come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] . 5. Come s. m., il come, il modo, la maniera, il mezzo: lo farei, ma non so il come; spec. in unione con altri avverbî sostantivati: Ma quella ond’io aspetto il come e ’l quando Del dire e del tacer, si sta (Dante); chi domanda il nome dell’ospite ...
Leggi Tutto
pronunciabile
pronunciàbile (o pronunziàbile) agg. [der. di pronunciare (o pronunziare)]. – Di suono o parola che si può pronunciare senza difficoltà; di solito in frasi negative o modificato da avverbî: [...] fonema non p., facilmente, difficilmente p., e sim. Anche, di parole che, per ragioni morali o di decenza, si ritiene sconveniente ripetere. Nel linguaggio giur., di sentenza e sim., che può essere emessa: ...
Leggi Tutto
dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] voi, utilizzare, parlando con qualcuno, un determinato allocutivo e le forme verbali corrispondenti. Con prep. composte o avverbî: d. addosso a qualcuno, corrergli contro, combatterlo, biasimarlo; d. contro a qualcuno, contraddirlo; dar giù (meno com ...
Leggi Tutto
porre
pórre (ant. pónere) v. tr. [lat. pōnĕre] (io póngo, tu póni, egli póne, noi poniamo [ant. pogn(i)amo], voi ponéte, essi póngono; pass. rem. pósi, ponésti, póse [ant. puòse], ponémmo, ponéste, pósero [...] sostituito da mettere: p. una domanda, rivolgerla; p. un quesito, proporlo alla soluzione; p. una questione, impostarla (con avverbî o complementi che specifichino il modo: p. esattamente una questione, p. la questione nei suoi giusti termini; la ...
Leggi Tutto
proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa [...] coordinanti (e, né, o, ma, ecc.), o subordinate, se unite alla reggente da pronomi, aggettivi o avverbî relativi, o da congiunzioni subordinanti. Le proposizioni subordinate vengono classificate secondo varî criterî, in parte grammaticali (per es ...
Leggi Tutto
categorematico
categoremàtico agg. [der. di categorema] (pl. m. -ci). – Nella logica formale, di termine che di per sé (cioè preso isolatamente) significa qualcosa (un individuo, una proprietà, una relazione, [...] sincategorematico, che non ha di per sé un significato suo proprio ma lo acquista solo in unione ad altri termini (categorematici); appartengono al primo gruppo sostantivi, verbi, aggettivi, al secondo pronomi, avverbî, preposizioni, congiunzioni. ...
Leggi Tutto
portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, [...] il 3 e porto l’1, ecc. i. ant. Importare, recare giovamento: o frate, l’andar su che porta? (Dante). 4. Con avverbî: p. avanti, far avanzare, far progredire, svolgere: p. avanti un’azione, un’iniziativa, un discorso; p. (o tirare) in lungo, protrarre ...
Leggi Tutto
coralmente1
coralménte1 (o coraleménte) avv. [der. di corale1, col suff. -mente degli avverbî], ant. – Col cuore, dal profondo del cuore: E perché piangi tu sì coralmente, Che fai di te pietà venire [...] altrui? (Dante); Di me parlavi sì coralemente, Che tutte le tue rime avìe ricolte (G. Cavalcanti) ...
Leggi Tutto
meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] m.), un aggettivo (a quest’ora le strade sono m. affollate; l’aria si è fatta m. fredda), o un altro avverbio (da qualche tempo ci vediamo m. spesso; dovresti vestirti m. vistosamente), dei quali modifica il sign. con una funzione riduttiva rispetto ...
Leggi Tutto
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), [...] vede un palmo più là del suo naso; e più spesso con la prep. in: fatti più in là! 2. Accoppiato con preposizioni e avverbî: verso là, là intorno, là su (v. lassù), là giù (v. laggiù), là sopra, là sotto, là dietro, là oltre, ecc. (v. anche laddove ...
Leggi Tutto
AVVERBI
L’avverbio è una parte invariabile del discorso, la cui funzione è determinare il significato di un verbo (dorme saporitamente), un aggettivo (molto buono) o un altro avverbio (troppo duramente).
A seconda della funzione che svolgono,...
Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione come classe di parole, in quanto...