olofrastico
olofràstico agg. [comp. di olo- e gr. ϕραστικός «dichiarativo, esplicativo», der. di ϕράζω «dichiarare»] (pl. m. -ci). – In linguistica, di parola il cui significato, nell’uso, equivale a [...] dall’espressione di concetti complessi tramite un solo vocabolo (in partic. quello dei bambini nelle prime fasi dell’apprendimento della lingua). ◆ Avv. olofrasticaménte, con valore olofrastico: alcuni avverbî sono spesso usati olofrasticamente. ...
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molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] ., maggiore di m., ecc.); m. più, m. meno; m. più bello, più ricco (o m. meno bello, meno ricco); oggi sto m. meglio. Con avverbî e locuz. avv.: m. prima, m. dopo, m. avanti, m. indietro; càpiti m. a proposito; mi alzo m. di buon’ora. Premesso ad agg ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, [...] a, dirigere l’attività del pensiero: p. a qualcuno, a qualcosa; con diverse sfumature affettive che possono essere determinate da avverbî, da complementi, o che sono implicite nel contesto: p. a una persona con affetto, desiderio, rimpianto; p. a una ...
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subordinare
v. tr. [dal lat. mediev. subordinare, comp. di sub- e ordinare «ordinare»] (io subórdino, ecc.). – Far dipendere una cosa da un’altra, metterla su un piano inferiore o di stretta dipendenza [...] , che ha la funzione di istituire un rapporto di subordinazione o dipendenza sintattica (cfr. subordinativo): congiunzioni, pronomi o avverbî relativi subordinanti. ◆ Part. pass. subordinato, frequente anche come agg. e s. m., anche con sign. e usi ...
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subordinazione
subordinazióne s. f. [dal lat. mediev. subordinatio -onis]. – 1. a. La condizione oggettiva di chi dipende da altre persone gerarchicamente superiori per grado e per autorità; in senso [...] istituire con procedimenti sintattici differenti: la dipendente può essere introdotta da congiunzioni subordinative, oppure da pronomi o avverbî relativi subordinanti; inoltre i modi e i tempi del verbo della dipendente sono regolati in funzione di ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni [...] rispondermi in quella maniera. In molti casi è sinon. di modo, senza sostanziale differenza: complemento di modo o m. (v. modo); avverbî di modo o m. (v. avverbio e modo); c’è modo e m. (più com. c’è modo e modo) di far le cose; in (o per) nessuna ...
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da
prep. [lat. de ab] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate dal, dallo, dalla, dai (da’), dagli, dalle. Seguìta da parola con consonante scempia iniziale, [...] a venti chilometri dal confine, essere diverso dagli altri, ecc. Con questo stesso sign., si unisce ad aggettivi e avverbî per formare locuz. varie: lontano dal (credere, volere, ecc.), contrariamente e diversamente da ..., ecc. e. Talora indica ...
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-unque
-ùnque [lat. ŭnquam «mai», che si sostituisce al classico -cumque di quicumque, ubicumque, ecc.]. – Terminazione di pronomi, aggettivi e avverbî indefiniti, cui conferisce l’idea di «qualsiasi»: [...] chiunque, qualunque, dovunque, comunque ...
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ivi
avv. [lat. ĭbi], letter. – In quel luogo, lì: Erano ignudi e stimolati molto Da mosconi e da vespe ch’eran ivi (Dante). Talvolta in unione con altri avverbî: ivi presso, ivi entro (ant. iv’entro, [...] ivéntro): Ma lo spirto ch’iv’ entro si nasconde, Non cura né di tua né d’altrui forza (Petrarca). È di uso com. nelle citazioni e in riferimenti bibliografici (cfr. ibidem), per rinviare a un passo già ...
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enclisi
èncliṡi (o encliṡìa) s. f. [dal lat. tardo enclĭsis, gr. ἔγκλισις, der. di ἐγκλίνω «inclinare, appoggiarsi»]. – Fenomeno per cui una parola, priva di accento proprio, si appoggia a quella precedente [...] .
Grammatica. – In italiano sono enclitiche le particelle pronominali atone mi, ti, si, ci, vi, lo, la, ne, ecc., e gli avverbî ci, vi, che si uniscono all’esclamazione ecco (èccomi, èccolo, èccoci, ecc.) e ad alcune forme verbali, oggi solo l ...
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AVVERBI
L’avverbio è una parte invariabile del discorso, la cui funzione è determinare il significato di un verbo (dorme saporitamente), un aggettivo (molto buono) o un altro avverbio (troppo duramente).
A seconda della funzione che svolgono,...
Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione come classe di parole, in quanto...