mal
(e mal-). – Forma tronca di male s. m. e avv., e di malo agg., usata (oltre che come voce autonoma: mal di mare; porta mal chiusa; a mal partito) come primo elemento di parole composte, nel suo valore [...] di avverbio per la formazione di aggettivi (malconcio, maldisposto, malnato, ecc.) o di aggettivo per la formazione di sostantivi (malaffare, malaugurio, malgoverno, ecc.); oppure, in un gruppo di aggettivi (malaccorto, malagevole, malfido, malsicuro ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] prova di resistenza, che fronteggia bene una prova particolarmente impegnativa. Nell’uso com., con sign. analogo, con l’aggiunta di un avverbio: tenere duro. c. Fare presa: l’ancora tiene bene, o non ha tenuto, nel linguaggio marin., fa buona presa o ...
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prezzo
prèzzo s. m. [lat. prĕtium]. – 1. a. L’equivalente in unità monetarie di un bene o di un oggetto, di un servizio o di una prestazione; più in partic., si parla di p. relativo, per riferirsi al [...] il complemento che esprime il prezzo di acquisto o di vendita di qualche cosa: nell’uso sintattico ital., si esprime con un avverbio o con un complemento introdotto dalla prep. a o per: costa poco, molto; costa caro; vendere (comperare) a caro p., a ...
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qualificare
v. tr. [dal lat. mediev. qualificare, comp. del lat. qualis «quale» e -ficare; nelle accezioni sport., ricalca il fr. qualifier (e se qualifier) e l’ingl. to qualify] (io qualìfico, tu qualìfichi, [...] con un aggettivo, con un attributo (v. qualificativo), e, meno com., q. un verbo, o un’azione, con un avverbio di modo. b. estens. Caratterizzare, costituire una qualità specifica, un elemento significativo e sostanziale: il linguaggio è la facoltà ...
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poi
pòi (tronc. po’ 〈pò〉) avv. [lat. pŏst «dopo»]. – 1. a. Dopo, nel tempo che segue, in un tempo successivo: ci penseremo poi; voleva rifiutare l’offerta, ma poi ci ha ripensato; bisogna agire subito, [...] mi richiamò; anche con valore aggettivale, con sign. analogo a «seguente»: il dì poi, l’anno poi. Talora i due avverbî si uniscono pleonasticamente: per ora facciamo così, poi dopo si vedrà; intanto entro io, poi dopo entrerete voi; meno pleonastiche ...
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male2
male2 s. m. [lat. malum «male fisico o morale», rifatto secondo male avv.]. – In senso ampio, il contrario del bene, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico [...] dello sclerozio, mal vinato, e così via). 4. Locuz. particolari (in alcune delle quali il sostantivo tende a confondersi con l’avverbio): dir m. di uno, parlarne male, sottoporlo a critica più o meno meritata (ha detto m. di Garibaldi, frase scherz ...
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maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche [...] , usato in genere per rafforzare il sign. di un verbo, di un aggettivo o di un altro avverbio, conferendo loro valore rafforzativo e iperbolico: studiare, lavorare, gridare maledettamente; un autobus maledettamente pieno; mi fa maledettamente ...
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mane
s. f. [lat. mane «di mattina, al mattino», avverbio (propr. caso locativo) dall’agg. manis «buono»; cfr., per il passaggio semantico, le espressioni di buon mattino, di buon’ora], letter. – Mattina: [...] questa m.; è usato quasi esclusivam. nelle locuz. da m. a sera, per tutto il giorno, continuamente, far m., albeggiare, fare giorno, e nei composti stamane, dimane (per i più com. stamani, dimani o domani). ...
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negativa
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. negativo; il sign. 2 ricalca l’ingl. negative e il fr. négative]. – 1. a. L’atto del negare, soprattutto nelle locuz. mettersi, stare, tenersi, mantenersi [...] mere asserzioni o negative di fatti particolari (Beccaria); anche opposizione, disapprovazione; in grammatica, particella negativa (o avverbio negativo), negazione: la negativa «non». 2. In fotografia, negativa (o anche negativo s. m.), la pellicola ...
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Parte invariabile del discorso che determina il verbo, l’aggettivo o un altro avverbio. A seconda della funzione, gli a. italiani si distinguono in:
a. qualificativi (bene, male, volentieri, velocemente ecc.);
a. di luogo (qui, là, dove, fuori...
Parte del discorso che determina il verbo, non solo, ma, contrariamente alla sua etimologia e alle definizioni unilaterali degli antichi, anche l'aggettivo e, in certi casi, un complemento: ama soprattutto la lettura, lettura soprattutto piacevole,...