi limiti dalla frase in cui si realizzano, in ...
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che1
che1 〈ké〉 cong. [lat. quia, quod e altre cong.] (radd. sint.). – 1. Come cong. subordinativa, introduce: a) prop. dichiarative, cioè soggettive o oggettive: è possibile che io ritardi; so che accetterai; [...] più che non ti spettasse; è andata meno male che non si temesse). 4. Si unisce molto spesso con avverbî, preposizioni e altre parole per formare congiunzioni composte (perché, cosicché, ancorché, finché, ecc.) o locuz. congiuntive (sempre che, a ...
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organizzare
organiżżare v. tr. [der. di organo; cfr. lat. mediev. organizare «conformare»]. – 1. In biologia: a. Determinare la formazione degli organi degli esseri viventi e il loro differenziamento [...] propria organizzazione, anche con finalità delittuose: la malavita o.; delinquenza o.; crimine organizzato. c. Determinato da avverbî, per indicare la presenza o mancanza di organizzazione, di coordinamento, di ordine anche spirituale: un esercito ...
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improprio
impròprio (ant. e pop. impròpio) agg. [dal lat. improprius]. – 1. a. Non proprio, riferito soprattutto a parole, locuzioni e sim. adoperate in un senso o in un modo diverso da quello che hanno [...] preposizione; per es., i participî presenti durante e mediante, il participio passato eccetto, gli aggettivi lungo, salvo, gli avverbî prima, sopra, ecc. 3. In matematica: a. Frazione i., frazione nella quale il numeratore è maggiore del denominatore ...
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verso2
vèrso2 (tronc. poet. vèr o vèr’) prep. [lat. vĕrsus o vĕrsum]. – Si unisce direttamente al sostantivo o pronome (v. il monte, v. tutti), ma ha per lo più dopo di sé la prep. di davanti a pronome [...] v. il nemico; avanzava minaccioso v. di lui; E ripigliato alquanto di vigore, Verso il pagano andò con gran furore (Pulci). Con avverbî di luogo: v. qua, v. là; v. dove siete diretti? In usi fig., per indicare l’approssimarsi a un termine temporale ...
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poi
pòi (tronc. po’ 〈pò〉) avv. [lat. pŏst «dopo»]. – 1. a. Dopo, nel tempo che segue, in un tempo successivo: ci penseremo poi; voleva rifiutare l’offerta, ma poi ci ha ripensato; bisogna agire subito, [...] mi richiamò; anche con valore aggettivale, con sign. analogo a «seguente»: il dì poi, l’anno poi. Talora i due avverbî si uniscono pleonasticamente: per ora facciamo così, poi dopo si vedrà; intanto entro io, poi dopo entrerete voi; meno pleonastiche ...
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elisione
eliṡióne s. f. [dal lat. elisio -onis (der. di elidĕre), che nei grammatici tardi traduce il gr. ἔκϑλιψις]. – L’atto, il fatto di elidere, di essere eliso. In partic., fenomeno linguistico consistente [...] . agl’altri, oggi solo agli altri). È anche frequente in alcune congiunzioni (che, se) e in alcuni aggettivi, pronomi, avverbî, preposizioni: anch’egli, quest’opera, s’intende, quand’ecco, senz’altro, d’ufficio. Non è obbligatoria in senso assoluto ...
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vestire
v. tr. [lat. vĕstīre, der. di vestis «veste»] (io vèsto, ecc.). – 1. a. Mettere le vesti indosso (ad altri): v. il bambino, v. i ragazzi con gli abiti della festa; v. la bambola; nell’uso letter., [...] la livrea; v. la toga, assumere o esercitare l’avvocatura, la funzione di magistrato. d. Come intr., e determinato da avverbî o complementi, essere vestito in un determinato modo: vestiva di nero, vestiva a lutto; più spesso, indica il modo abituale ...
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AVVERBI
L’avverbio è una parte invariabile del discorso, la cui funzione è determinare il significato di un verbo (dorme saporitamente), un aggettivo (molto buono) o un altro avverbio (troppo duramente).
A seconda della funzione che svolgono,...
Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione come classe di parole, in quanto...