suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] di Chopin; s. il Concerto in re maggiore di Beethoven; ti suonerò la «Follia» di Corelli; per metonimia: s. Bach, Paganini (cioè musica di Bach, di Paganini); spesso per indicare non l’atto ma la capacità o la consuetudine: suona già con scioltezza ...
Leggi Tutto
suonare
1. MAPPA SUONARE (con riferimento soprattutto a strumenti musicali, a campane, campanelli e altri dispositivi) significa produrre dei suoni (un pianoforte che suona meravigliosamente; appena [...] ; l’orchestra suonava una sinfonia; s. il Concerto in re maggiore di Beethoven; ti suonerò la «Follia» di Corelli; s. Bach, Paganini). 3. MAPPA Quando il verbo è riferito ad alcuni dispositivi di allarme, come campane, trombe militari ecc., significa ...
Leggi Tutto
passione
passióne s. f. [dal lat. tardo passio -onis, der. di passus, part. pass. di pati «patire, soffrire»]. – In senso generico, e in rapporto al sign. fondamentale del verbo lat. pati (v. patire1), [...] di oratorio, sviluppatosi dal sec. 17° in poi: la Passione secondo Matteo, la Passione secondo Giovanni, entrambe di J. S. Bach. e. Fiore della p., nome di varie specie di piante del genere passiflora. 2. Sofferenza spirituale, dolore morale: una ...
Leggi Tutto
luna blu
loc. s.le f. Il secondo plenilunio ricorrente nello stesso mese. ◆ Il 1999 sarà un anno di «blue moon», le «lune blu», un evento molto raro, accaduto l’ultima volta 80 anni fa. L’espressione [...] pretesa «Luna blu» che avrebbe rischiarato le notti del gennaio 2000 alle cure alternative basate sull’iridologia o i fiori di Bach (Stampa, 7 marzo 2001, p. 39, Speciale Città) • C’è sempre qualcuno che in notti come queste resta stupito e deluso ...
Leggi Tutto
pastorale2
pastorale2 s. f. [dall’agg. pastorale, sostantivato]. – 1. In musica, pezzo di carattere ingenuo, idillico, in 6/8 (o in altre misure composte di elementi ternarî) e con movimento generalm. [...] moderato, come si nota in esempî di grandi compositori quali D. Scarlatti, J. S. Bach, ecc. 2. Lo stesso che azione pastorale e lettera pastorale (v. pastorale1, n. 3). ...
Leggi Tutto
minuetto
minüétto s. m. [dal fr. menuet, in origine agg. col sign. di «assai minuto» (der. di menu «minuto, piccolo», che è il lat. minutus: v. minuto1); così detto prob. per i brevi passi che gli sono [...] tempo di Luigi XIV, grande favore nella società aristocratica; nella seconda metà del Settecento e nel primo Ottocento figura come terzo tempo nelle sinfonie, sonate, quartetti e forme analoghe: i m. di Bach, di Boccherini, di Mozart, di Beethoven. ...
Leggi Tutto
toccata
s. f. [der. di toccare]. – 1. L’atto di toccare una volta: dà una t. al pendolo, per vedere se riprende a oscillare; basta una t. di frusta, e il cavallo si rimette a correre. 2. Forma di composizione [...] . 15°, ha trovato il suo massimo sviluppo intorno alla metà del Seicento con autori, tra gli altri, quali J. S. Bach e G. Frescobaldi; sono state però composte anche toccate per complessi strumentali (come quella, per ottoni, che introduce l’Orfeo di ...
Leggi Tutto
sarabanda
s. f. [dallo spagn. zarabanda, d’incerta origine]. – 1. Danza e aria di danza, forse di origine orientale, affermatasi in Spagna nel sec. 16°: il suo movimento, su un ritmo ternario, fu dapprima [...] entra alla fine del sec. 17° a far parte della suite e in genere di composizioni strumentali in più tempi (Corelli, Bach, Händel, ecc.). 2. Per estens., successione rapida e disordinata di cose o elementi fra loro diversi, in genere accompagnata da ...
Leggi Tutto
eseguire
eṡeguire v. tr. [dal lat. exsĕqui, comp. di ex- e sequi «seguire»] (io eṡeguisco, tu eṡeguisci, ecc.; anche io eṡéguo, ecc.). – 1. a. Compiere, mettere in atto quanto è prescritto da altri, [...] scenette comiche. 2. Riprodurre e interpretare, con la voce o, più comunem., con strumenti, composizioni musicali: e. una sonata, una sinfonia, un concerto; e. Mozart, Bach; e. delle variazioni sul pianoforte; e. un brano sull’arpa, sul violino, ecc. ...
Leggi Tutto
quodlibet
quòdlibet (meno com. quòlibet) s. m. [dal lat. quodlĭbet, propr. «ciò che piace» (quod libet), sostantivato nel lat. mediev. e divenuto pertanto declinabile (plur. quodlìbeta); la variante [...] provenienza eterogenea, sviluppatasi in epoca tardomedievale e rinascimentale durante la stagione polifonica; celebre è il quodlibet che J. S. Bach introdusse nell’ultima delle sue Variazioni di Goldberg sovrapponendo due melodie popolari dell’epoca. ...
Leggi Tutto
Musicista, detto il Bach di Halle (Weimar 1710 - Berlino 1784). Studiò col padre J. Sebastian e con J. G. Graun. Organista a Dresda (1733-46) e poi a Halle sulla Saal fino al 1764. Dopo lo troviamo a Brunswick (1772), Gottinga (1773), Berlino...
Compositore tedesco (Eisenach 1685 - Lipsia 1750). Universalmente considerato come uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, le sue composizioni furono ritenute dai contemporanei 'all'antica' per lo stile legato alla tradizione polifonica...