intermittente
s. m. e f. Lavoratore con contratto a tempo determinato, al quale si richiedono prestazioni lavorative a intervalli più o meno regolari. ◆ [tit.] Gli intermittenti francesi arrivano a Genova [...] Sono gli intermittenti dello spettacolo francesi che con quest’azione hanno aperto in grande stile la loro campagna europea ’Irlanda alla Finlandia, si è costituita una rete del precariato sociale. (Andrea Fumagalli, Manifesto, 12 gennaio 2005, p. 6 ...
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marciume
s. m. [der. di marcio]. – 1. a. La parte marcia di qualche cosa: levare, buttar via il m. di una mela; o, in genere, il guasto, la muffa che si produce nei muri, nel legno, ecc., soprattutto [...] Guignardia bidwellii), che si seccano annerendo e, se il tempo è umido, marciscono. 2. fig. Corruzione, depravazione, in senso morale; insieme di persone corrotte: un’azione moralizzatrice intesa a spazzar via il m. dalla vita sociale e politica. ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, [...] , negazione, limitazione; sostanza, causalità, azione reciproca; possibilità, esistenza, necessità). Successivamente di 1a, di 2a categoria. Nell’uso corrente, anche classe sociale, o più genericamente gruppo di persone che hanno qualcosa in comune: ...
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livellatore
livellatóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di livellare3]. – 1. Chi o che livella, cioè compie operazioni di livellamento (meno com. di livellazione) di un terreno. Con riferimento al sign. [...] , chi aspira a una uguaglianza assoluta, all’abolizione di ogni distinzione sociale e si adopera per ottenerla; più spesso, con funzione attributiva o predicativa, di ente, azione o condizione che tenda o riesca a collocare sullo stesso piano persone ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, [...] . della società, dei costumi; t. di un ente culturale in società per azioni; la t. del carattere, del modo di pensare, e sim. 2. Usi di una società, per volontà propria, di un diverso tipo sociale in modo da rimanere la stessa conservando i diritti e ...
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compensazione
compensazióne s. f. [dal lat. compensatio -onis]. – In generale, l’atto di compensare, di ristabilire un equilibrio; ogni operazione che serva in qualche modo a bilanciare una differenza, [...] dei materiali trasportati e le pendenze superiori che danno luogo ad azione di erosione. b. Corrente di c., corrente marina o fluviale psichica che si manifestano nei rapporti con l’ambiente sociale e a stabilire una condizione di equilibrio. Si ...
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Kulturkampf
〈kultùurkampf〉 s. m., ted. (propr. «lotta per la civiltà»). – Il conflitto tra Stato e Chiesa cattolica scatenatosi in Germania subito dopo la proclamazione dell’Impero nel 1871, e protrattosi [...] lo Stato a ogni influenza politica e culturale della Chiesa e del clero. Per estens., viene così indicata talvolta nel linguaggio politico un’azione organizzata di opposizione all’invadenza della Chiesa nella vita civile e sociale di un paese. ...
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margine
màrgine s. m. (ant. f.) [lat. margo -gĭnis, m. e f.]. – 1. a. La parte estrema ai due lati, o tutto intorno, di una superficie qualsiasi: i m. della vallata, della foresta, di un lago; arrivare [...] (Alvaro); vivere ai m. della società, o della vita sociale, detto soprattutto di individui o gruppi che campano di espedienti, Nel linguaggio politico, sindacale, e sim., possibilità di azione, di movimento, di attuazione, probabilità di riuscita: ci ...
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funzionalismo
s. m. [der. di funzionale1]. – In genere, tendenza a dare importanza alla funzione più che alla struttura di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità, [...] ’oggetto di studio il momento della prestazione o dell’azione ai caratteri formali, costruttivi e strutturali. In partic.: il dato costante e la struttura quello variabile in un insieme sociale e culturale). 2. In architettura, tendenza, propria del ...
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ignobile
ignòbile agg. [dal lat. ignobĭlis, in origine «sconosciuto; non distinto; comune», comp. di in-2 e gnobĭlis, forma ant. di nobĭlis «nobile»]. – 1. letter. Che non è nobile di nascita; di bassa [...] condizione sociale: provenire da i. famiglia; quindi volgare, comune: si sdegna ferir l’ignobil plebe (Ariosto). Nell’ordinamento feudale, bassezza d’animo e di sentimenti: è un essere i.; azione, linguaggio, contegno i.; proposte i.; un i. baratto. ...
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Azione sociale
Raymond Boudon
Introduzione
Eliminiamo innanzi tutto un possibile equivoco: non useremo qui l'espressione 'azione sociale' nel senso politico, che oggi spesso gli viene dato, di mezzo per affrontare certi problemi, come la...
Nel suo significato più generale – come attività od operazione posta in essere da un determinato soggetto – l’a. corrisponde al fare (ποιεῖν) aristotelico, che il filosofo greco contrappone al subire, ossia a tutte quelle modificazioni che il...