handicap
‹hä′ndikäp› s. ingl. [in origine, nome di un gioco d’azzardo con monete che si estraevano a sorte da un cappello, alteraz. di hand in cap «la mano nel cappello»] (pl. handicaps ‹hä′ndikäps›), [...] , e anche la condizione stessa d’inferiorità: avere un h., degli h.; ha l’h. della cattiva memoria; superare un h.; la balbuzie è sempre stata il suo h.; con sign. più specifico, svantaggio rappresentato da minorazioni o difetti, più o meno gravi, di ...
Leggi Tutto
mogilalia
mogilalìa s. f. [comp. del gr. μόγις «a stento» e -lalia]. – Termine medico di raro uso per indicare genericam. un modo di parlare difficoltoso o la balbuzie. ...
Leggi Tutto
inceppare
v. tr. [der. di ceppo] (io incéppo, ecc.). – 1. Mettere in ceppi; più spesso fig., impedire, ostacolare, limitare la libertà di movimento e di sviluppo: i. il commercio, le industrie; i. la [...] o ad altri meccanismi, arrestarsi, cessare di funzionare per qualche ragione: il mitra si inceppò. In usi region., con o senza la particella pron., impuntarsi nel parlare, spec. per balbuzie. ◆ Part. pass. inceppato, anche come agg. (v. la voce). ...
Leggi Tutto
incorreggibile
incorreggìbile (ant. incorrigìbile) agg. [dal lat. tardo incorrigibĭlis]. – Che non può essere corretto, che oppone grave difficoltà alla correzione, detto di persona che sia ormai inveterata [...] , un giocatore i.; un i. scapestrato; anche in usi scherz.: sei un i. adulatore. Riferito al difetto stesso, fisico o morale: una balbuzie i.; vizî i.; è di una i. golosità. Anche di lavoro (spec., in passato, di compito scolastico o altra prova o ...
Leggi Tutto
battologia
battologìa s. f. [dal gr. βαττολογία, comp. di βαττ-, onomatopea della balbuzie, e -λογία
«-logia»], letter. – Ripetizione inutile e tediosa di parole, per vizio abituale o per inopportuna [...] pedanteria ...
Leggi Tutto
psellismo
s. m. [dal gr. ψελλισμός, der. di ψελλός «balbuziente», ψελλίζω «balbettare»]. – Nel linguaggio medico, termine raro per balbuzie. ...
Leggi Tutto
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] di parlare con facondia, con facilità e scioltezza, anche improvvisando); disturbi della p. (o del linguaggio), afasia, aftongia, balbuzie, blesità, bradiartria, disartria, ecc. (v. le singole voci); perdere la p., di chi diventa muto o di chi ...
Leggi Tutto
ortofonico
ortofònico agg. [der. di ortofonia] (pl. m. -ci). – 1. Pertinente, relativo all’ortofonia: norme o.; errori, difetti o.; cura della balbuzie, della blesità, con metodi ortofonici. 2. Nella [...] tecnica della registrazione e della riproduzione dei suoni (attribuendo a ortofonia un sign. estens. di «esatta riproduzione dei suoni»), detto di apparecchio, trasduttore o riproduttore elettroacustico ...
Leggi Tutto
Alterazione del flusso verbale (detta anche disfemia o disartria funzionale), in forma di blocchi o ripetizioni di sillabe, causati da spasmi intermittenti dell’apparato fonoarticolatorio. Ne risulta una loquela periodicamente esitante, interrotta,...
La balbuzie è definita dalle moderne scuole foniatriche "afasia associativa"; si tende a considerarla oggi come una psiconeurosi in quanto, cronicizzandosi l'affezione insorgono complicanze a carattere psichico con profonde deviazioni del carattere.
È...