sindrome dei Balcani
loc. s.le f. Sintomatologia riscontrata in molti reduci da missioni nella ex-Jugoslavia. ◆ Intanto, in tutta Europa si continua a parlare della «sindrome dei balcani». (Manifesto, [...] uranio-tumori». Questa la prima conclusione della commissione medica istituita dal ministero della Difesa per far luce sulla «sindrome dei Balcani». (Foglio, 20 marzo 2001, p. 1, Prima pagina) • È la risposta a quanto emerso ieri dell’incontro che si ...
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voivoda
voivòda (non com. vaivòda) s. m. (f. voivodina) [voce di origine slava, der. di vodit’ «guidare»: cfr. cèco vojvoda, russo voevoda, pol. wojewoda, ecc., ant. slavo vojevoda, che traducono il [...] riconosciuti dal sovrano) di determinati territorî, con estesi poteri, civili e militari, conservato poi durante il dominio turco dei Balcani in Valacchia e Moldavia, in Serbia e nel Montenegro. In epoca contemporanea, dopo la 1a guerra mondiale, il ...
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miscalculation s. f. Errore di calcolo. ♦ L'America, d'altra parte, essendo senza dubbio oggi in una posizione difensiva sul piano propagandistico, non è in condizione di perdere nessuna battuta del dialogo [...] coinvolge a Washington i principali protagonisti dell'operazione Kosovo. (Carlo Rossella, Stampa, 8 aprile 1999, p. 6, La guerra nei Balcani) • Alla fine del 37esimo giorno di guerra, l’unica cosa certa è quella colonna di denso fumo nero che si alza ...
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etnopolitico
(etno-politico), agg. Che riflette nella politica le aspirazioni di un’etnia, di un popolo, di una nazione. ◆ Prima o poi ce ne andremo dall’Iraq. Speriamo presto. Ma se sgombrassimo il [...] di assumere una posizione comune. Così il Kosovo indipendente, le tensioni etno-politiche che attraversano di nuovo i Balcani lo spettro di una nuova sanguinosa guerra nella regione, non sono un problema comunitario. (Daniele Zaccaria, Liberazione ...
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questione
questióne (letter. o pop. quistióne) s. f. [dal lat. quaestio -onis, der. di quaerĕre «chiedere, interrogare», part. pass. quaestus]. – 1. a. letter. Domanda, interrogazione: formulare una [...] politico europeo, soprattutto centro-occidentale, nei secoli 19° e 20°, per i problemi nazionali e territoriali dei paesi dei Balcani; la q. romana, insorta dopo l’annessione al Regno d’Italia nel 1860 dei territorî dello Stato Pontificio e quindi ...
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veltrones
s. m. pl. (scherz.) I sostenitori e gli attivisti che attuano le direttive di Walter Veltroni. ◆ I parisiani protestano. «Continuiamo a farci del male. La politica è assente», è l’ultima critica [...] in coro dai comitati pro Walter. (Tommaso Labate, Riformista, 24 settembre 2007, p. 1, Prima pagina) • Nel Pd sono esplosi i Balcani sulla collocazione europea, cosa che ha portato a galla gli opposti malumori fra ex Ds proiettati sul Pse e ex ...
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rockumentario
s. m. Documentario cinematografico relativo a biografie e spettacoli di personaggi noti del genere musicale rock. ◆ «Ematomi», con la sigla iniziale di David Bowie, parla degli errori nel [...] Hunting Party» di Richard Shepard, con Richard Gere nel ruolo di un reporter televisivo, impegnato nell’inferno dei Balcani e l’applauditissimo «rockumentario» Dall’altra parte della luna di Dario Baldi e Davide Marengo dedicato ai Negramaro. (Franco ...
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rodopeo
rodopèo agg. – Del Ròdope, relativo al Rodope, alto sistema montuoso dei Balcani, sul Mare Egeo, che attualmente appartiene in parte alla Bulgaria e in parte minore alla Grecia: la provincia [...] r., che nella suddivisione amministrativa di Diocleziano faceva parte della diocesi di Tracia ...
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cetnico
cètnico s. m. (f. -a) [dal serbocr. četnik, pl. četnici 〈čètnizi〉, der. di četa «banda»] (pl. m. -ci). – Guerrigliero, membro di una delle bande armate formatesi nei Balcani per combattere i [...] dominatori turchi. In Iugoslavia, appartenente alla formazione nazionalista serba che durante la seconda guerra mondiale lottava contro il movimento partigiano di Tito. Durante la guerra civile scoppiata ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età [...] romana nel Ponto e di qui penetrato, tra il 4° e il 6° sec., in Grecia e nei Balcani, quindi in Italia, nella Gallia e nella Penisola iberica: le migrazioni, le invasioni v.; l’arte, la cultura, la lingua visigotica o visigota. In partic., diritto v ...
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(bulgaro Stara Planina) Sistema montuoso che si estende per circa 600 km (altezza massima 2375 m), prevalentemente in territorio bulgaro, dal fiume Timok al Mar Nero. È composto di diverse catene che, in massima parte, si sono formate nel corso...
La più orientale delle tre grandi penisole mediterranee europee. La bagnano i mari: Adriatico, Ionio, Egeo, Mar di Marmara e il Mar Nero. Nella Penisola rientrano l’ex Iugoslavia, la Bulgaria, l’Albania, la Grecia e la Turchia europea. I limiti,...