si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in [...] «Sì»; «Ci rivediamo stasera?» «Sì, dopo cena», spesso ripetuto: «Mi prometti di farlo?» «Sì, sì»; o accompagnato da altri avverbî con funzione rafforzativa: sì davvero; certamente sì; sì senz’altro; sì certo, certo sì, certo che sì (per la locuz. ant ...
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operare
(ant. o poet. oprare; ant. ovrare) v. intr. e tr. [lat. operari «lavorare, essere attivo», der. di opus opĕris «opera, lavoro»] (io òpero, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. a. Agire: [...] militari, svolgere azioni belliche, tattiche, o strategiche: il battaglione opererà sotto gli ordini del maggiore. b. Specificato da avverbî o da compl. di modo, comportarsi, agire in una determinata maniera, soprattutto dal punto di vista morale: o ...
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funzionale1
funzionale1 agg. [der. di funzione, sul modello del fr. fonctionnel]. – 1. a. Relativo a una funzione, inerente alle funzioni esercitate da una persona: competenza f.; privilegi f.; qualifiche [...] parole f., elementi f. del lessico, le parole, altrimenti dette grammaticali (articoli, preposizioni, congiunzioni e alcuni avverbî), che non hanno un significato proprio, come le parole lessicali, ma svolgono nella frase una funzione grammaticale o ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] giudizio, cominciare ad averne; e per estens., metter superbia, assumere tale atteggiamento. 7. In unione con avverbî: mettersi qualcuno contro, farselo nemico (diverso da mettersi contro qualcuno, opporglisi, prendere atteggiamento ostile, polemico ...
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prossimo
pròssimo agg. e s. m. [dal lat. proxĭmus, superl. di prope «vicino»]. – 1. Molto vicino (nello spazio), che si trova a brevissima distanza: l’albergo è p. alla stazione; siamo p. alla meta; [...] .; dar noia al prossimo. ◆ Nell’uso com., essendo poco sentito il valore originario di superlativo, l’agg. può essere modificato da avverbî di quantità: siamo assai p. alla meta; in un futuro molto p., e sim. Non è raro anche il comparativo: alla più ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] un agg.: s. fermo, s. immobile (con senso più ampio: non sta fermo un minuto, di bambino irrequieto, di persona agitata, ecc.); o da avverbî di luogo: state lì e non vi movete!; sta’ dove sei; io sto qui e non me ne vado neanche se mi cacciano con la ...
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dubitativo
agg. [dal lat. tardo dubitativus, der. di dubitare «dubitare»]. – Che esprime dubbio: parlare, rispondere in modo d.; assolvere con formula d., per insufficienza di prove. In grammatica, particelle, [...] avverbî, locuzioni d., che esprimono dubbio, incertezza (ma, forse, probabilmente, può darsi e sim.). In sintassi, proposizioni d., le proposizioni interrogative indirette che sono introdotte dalla cong. se (per es.: «non so se potrò venire», «guarda ...
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correlativo
agg. [dal lat. mediev. correlativus, comp. di con- e relativus «relativo»]. – 1. Che è in correlazione, che ha relazione reciproca, detto di due o più cose di cui una richiede e rende necessaria [...] l’uno non è senza l’altro (F. De Sanctis). 2. In grammatica, sono così qualificati gli aggettivi, pronomi, avverbî, congiunzioni che si richiamano a vicenda e introducono proposizioni o membri di proposizione coordinati: tale ... quale, chi ... chi ...
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ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] la notizia più recente, la barzelletta più nuova. 5. Come s. m. con valore neutro, in varie locuz. aventi funzione di avverbî temporali: in ultimo, sull’ultimo, negli ultimi tempi, verso la fine (in ultimo si ravvide; sull’ultimo si convinse ad agire ...
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a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale [...] giusto Greco ch’ingiustamente fu accusato di impietà a l’ingrato popolo ateniese (T. Tasso). 6. Si unisce comunem. ad avverbî che esprimono posizione o prossimità, per formare prep. composte (o locuz. prepositive): sopra e sotto a, davanti e dietro a ...
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AVVERBI
L’avverbio è una parte invariabile del discorso, la cui funzione è determinare il significato di un verbo (dorme saporitamente), un aggettivo (molto buono) o un altro avverbio (troppo duramente).
A seconda della funzione che svolgono,...
Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione come classe di parole, in quanto...