giuraddio
giuraddìo interiez. [da giuro a Dio]. – Formula esclamativa che esprime risentimento, irritazione, o accompagna un’affermazione decisa: g. che me la pagherà; questa volta, g., non mi sfugge!; [...] farai più niuna (Boccaccio); e come s. m.: manifestava la sua ira con molti giuraddio (o giuraddii). Si altera spesso per eufemismo in giuraddìa, giurraddina, giurammìo, o giurabbacco, giuraddiana (in cui si sostituisce Bacco e Diana al nome di Dio). ...
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ongarese
ongarése agg. e s. m. e f. – Variante ant. di ungherese: l’ongarese Bottiglia a cui di verde edera Bacco Concedette corona (Parini), il vino tokai. ...
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dono
dóno s. m. [lat. dōnum] (pl. dóni, ant. le dónora). – 1. a. L’atto del donare: fare un d.; dare una cosa in d., donarla (il contr., ricevere in dono). b. Più spesso, la cosa donata: dare, offrire [...] dono Serbar nelle miserie altero nome (Foscolo), qui con il sign. di privilegio; i d. di Lieo (cioè di Bacco), poet., il vino. In teologia: i d. dello Spirito Santo, gli abiti soprannaturali infusi (Sapienza, Intelletto, Scienza, Consiglio, Fortezza ...
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fuggire
v. intr. e tr. [lat. fugĕre (della medesima radice del gr. ϕυγή «fuga», ϕεύγω «fuggire»), con mutamento di coniugazione] (pres. indic. fuggo, fuggi, fugge, fuggiamo, fuggite, fùggono; pres. cong. [...] più richiamar non vale (Metastasio); mi è fuggito di mente ciò che dovevo fare (più com. sfuggire, o uscire); prov., quando Bacco trionfa il pensier fugge. Anche, venire meno: diventò smorto come se la vita fosse fuggita dal suo volto; le fuggì l ...
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bassarico
bassàrico agg. [dal lat. bassarĭcus, gr. βασσαρικός] (pl. m. -ci), letter. – Bacchico, di Bacco, delle baccanti: rapita ... alla furia b. (D’Annunzio). ...
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komos
kòmos s. m. [traslitt. del gr. κῶμος] (pl. kòmoi, gr. κῶμοι; poco usato l’adattam. ital. còmo, pl. còmi). – Il giro festoso che nell’antica Grecia i giovani compivano per la città dopo un simposio, [...] canti e suoni di flauti; dal sec. 6° a. C., messo in relazione con Dioniso, entrò a far parte delle feste dionisiache, in cui rappresentava il tiaso di Bacco. Il kòmos fu uno degli elementi originarî della commedia, che da esso appunto prese il nome. ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per [...] estens., che è caratterizzato da uno stato di esaltazione, di ebbrezza spirituale o fisica, per allusione al carattere orgiastico del rito bacchico: furore, delirio d.; ebbi un’ora di vita veramente d. ...
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dionisie
dionìṡie s. f. pl. [dal gr. (τὰ) Διονύσια, lat. Dionysia]. – Antiche feste in onore di Diòniso (o Bacco), che si celebravano in tutto il mondo greco, e soprattutto nell’Attica, con processioni, [...] rappresentazioni drammatiche e gare ditirambiche ...
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affe
affé interiez. [da a fé per a fede], ant. o scherz. – Propr., sulla fede, per la fede, in locuzioni quali affé di Dio (anche in grafia unita, affediddio, affeddiddio), affé di Bacco, affé mia o [...] affemmìa, pronunciate come energica affermazione, equivalenti a «in verità, per davvero». Anche senza complemento: affé, che gliela faccio pagar cara!; non mi gabbate affé (T. Tasso) ...
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evoe
evoè interiez. [dal lat. euoe, e più com. euhoe, gr. εὐοῖ]. – Esclamazione di giubilo delle baccanti in onore di Dioniso, che ebbe perciò l’appellativo di Evio: Viva Bacco, il nostro re, Evoè evoè [...] (Redi); v. anche euhoè ...
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(gr. Βάκχος, lat. Bacchus) Nome del Dio del vino dai Greci più spesso chiamato Dioniso (➔); è incerto se sia di origine greca. A Roma è identificato con Liber; nell’arte romana conserva il tipo e gli attributi del Dioniso greco, con il tirso,...
Ditirambo (1685), in versi polimetri, dello scienziato e scrittore F. Redi (1626-1698), elogio - che si immagina pronunciato dallo stesso Bacco - del vino in genere e di quelli toscani in particolare. Nato come scherzo anacreontico, si accrebbe...